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Torna la Fòcara di Novoli Un antico rito tra sacro e profano

Brucerà a lungo l’immensa catasta fatta di residui della potatura della vite, il 16 gennaio a Novoli (Le), mentre intorno si svolgeranno balli, eventi d’arte e degustazioni di specialità enogastronomiche salentine

di Mariella Morosi
 
17 ottobre 2014 | 17:37

Torna la Fòcara di Novoli Un antico rito tra sacro e profano

Brucerà a lungo l’immensa catasta fatta di residui della potatura della vite, il 16 gennaio a Novoli (Le), mentre intorno si svolgeranno balli, eventi d’arte e degustazioni di specialità enogastronomiche salentine

di Mariella Morosi
17 ottobre 2014 | 17:37
 

La notte del 16 gennaio brucerà ancora una volta a Novoli (Le) la Fòcara, l’immensa catasta fatta di tralci di vite, residuo della potatura dei vigneti del Parco del Negroamaro. È un rito che si ripete da secoli nella cittadina pugliese, tra il profano e il sacro, dedicato a Sant’Antonio Abate, venerato come il “santo del fuoco”, protettore di Novoli. È un rogo che distrugge il vecchio ma crea il nuovo e un'annata agricola prospera, ricca di frutti. C’è la rinascita dopo la distruzione e le fiamme sono di buon auspicio, invocano la fortuna e lanciano messaggio di pace.



L’appuntamento di gennaio, attesissimo non solo dai novolesi ma dalle migliaia di persone che vengono anche da molto lontano ad assistere al rito, è stato presentato a Roma nella sede della Regione Puglia dal sindaco di Novoli Oscar Marzo Vetrugno, che è anche presidente della Fondazione, dall’assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli, da Antonio Gabellone della Provincia di Lecce e da Jannis Kounellis, l’artista che realizzerà l’installazione sulla Focara 2015 e il manifesto d’autore che ogni anno segna l’evento.

Il legame della Focara con l’arte è stato istituito da alcuni anni e altri artisti hanno realizzato opere, poi bruciate nel rogo insieme alle migliaia di fascine che formano la catasta. Questa volta invece l’opera d’arte di Kounellis resisterà al fuoco e sarà collocata nella piazza principale di Novoli. Si tratta infatti di una grande croce di ferro che attraverserà tutto il falò come una crocifissione.

«C'è il fuoco punitivo dell'inferno - ha sottolineato Jannis Kounellis - e quello rinascimentale della purificazione. Il fuoco di Novoli è popolare, segno di unità e di partecipazione. È un rituale quasi teatrale. È una vittoria perché tutto rinasce, compresa la linfa vitale che si rigenera». Soddisfatto il sindaco Oscar Marzo Vetrugno per il lavoro fatto da tutta la città di Novoli per perpetuare questa tradizione antica, forse addirittura bizantina.

«La Fòcara di Novoli - ha detto l’assessore Silvia Godelli - è un appuntamento culturale che racconta le tradizioni popolari pugliesi nel mondo. Ogni anno ci sorprende per la partecipazione e per l'interpretazione che grandi maestri dell'arte contemporanea danno di questa meravigliosa tradizione popolare». Questo antico rito per la sua singolarità è balzato all’attenzione mondiale negli anni Settanta, con l’interesse dell’architetto Bruno Zevi, con i servizi dei National Geographic e con numerosi filmati e reportage.

Da allora la Fòcara è stata anche accompagnata da importanti eventi culturali e artistici attivando sinergie e attività di promozione del territorio e delle sue risorse immateriali e materiali. Tra queste l’enogastronomia ha sempre avuto un’attenzione particolare con il coinvolgimento delle cantine del Parco del Negroamaro, dei consorzi di tutela, delle associazioni di cuochi e di sommelier e con i pasticcieri salentini.

Molti i gemellaggi con città e comuni che festeggiano San’Antonio Abate. Tra le iniziative, premi di fotografia - l’anno scorso a vincerlo è stato Peppe Avallone - e tanti momenti di approfondimento e dimostrazioni di devozione al santo, tra cui una processione con la benedizione degli animali. Saranno presenti gruppi musicali italiani e stranieri con un fitto programma di concerti. Imponente sarà il Torneo dei rioni, un corteo storico in costume in collaborazione con la vicina città di Oria.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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