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Crisi, il Sud Italia è in difficoltà 3 famiglie su 4 tagliano i consumi

Per la prima volta dall'inizio della crisi le famiglie del Meridione hanno speso meno per mangiare rispetto a quelle del Nord: il 77% ha ridotto la qualità o la quantità di almeno uno dei generi alimentari acquistati. In Puglia si sono verificati i tagli maggiori, mentre il Piemonte è la regione in cui si spende di più per il cibo

28 ottobre 2014 | 15:02
Crisi, il Sud Italia è in difficoltà 
3 famiglie su 4 tagliano i consumi
Crisi, il Sud Italia è in difficoltà 
3 famiglie su 4 tagliano i consumi

Crisi, il Sud Italia è in difficoltà 3 famiglie su 4 tagliano i consumi

Per la prima volta dall'inizio della crisi le famiglie del Meridione hanno speso meno per mangiare rispetto a quelle del Nord: il 77% ha ridotto la qualità o la quantità di almeno uno dei generi alimentari acquistati. In Puglia si sono verificati i tagli maggiori, mentre il Piemonte è la regione in cui si spende di più per il cibo

28 ottobre 2014 | 15:02
 

Nonostante l’aumento della fiducia in una ripresa economica, nel Meridione permane una situazione di stallo per quanto riguarda i consumi alimentari. Più di tre famiglie su quattro (77%) a causa della crisi nel 2013 hanno messo in atto strategie di contenimento della spesa, riducendo la qualità o la quantità di almeno uno dei generi alimentari acquistati, contro un dato nazionale del 65%.

È quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Istat sui consumi negli ultimi dieci anni, nel commentare lo studio Svimez che evidenzia l’ampliarsi del gap tra le diverse aree geografiche del Paese. Per la prima volta le famiglie del Sud Italia hanno speso meno per mangiare rispetto a quelle del Nord, invertendo una tendenza storica che vedeva le regioni meridionali destinare all’alimentare una parte maggiore del proprio budget rispetto a quelle settentrionali.



Nel 2013 le famiglie del Mezzogiorno hanno speso in media 455 euro al mese per il cibo, con un calo del 3% rispetto all’anno precedente, contro i 458 euro del Nord (-1%), a testimonianza del fatto che la crisi ha colpito più duramente al Sud. Una situazione che trova una ulteriore conferma nel fatto che la Puglia (-11,3%) è la regione che ha tagliato di più la spesa alimentare dall'inizio della crisi, mentre il Piemonte è oggi quella che spende di più in cibo.

Cresce la fiducia in una ripresa economica
Gli italiani che vedono in un futuro il miglioramento della situazione economica italiana sorpassano i pessimisti nell’ottobre 2014 per la prima volta dall’inizio della crisi nel 2007. È quanto emerge dall’Indagine Coldiretti/Ixè ad ottobre che conferma l’inversione di tendenza che emerge dai dati Istat sulla fiducia delle imprese.

Nell’ottobre 2014 anche se permane un quadro di pesanti difficoltà familiari, il 40% degli italiani (+11% rispetto all’anno precedente) è ottimista, mentre resta pessimista il 32% (-4%) e pensa che nulla sia cambiato solo il 28% (-7%).

A frenare la ripresa per il 41% degli italiani è l’elevata tassazione ma in molti indicano anche la necessità di intervenire sull’area dell’illegalità, dalla corruzione (38%) all’evasione fiscale (35%) e sul peso della burocrazia (27%). Va però sottolineato che quasi due italiani su tre (63%) sono contrari alla diminuzione delle tasse in cambio di una riduzione dei servizi sociali e sanitari.

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