Quello appena trascorso e il prossimo fine settimana Vallerano (Vt) festeggia la 13ª edizione della Festa della Castagna e del marrone con un calendario ricco di eventi iniziato lo scorso 11 ottobre. Pranzi nelle grotte storiche e degustazioni di prodotti tipici. Ma anche escursioni, visite nel borgo medievale, con le sue chiese e le dimore delle famiglie borghesi ancora rimaste intatte e tutte da scoprire, e poi le cantine storiche, i piatti prelibati a base di castagna, un frutto che fa parte della tradizione del piccolo borgo fin dall'anno mille.
Camminare lungo i viottoli di Vallerano è un'esperienza che riporta indietro nel tempo, come accade in molti borghi medievali d'Italia. Oltre che ricco di storia, è pieno di fascino poiché si ha l'impressione che non tutto sia stato ancora scoperto. Le case delle antiche famiglie nobili sono ancora imponenti e numerose.
Bellissime e assolutamente da visitare, sono le cantine; una di queste, attualmente, appartiene all'Associazione amici della Castagna, che da anni si occupa della conservazione del frutto che ha reso famosa questa piccola ma importante comunità. La castagna di Vallerano, infatti, nel 2009 è stata riconosciuta dall'Unione europea come prodotto Dop (Denominazione di origine protetta), rientrando nei 115 prodotti agroalimentari di eccellenza italiana.
Il castagneto di Vallerano si estende per 635 ettari, con alberi secolari e boschi suggestivi. «Le prime testimonianze documentate della castagna di Vallerano - dice Gianni Narduzzi, presidente amici della castagna di Vallerano - risalgono al 1500. Questo frutto è fondamentale per la nostra economia. È eccezionale per qualità e proprietà nutritive e riusciamo ad esportarlo anche in America e in Giappone». L'associazione è anche impegnata in attività didattiche con le scuole, per avvicinare i giovani alla coltura del castagno e alle numerose proprietà del frutto.