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Ruinart punta su arte e ristorazione e inaugura le esclusive “Lounge”

White Lounge e Rosé Lounge sono le nuove, eleganti location in cui si può assaporare lo Champagne Ruinart. Un modo originale per destagionalizzare i consumi, come ci ha spiegato la brand director Francesca Terragni

 
31 dicembre 2014 | 12:02

Ruinart punta su arte e ristorazione e inaugura le esclusive “Lounge”

White Lounge e Rosé Lounge sono le nuove, eleganti location in cui si può assaporare lo Champagne Ruinart. Un modo originale per destagionalizzare i consumi, come ci ha spiegato la brand director Francesca Terragni

31 dicembre 2014 | 12:02
 

Destagionalizzazione dei consumi, continua ricerca della qualità e del prestigio del marchio, presenza forte nel settore della ristorazione. Lo Champagne, benché non avverta gli effetti della crisi, cerca sempre di consolidare il proprio peso nei diversi mercati e di trovare nuovi canali distributivi attraverso iniziative originali. Ne abbiamo parlato con Francesca Terragni (nella foto), brand director Veuve Clicquot, Krug, Ruinart, Estates&Wines.

Francesca Terragni

Lo Champagne appartiene ad una categoria di prodotti che non risentono della crisi generale e del calo dei consumi. Quale potrebbe essere il motivo di questo costante successo?
Sicuramente la ricerca di un prodotto di qualità si fa sentire ancor più nei periodi di crisi e le grandi Maison di Champagne in questo sono una risposta rassicurante, grazie ad un prodotto di altissimo livello che risponde alle richieste dei consumatori più esigenti.

Le bollicine italiane stanno cercando da tempo di destagionalizzare i consumi. Anche voi state andando in questa direzione?
Abbiamo attivato dei circuiti distributivi White Lounge (ispirate al Blanc de Blancs e alla stagione estiva) e circuiti Rosé Lounge (dedicate al Rosé e alla stagione invernale), che contribuiscono alla destagionalizzazione perché rendono il prodotto disponibile in contesti diversi dal “classico” festeggiamento.

Qual è il peso del settore ristorazione nelle vostre vendite?
Il canale ristorazione è il canale prioritario per Ruinart, al quale è destinato più di un terzo degli investimenti marketing.

Cucina italiana e francese rappresentano due visioni della gastronomia in competizione tra loro. Come vi rapportate all’una e all’altra all’interno di questa “rivalità”?
Domanda diplomaticamente difficile! La versatilità dello Champagne Ruinart consente di superare la supposta rivalità, potendosi accompagnare sia all’haute gastronomie francese sia alla cucina “di prodotto” italiana.

Qual è l’importanza del mercato italiano per la vostra azienda?
In termini di quota di mercato, da quando la distribuzione del marchio è “in house” presso Moët Hennessy Italia, ovvero da tre anni circa, abbiamo portato l’Italia ad essere il mercato di riferimento della Maison in Europa, sia per domanda di consumo che per potenziale di sviluppo.

Nei brand di cui è responsabile, ritiene che il punto forte sia il prestigio o la qualità del prodotto?
Il punto di forza dello Champagne Ruinart risiede nella combinazione unica tra le riconosciute credenziali enologiche, la dimensione aspirazionale del connubio con l’arte contemporanea e il corretto rapporto tra qualità e prezzo.



Quali sono le vostre strategie di marketing per mantenere un buon posizionamento nel mercato?
La principale piattaforma di comunicazione per Ruinart è sicuramente l’arte contemporanea, e proponiamo nuovi coffret ideati da artisti che di anno in anno collaborano con la Maison. Penso alla Collezione Ruinart Rosé di Piet Hein Heek, un coffret in legno “vintage” nei colori rosé come la Cuvée e lavorato abilmente dall’artista olandese; o ancora alla collezione Ruinart Blanc de Blancs by Georgia Russell, una limited edition in cui l’artista esalta la bottiglia di Ruinart Blanc de Blancs con un ornamento di un candore immacolato.

Inoltre, un’importante iniziativa che sta riscontrando grande successo e che vede coinvolti prestigiosi locali tra i più importanti in Italia è sicuramente il Ruinart Network (www.ruinartnetwork.com), piattaforma digitale a cui attingere per compiere un percorso enogastronomico esclusivo tra Champagne, cibo e arte attraverso il Belpaese, gustare le bollicine Ruinart nei locali simbolo del bien vivre e visitare i luoghi dell’arte contemporanea. Ci si può iscrivere per ricevere periodicamente la newsletter della Maison con tutte le novità e le iniziative previste sul territorio e diventare così “Ruinarters”.

Come dicevo, stiamo inoltre portando avanti il progetto delle White Lounge Ruinart, con cui selezioniamo location italiane dove gli appassionati degli Champagne della Maison più antica al mondo possono assaporare Ruinart Blanc de Blancs in un ambiente fortemente personalizzato, con allestimenti studiati ad hoc su ogni locale e dove ciascuna White Lounge propone una carte menu con una varietà di cibi che meglio esaltano le sfumature del Ruinart Blanc de Blancs. Alle White Lounge si affiancheranno nei prossimi mesi le Rosé Lounge, che vedranno coinvolte in particolare le località turistiche montane.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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