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La città di Ancona si riscopre blu Dal mare promuoverà le Marche

Per un weekend il capoluogo marchigiano ha fatto da ponte fra terra e mare ospitando mercatini di agricoltori, enogastronomia, produzione agricola ed ittica, turismo, arte e cultura per il progetto “Tipicità in blu”

di Alberto Lupini
direttore
 
24 novembre 2014 | 17:23

La città di Ancona si riscopre blu Dal mare promuoverà le Marche

Per un weekend il capoluogo marchigiano ha fatto da ponte fra terra e mare ospitando mercatini di agricoltori, enogastronomia, produzione agricola ed ittica, turismo, arte e cultura per il progetto “Tipicità in blu”

di Alberto Lupini
direttore
24 novembre 2014 | 17:23
 

La scommessa è ambiziosa: fare di Ancona la “vetrina delle Marche sul mondo” puntando sulla messa in rete dei suoi punti di forza, l’agricoltura, la pesca, il turismo e le manifatture in cui è leader. A lanciare una sfida che, per la prima volta, vede tutti d’accordo, istituzioni e associazioni di categoria, è Valeria Mancinelli, il sindaco dal decisionismo gentile. L’occasione è stata offerta da Tipicità (l’organizzazione diretta da Angelo Serri che da anni rappresenta e promuove la qualità enogastronomica marchigiana) che da quest’anno ha avviato ad Ancona la sua versione “in blu”.

Per un weekend il capoluogo marchigiano ha fatto da ponte fra terra e mare ospitando mercatini di agricoltori e pranzi e cene di pesce nei ristoranti e nel mercato del pesce (preso letteralmente d’assalto), enogastronomia, produzione agricola ed ittica, turismo, arte e cultura si sono quindi esibiti e mescolati dando il meglio di sé.



La presentazione del progetto è avvenuta in un luogo simbolo di Ancona, per decenni abbandonato e ora oggetto di un recupero importante, la Mole del Vanvitelli, la fortezza, poi lazzaretto, costruita al centro del porto, già principale sbocco al mare Adriatico per l’Impero Romano. E proprio dalla sua storia parte il progetto del Comune di riqualificare il porto, riunendo questo alla città (da cui è culturalmente e fisicamente quasi separato). Con importanti restauri di edifici medievali e romani che delimitavano il porto antico, Ancona riqualificherà l’area da destinare alle navi da crociera e ai traghetti puntando sulla centralità dell’arco di Traiano (costruito ai tempi della conquista della Tracia), simbolo dell’apertura verso il mondo della città.

Ancona vuole puntare soprattutto sul mare, e più in particolare sul porto e sul cosiddetto waterfront per mettere in rete l’economia del mare (turismo, cantieristica e pesca) con l’entroterra, i pescatori coi contadini, ripristinando un connubio virtuoso che è un po’ simbolo di tutte le Marche. E a simboleggiare queste sinergie erano schierati Tipicità (in blu) e i rappresentanti di due programmi televisivi simbolo: Donatella Bianchi, conduttrice del programma televisivo Linea Blu, e Marco Menghini, agronomo di Linea Verde ed anconetano “doc”. Ad animare il vivace dibattito rappresentanti di istituzioni e associazioni della pesca.



Non si è parlato solo del capoluogo dorico, bensì della regione nel suo complesso. Sara Giannini, assessore regionale alle Attività o produttive, ha ricordato ad esempio come «le Marche hanno un nome plurale, sono una regione policentrica nella quale in passato Ancona ha svolto un grande ruolo che oggi deve recuperare».

«Se alle parole si fanno seguirei fatti, la scommessa della blu economy sarà vinta», ha sintetizzato il commissario dell’Autorità Portuale e presidente della Camera di commercio, Rodolfo Giampieri, aggiungendo anche che «visione e coraggio saranno quanto mai necessarie».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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