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Canaletto, la prima piattaforma globale per il trading del vino italiano di qualità

Canaletto è la prima trading company globale per il vino italiano di qualità a cui è stato affidato il compito di promuovere i marchi Fine wines del gruppo La-Vis nei mercati Nord America, Far East e Russia

di Mariella Morosi
 
19 novembre 2014 | 11:20

Canaletto, la prima piattaforma globale per il trading del vino italiano di qualità

Canaletto è la prima trading company globale per il vino italiano di qualità a cui è stato affidato il compito di promuovere i marchi Fine wines del gruppo La-Vis nei mercati Nord America, Far East e Russia

di Mariella Morosi
19 novembre 2014 | 11:20
 

Canaletto, sarà la prima trading globale per il vino italiano con il compito di promuovere i marchi Fine Wines del gruppo La-Vis nei mercati Nord America, Far East e Russia, ma sarà aperto anche ad altre aziende che spesso non hanno da sole la capacità di costruire una rete commerciale nel mondo. Questo progetto a sostegno dell’internazionalizzazione delle nostre italiane, è della Simest - la finanziaria per lo sviluppo internazionale del made in Italy, con capitale sociale detenuto al 76% da Cassa Depositi e Prestiti e al 24% delle principali banche nazionali - e del Gruppo La-Vis, cooperativa trentina che conta 1.150 soci.

da sinistra: Massimo D'Aiuto, Enzo Vizzari e Marco Zanoni
Nella foto, da sinistra: Massimo D'Aiuto, Enzo Vizzari e Marco Zanoni

Canaletto, con sede a New York rappresenta nel nome l'evoluzione del marchio “Canaletto autentico italiano” con cui La-Vis da quasi 40 anni si presenta nei mercati esteri, soprattutto nel Nord Europa, forte del fatturato di 90 milioni di euro e commercializzando circa 45 milioni di bottiglie. Il progetto prevede di realizzare in 18 mesi tre piattaforme di macro area: Nord America, già attiva, Asia e Russia.

Come primo atto, la piattaforma per il trading globale ha rilevato Ethica Wines Inc, società che opera da due anni in America del Nord e che ha raggiunto un fatturato di 3,5 milioni di dollari. Alla presentazione di Canaletto a Roma, all'Hotel Aldovrandi, sono intervenuti Marco Zanoni amministratore delegato di La-Vis, Massimo D’Aiuto, amministratore delegato di Simest ed Enzo Vizzari de L'Espresso che ha sostenuto la necessità di dare nuovi impulso al nostro export puntando sulla qualità e sull'identità delle nostre etichette.

«Canaletto - ha detto Marco Zanoni - diventerà presto una bella realtà protagonista dello sviluppo dell’export italiano nel mondo. Che il progetto sia nato in Trentino è per noi motivo di particolare orgoglio e contribuirà significativamente alla valorizzazione sui mercati mondiali dei vini trentini, oggi ancora sottostimati. Che il progetto di puntare su marchi di qualità sia supportato da un partner d’eccellenza come Simest ci rende ancora più forti e determinati a proseguire su questa strada».

«Ci auguriamo - continua Zanoni - di trovare tanti nuovi partner, così come è auspicato dall’approccio aperto e di sistema del progetto. Penso che il vino italiano stava cercando da anni una soluzione come questa, per dare una marcia in più alle imprese del Made in Italy. L'agroalimentare si presenta in forte crescita, nel mondo c'è una domanda di enogastronomia italiana superiore all'offerta, ma il punto debole è la distribuzione. Con Canaletto vogliamo avere la massa critica sui contratti nei canali distributivi esteri».

La partenza è con un fatturato di 11 milioni di euro nel 2013 ma l'obiettivo sono 21 milioni di euro (+85%) entro i prossimi cinque anni. «Il gruppo La-Vis - ha detto Massimo D’Aiuto di Simest - ci ha proposto un innovativo e originale modello di sviluppo commerciale del prodotto Made in Italy che ha attirato subito la nostra attenzione. In particolare, abbiamo apprezzato la scelta di concentrarsi sui prodotti con marchio italiano di qualità e la volontà di aprire la piattaforma ad altre aziende. L’iniziativa rientra nel più ampio obiettivo strategico che intende favorire altri progetti di sviluppo qualificati del trading nell’intero comparto dell’agroalimentare, dove le nostre eccellenze necessitano di un sostegno più efficace e capillare sui mercati esteri».

Per Enzo Vizzari questo progetto è un percorso necessario. «Oggi tutti fanno vino nel mondo - ha detto - ed è un obbligo farlo sempre meglio. Ma non basta fare qualità se non si è capaci di metterlo sul mercato, e non basta neppure fare comunicazione: serve un'accurata conoscenze delle realtà socioeconomiche per sostenere i prodotti di territori di eccellenza che rispondano ai criteri di qualità e identità».

Per celebrare l'evento e l'imprenditoria italiana lo chef stellato dell'Aldovrandi, Oliver Growing, ha preparato un buffet tutto napolentano accompagnato da eccellenti etichette La.Vis. Il nuovo logo e la comunicazione di Canaletto è stato curato dallo studio Achilli Ghizzardi Associati di Milano, mentre l’ufficio stampa, le media relations e la social media strategy è a cura di Food Confidential di Nerina Di Nunzio.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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