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Industria alimentare, giù la produzione Il maltempo danneggia olio, vino, pasta

A essere colpiti sono stati i prodotti simbolo dell’autunno. La vendemmia rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950 con una produzione di vino made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri. La produzione italiana di olio di oliva è crollata a 300mila tonnellate. Allarme anche per la pasta

10 novembre 2014 | 15:51
Industria alimentare, giù la produzione 
Il maltempo danneggia olio, vino, pasta
Industria alimentare, giù la produzione 
Il maltempo danneggia olio, vino, pasta

Industria alimentare, giù la produzione Il maltempo danneggia olio, vino, pasta

A essere colpiti sono stati i prodotti simbolo dell’autunno. La vendemmia rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950 con una produzione di vino made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri. La produzione italiana di olio di oliva è crollata a 300mila tonnellate. Allarme anche per la pasta

10 novembre 2014 | 15:51
 

A tagliare la produzione alimentare insieme alla crisi dei consumi ha contribuito il maltempo, con un crollo del 35% del raccolto di olio di oliva, del 15% del vino, fino al 4% del grano duro destinato alla pasta. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti a commento dei dati Istat sulla produzione industriale a settembre, che fa segnare una riduzione dello 0,4% per l’alimentare rispetto allo steso mese dell’anno scorso.

Ad essere colpiti sono stati i prodotti simbolo dell’autunno, e se la vendemmia rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950, con una produzione di vino made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri, la produzione italiana di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate.



È allarme anche per la produzione italiana di pasta, a causa dell’eccessiva dipendenza dell’industria nazionale per l’acquisto di grano duro dall’estero, da dove arriva circa il 40% del fabbisogno perché non si è avuta la lungimiranza di investire sull’agricoltura nazionale. Se in Italia i raccolti di frumento duro hanno subito una leggera flessione (-4%), un calo consistente del 10% si è verificato nell’Unione europea ed un vero e proprio crollo del 27% si è registrato in Canada che è il principale fornitore dell’Italia. Complessivamente, secondo le stime dell’International Grains Council, la produzione mondiale dovrebbe attestarsi sui 34 milioni di tonnellate (-15%).

Anche per il raccolto nazionale di pomodoro da conserva per preparare polpe, passate e pelati da condimento si registra un calo delle rese per ettaro e la produzione rimane in linea con la media stagionale degli ultimi 5 anni solo perché si registra un aumento delle superfici coltivate.

Cattive notizie anche sul fronte dell’ortofrutta. Se per alcune varietà le raccolte rimangono ancora da completare o non sono ancora partite (mele, pere, uva da tavola, kiwi, agrumi), si stima un calo della produzione complessiva rispetto allo scorso anno. E per le castagne siamo addirittura al minimo storico, con una produzione nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di chili registrati lo scorso anno e pari ad appena 1/3 di quella di 10 anni fa.

Squinzi (Confindustria): Expo 2015 occasione di rilancio per l’industria italiana, a partire da quella alimentare
Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi (nella foto), prevede un dato della produzione industriale a ottobre migliore rispetto a quello certificato dall’Istat, che a settembre ha indicato una flessione dello 0,9%, con un -2,9% su base annua. «Personalmente credo che il dato di ottobre sarà migliore: stiamo a vedere», ha detto Squinzi a margine dell’assemblea generale di Anima.

Giorgio SquinziPer il presidente di Confindustria, l’Esposizione Universale 2015 di Milano rappresenta in particolare «un’occasione formidabile per attrarre investitori esteri e per promuovere il Made in Italy». «L’Expo - ha detto Squinzi - sarà una gigantesca manifestazione incoming, con 147 partecipanti ufficiali e milioni di turisti stranieri attesi e noi vogliamo mostrare loro ciò che il sistema industriale italiano è in grado di fare per fornire una giusta e corretta alimentazione».

Per il presidente di Confindustria, «l’occasione Expo sarà irripetibile per mettere in evidenza le tecnologie dedicate al settore dell’acqua, dell’efficienza energetica e rinnovabili termiche, ambiente e sicurezza, movimentazione, logistica e sollevamento che trovano, a partire dall’industria alimentare, un’importante valorizzazione in tutto il mondo». Quindi con l’approssimarsi dell’Expo, ha concluso Squinzi, arriva «il momento per capitalizzare un’opportunità incredibile per mostre l’industria italiana in tutta la sua capacità e valore, con proposte concrete, disponibili verso gli altri Paesi del mondo, per fare business e crescita».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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