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Una... “Collinara” a Milano In assaggio i vini di Luisa Silvestrini

Le eccellenze enologiche toscane dell’azienda Colline di Sopra sono state protagoniste di una speciale degustazione: Luis Igt 2012 Moscato Bianco Passito ed Eola Rosso Igt 2012, presentati dalla sommelier Claudia Bondi

di Isabella Radaelli
 
11 novembre 2014 | 18:34

Una... “Collinara” a Milano In assaggio i vini di Luisa Silvestrini

Le eccellenze enologiche toscane dell’azienda Colline di Sopra sono state protagoniste di una speciale degustazione: Luis Igt 2012 Moscato Bianco Passito ed Eola Rosso Igt 2012, presentati dalla sommelier Claudia Bondi

di Isabella Radaelli
11 novembre 2014 | 18:34
 

Le storie dei vignaioli sono sempre interessanti, soprattutto quando il produttore è una donna. La signora in questione è Luisa Silvestrini (nella foto), architetto di origine piemontesi, ma residente a Pavia insieme al marito Paolo Zucco (nella foto), medico, e al figlio Marco. Da sempre amanti della Toscana, regione che conoscevano molto bene e dove trascorrevano le loro vacanze, scoprono un angolo della Maremma di cui si innamorano all’istante. E così Luisa decide di trasferirsi a Montescudaio (Pi), di lasciare la sua professione e diventare produttrice di vino.

Grazie all’intuizione di Luisa e ad approfonditi studi agronomici ed ampelografici, risulta che i terreni dove già vi erano 2 ettari di ulivi erano perfettamente vocati per la coltivazione della vite, che prima qui non era mai stata piantata. L’azienda nasce nel 2006 col nome Colline di Sopra, la stessa Luisa si occupa della progettazione della cantina. Il filo conduttore è quello di ridurre al massimo l’impatto ambientale, il rispetto per l’ecosistema e l’inserimento nella natura circostante senza minimamente turbarla, a partire dai colori scelti per le infrastrutture.

Paolo Zucco e Luisa Silvestrini

Le vigne si estendono per 5,1 ettari, nelle colline che da Montescudaio digradano verso Cecina, con una esposizione a nord-est e nord-ovest, un’altitudine compresa tra 120 e 200 metri s.l.m ed una densità di 6.600 ceppi/ettaro. Il microclima è unico, la grande vicinanza alla costa (10 km in linea d’area), venti costanti di terra e di mare, una vegetazione che accanto alla macchia mediterranea annovera anche querce, lecci ed alloro, regalano un insieme di profumi ed un’atmosfera peculiari.

I vitigni, piantati a cordone speronato, sono Sangiovese, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Syrah e Moscato Bianco: vitigni bordolesi che in questi territori si sono ambientati perfettamente da decenni, il Sangiovese - simbolo della Toscana per antonomasia - e il Moscato bianco, una sorta di alter ego di Luisa, anche lui “un piemontese in Toscana”. Luisa Silvestrini è coadiuvata da un valido staff composto dall’enologo Giovanni Bailo, l’agronomo Mauro Carrara e Gianluca Mattia, responsabile della cantina e dei lavori agricoli.

Ho assaggiato i vini della “Collinara”, com’è soprannominata ormai da tutti Luisa Silvestrini, a Milano all’Enoteca Ombre Rosse, un gradevole locale di vendita nonché mescita di vini con piccola cucina. Si inizia, come ci spiega la sommelier Claudia Bondi, che ha condotto la degustazione, con un aperitivo alla francese (termine che indica l’usanza in Francia di bere come aperitivo dei vini dolci) proprio con “Luis” Igt 2012 Moscato Bianco Passito (100 % uve Moscato Bianco), di colore oro chiaro con singolari riflessi smeraldo. Accenti di albicocca essiccata, fiori di salvia e miele come preludio ad un gusto pieno ben temperato da una sostenuta acidità rinfrescante. Ottimo con formaggi, pasta di mandorle e crostate di frutta, ed io aggiungerei anche con foie gras. E da solo come vino di meditazione.

Poi, accompagnato ad un piatto di acciughe del mar Cantabrico con burro Echiré e pane casereccio, “Eola” Rosso Igt 2012, un blend di quattro vitigni: Merlot, Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Syrah. Il nome è quello del dio dei venti al femminile, in omaggio alla titolare. Vino di terra e di mare, è il più venduto dell’azienda, ed è caratterizzato da una grande mineralità e freschezza, si presta ad abbinamenti a tutto pasto, ma anche come aperitivo “in red”.

A seguire, in anteprima, Claudia ci presenta l’annata 2012 del vino di punta di Colline di Sopra, ovvero il Ramanto Rosso Igt, assemblaggio di uve Cabernet Franc e Petit Verdot, un vino dal carattere importante, con un ottimo equilibrio che emerge dopo un affinamento in barriques di primo e secondo passaggio. Un prodotto che avrà una lunga vita, perfetto con piatti elaborati di carne, selvaggina e formaggi stagionati. Infatti è stato abbinato ad una guanciale di manzo al vino rosso con purée di patate.

Infine per concludere il pasto siamo ritornati all’inizio, degustando di nuovo Luis Igt 2012 Moscato Bianco Passito, che si è sposato alla perfezione con il Bonet servito come dessert.



La produzione Colline di Sopra comprende anche altre due etichette: Sopra Montescudaio Sangiovese Doc, Sangiovese in purezza e Larà Tosso Igt, da uve Merlot e Sirah. Infine l’ultimo arrivato è Tredici M Igt Bianco, nato per una sorta di incidente di percorso. L’annata 2013 è stata inconsueta, con piogge frequenti che hanno caratterizzato il periodo precedente la vendemmia e che sono proseguite anche durante la stessa. Condizioni climatiche che hanno fatto sì che non si potesse produrre il Luis.

L’enologo Giovanni Bailo, d’accordo con Luisa, ha subito intuito che questo imprevisto della natura poteva rappresentare in concreto l’opportunità di coronare un sogno già accarezzato da tempo, quello di produrre un vino con uve Moscato Bianco, ma secco. Quindi i grappoli sono stati pressati interi, dopodiché è seguita la fermentazione in acciaio con lieviti indigeni, fino al completo esaurimento degli zuccheri: anche l’affinamento si è svolto in acciaio, precisamente per 6 mesi sulle sue fecce fini. Il risultato è un vino all’insegna della raffinatezza e della vivacità, dal colore giallo oro,  dagli aromi con forti accenti di fiori d’arancio, albicocca, miele, agrumi e salvia ed un gusto marcato da spiccata freschezza ed ottima persistenza, con un finale di mandorla amara. Estremamente versatile in materia di abbinamenti, si adatta con primi piatti, formaggi, a media stagionatura ed anche con preparazioni in stile etnico-fusion.


Colline di Sopra
via delle Colline 17 - Montescudaio (Pi)
Tel e fax 0586 650377 - Cell 334 7180758
www.collinedisopra.com
info@collinedisopra.com

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