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Carne alla brace e pizza dal forno a legna Le specialità del ristorante San Martino

I fratelli Sangiovanni hanno continuato la tradizione di famiglia aprendo il nuovo ristorante San Martino, a Bergamo, dove oltre ai piatti classici della cucina italiana vengono proposte pizze e carni alla brace

di Roberto Vitali
 
18 novembre 2014 | 16:09

Carne alla brace e pizza dal forno a legna Le specialità del ristorante San Martino

I fratelli Sangiovanni hanno continuato la tradizione di famiglia aprendo il nuovo ristorante San Martino, a Bergamo, dove oltre ai piatti classici della cucina italiana vengono proposte pizze e carni alla brace

di Roberto Vitali
18 novembre 2014 | 16:09
 

I quattro fratelli fanno di cognome Sangiovanni ma a loro porta fortuna più di tutti San Martino. I quattro fratelli Sangiovanni (Oreste, Celestino, Carolina e Anna) sono di Adrara San Martino (Bg), dove è lo storico ristorante di famiglia che - guarda caso - si chiama San Martino. Nove anni fa hanno aperto un secondo ristorante a Iseo, sul lungolago, e lo hanno chiamato San Martino. Ora sono arrivati a Bergamo e nei giorni scorsi hanno inaugurato un terzo “San Martino”, un ristorante su due livelli all’angolo tra via Paleocapa e viale Papa Giovanni, nel centralissimo Palazzo Dolci, costruito nel 1870, del quale sono state riportate e nuova vita le antiche cantine.



«Proponiamo la cucina che ci caratterizza da sempre, soprattutto carni alla brace e pizze cotte nel forno a legna - afferma Oreste Sangiovanni - e tutti gli altri piatti della cucina classica italiana. Come inizio apriamo solo la sera, dal lunedì alla domenica, poi si vedrà in base alle esigenze della clientela che ci seguirà. A dirigere il traffico è il nostro braccio destro Pierluigi Zilberti, che collabora con noi da anni».

Trenta-quaranta coperti al piano terra, un vasto dehors nella bella stagione sino a 60 coperti e poi gli spazi interrati (oltre 500 metri quadrati suddivisi in otto accoglienti salette dalle antiche volte). Molte pareti sono tappezzate di bottiglie di vino, messe lì proprio per arredare. Ci sono tutte le più note cantine italiane, più qualche Champagne. Addirittura, nel vasto locale sono state ricavate due zone in cui sono a “rifermentare” ben cinquemila bottiglie di Franciacorta Docg (rifermentare è il termine che si usa per il Metodo classico: le bottiglie di spumante sono depositate per minimo 18 mesi in cataste per far lavorare i lieviti che produrranno le bollicine).

Il forno a legna e il pizzaiolo che lavora non sono visibili dai commensali ma un video in diretta mostrerà il tutto nel televisore posto sopra la cassa all’entrata. La griglia su cui cuociono le carni che hanno reso celebri sino ad oggi i ristoranti dei fratelli Sangiovanni funzionano a carbone, con tutti gli impianti di iperventilazione di ultima generazione. Nel nuovo “San Martino” le possibilità di lavorare con numeri non piccoli ci sono tutte. La concorrenza però sul viale Papa Giovanni non è poca, ma questo non ha spaventato i fratelli Sangiovanni, i quali sperano che anche questa volta San Martino faccia la fortuna del nuovo ristorante di famiglia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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