Sono in crescita le catene italiane della ristorazione, soprattutto quelle che lavorano con materie prime di qualità. Obicà è un chiaro esempio della potenzialità dei prodotti made in Italy, nello specifico della Mozzarella di Bufala Dop, alimento chiave della catena, che ha annunciato l’apertura di 8 nuove strutture entro il 2016, e di conseguenza di numerose nuove assunzioni.
Come riporta il Corriere della Sera, anche Roadhouse Grill, la steakhouse del gruppo Cremonini, si conferma in espansione, con circa una dozzina di nuove strutture che verranno aperte nel 2015 in varie regioni italiane come Lombardia, Piemonte, Toscana e Palermo. Regge il passo delle due catene già citate anche Rossopomodoro, che annuncia la nascita di nuovi locali e di assunzioni. La società, specializzata nella pizza, inaugurerà infatti 4 ristoranti entro la fine dell’anno.
Specializzata in cappuccino e caffè, ma anche in dolci, zuppe e piatti unici, Ca’puccino, la catena ideata da Giacomo Moncalvo, con dieci locali in Italia e quattro a Londra, dall’inizio del 2014 ha assunto quasi un centinaio persone tra baristi, camerieri, addetti alla cucina e manager, e per il prossimo anno prevede di inserire altre figure dello stesso tipo, ma con un’ottima conoscenza della lingua inglese.
Non smette di stupire Eataly, che prevede di aprire diversi ristoranti nei prossimi anni, in Italia a Verona, Trieste, Forlì, e all’estero, a Londra, Parigi, Monaco di Baviera, Mosca, New York e San Paolo del Brasile.