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Giornata mondiale dell'alimentazione 805 milioni di persone senza cibo

In Italia le aziende agricole a conduzione familiare rappresentano il 95% del settore, ma i dati sull'alimentazione che arrivano dal mondo sono preoccupanti: 805 milioni di persone non hanno cibo sufficiente. Gli sprechi alimentari superano i 600 milioni di tonnellate nei Paesi industrializzati e in via di sviluppo

16 ottobre 2014 | 12:23
Giornata mondiale dell'alimentazione 
805 milioni di persone senza cibo
Giornata mondiale dell'alimentazione 
805 milioni di persone senza cibo

Giornata mondiale dell'alimentazione 805 milioni di persone senza cibo

In Italia le aziende agricole a conduzione familiare rappresentano il 95% del settore, ma i dati sull'alimentazione che arrivano dal mondo sono preoccupanti: 805 milioni di persone non hanno cibo sufficiente. Gli sprechi alimentari superano i 600 milioni di tonnellate nei Paesi industrializzati e in via di sviluppo

16 ottobre 2014 | 12:23
 

Un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate che sarebbero ampiamente sufficienti a sfamare la popolazione che soffre di fame cronica. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione che la Fao ha dedicato quest’anno all’agricoltura familiare che in Italia rappresenta il 95% del settore per un totale di 1,53 milioni di aziende secondo l’ultimo censimento.



Non è eticamente sostenibile il fatto che 805 milioni di persone (una su dieci) non abbiano ancora cibo sufficiente mentre gli sprechi alimentari hanno raggiunto 670 milioni di tonnellate nei paesi industrializzati e 630 milioni di tonnellate in quelli in via di sviluppo. Ogni anno, il cibo che viene prodotto, ma non consumato utilizza 1,4 miliardi di ettari di terreno - quasi il 30% della superficie agricola mondiale - ed è responsabile della produzione di 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra.

Uno scandalo dal punto di vista economico ed etico, soprattutto se si pensa che nell’ultimo anno solo in Italia sono aumentate del 10% le famiglie che hanno chiesto aiuto per mangiare, per un totale di 4 milioni di persone assistite con pacchi alimentari e pasti gratuiti nelle mense.

«Sono le famiglie a sfamare il mondo - commenta il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina (nella foto) - e per questo dobbiamo pensare delle politiche che sappiano innovare questo modello tradizionale, renderlo in grado di sostenere la sfida alimentare del futuro. Anche in Italia 9 aziende agricole su 10 poggiano sulla conduzione familiare, contribuendo ogni giorno ad uno storia di successo come quella del Made in Italy. Quasi il 70% delle imprese agricole europee è a conduzione familiare e addirittura l’83% in Nord America. Bisogna mettere in condizioni queste aziende di poter portare avanti tradizioni e valori rurali, coniugandoli con un approccio innovativo, sostenibile e integrato. Soprattutto oggi penso sia necessario anche insistere sull’importanza della sicurezza alimentare come sfida decisiva per il futuro del pianeta».

Maurizio Martina

«Proprio per l’urgenza di un confronto internazionale su questo tema - prosegue Martina - abbiamo fortemente voluto che Expo Milano 2015 fosse dedicato a “Nutrire il Pianeta”. Nei sei mesi dell’Esposizione universale discuteremo con oltre 140 Paesi delle migliori pratiche agricole, delle soluzioni tecnologiche e innovative, dei metodi da portare avanti per vincere questa sfida. L’Italia e l’Europa dovranno essere capofila di una grande iniziativa mondiale e dare un contributo concreto allo sviluppo di politiche sostenibili, anche in vista dell’aggiornamento degli Obiettivi del Millennio del Nazioni Unite che ci sarà a fine 2015».

«Accanto alla sicurezza alimentare - conclude il Martina - si pongono poi altri due temi fondamentali: la lotta agli sprechi di cibo e il contrasto alla contraffazione. Sono due aspetti che l’Europa ha individuato come priorità nell’ultima riunione informale del Consiglio dei ministri dell’agricoltura che abbiamo organizzato a Milano a settembre. Sul primo fronte dobbiamo intervenire per arginare un fenomeno intollerabile e dai numeri impressionanti: 189 kg di cibo sprecato da ogni europeo per un totale di 90 milioni di tonnellate l’anno. L’altra grande partita riguarda la contraffazione degli alimenti, la lotta al “falso” cibo, una piaga che danneggia i consumatori e i produttori onesti. Anche su questo l’Italia si candida ad essere promotrice di un salto di qualità nell’approccio e perciò abbiamo deciso di organizzare un Forum europeo sulla lotta alla contraffazione, riunendo a Lodi nel marzo del 2015 le autorità di controllo europee e le principali internazionali per migliorare gli strumenti di contrasto».

Come sottolinea la Cia, c’è bisogno di una maggiore consapevolezza da parte di tutti e di acquisire una coscienza solidaristica orientata a riequilibrare i mercati. Bisogna cancellare gli sprechi e cominciare a ripensare ai nostri stili e sistemi alimentari tenendo conto che nel 2050 la popolazione sarà di 9 miliardi di persone. Per questo è sempre più importante che le istituzioni italiane e internazionali mettano al centro dell’agenda il cibo e l’agricoltura, promuovendo politiche che scoraggino lo spreco alimentare e lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali come l’acqua e la terra, e garantiscano invece la sicurezza alimentare globale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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