Circa 25 anni fa nel mio vecchio lavoro in cui ero fornitore dei bicchieri Riedel, delle posate Broggi-Izar e della porcellana Richard Ginori alla ristorazione, cominciavo a frequentare il territorio in provincia di Novara, una sorta di triangolo compreso tra Stresa, Soriso, Borgomanero e i dintorni. Quasi tutti i titolari e cuochi, oggi superfamosi, provenivano da esperienze fatte sulle navi da crociera. Le grandi famiglie della rubinetteria cominciavano a produrre un pezzo di Made in Italy e richiamavano su questa terra clienti “danarosi”, arabi in testa, che poi frequentavano questi primi fantastici ristoranti.
Le stelle Michelin non si erano ancora affacciate all’orizzonte, ma l’indimenticabile Romano dell’Emiliano di Stresa, il Valazza del Sorriso e il Bertinotti di Borgomanero cominciavano ad emergere per qualità e ricercatezza. Indimenticabile la mia trattativa per l’acquisto da parte dei Valazza di un servizio di candelieri Christofle, ma erano altri tempi...
Torniamo alla visita effettuata in questi giorni al
Pinocchio di Borgomanero, tempio della cucina piemontese, saldamente ferma nelle mani di
Piero Bertinotti (
nella foto). Nel novembre del 2014 il Pinocchio ha compiuto 52 anni di attività. Oggi che i cuochi fluttuano per pochi mesi da un ristorante all’altro, questa splendida realtà è un esempio di come svolgere al meglio e in maniera duratura il mestiere del ristoratore. «Era il 2 novembre del 1962 e il primo cliente, il maestro Fontana, bevve un bicchiere di vino rosso per battezzare il Pinocchio, così comincia la favola», racconta Piero. Sono passati anni e ora al Pinocchio troviamo in sala la figlia Paola, per tutti “la Paola”, donna del vino. Tutta la famiglia, nipoti compresi, è unita e dedita alla ristorazione.
La cucina è a chilometro zero, vera. Già dagli esordi, quando nessuno ancora pronunciava questo sinonimo di cucina del territorio. Sì, perché al Pinocchio si viene per assaporare la storia, l’emozione di un gusto ormai perso, una serie di piatti realizzati da Piero, che nonostante i suoi 74 anni in cucina sembra ancora un ragazzino. Una cucina, la sua, in cui svetta per esempio il mitico tapulon di asino, una specie di ragù dai sapori primordiali, o la paniscia (panissa) novarese, un risotto con i borlotti freschi.
O ancora, le Lumache di bosco alla piemontese, il risotto nel brodo di rane, il piccione di cascina arrostito, in un crescendo di profumi e sapori, fino alla sontuosa bagna cauda, passando attraverso rari e fantastici formaggi: dai Guffanti di Arona, al Gorgonzola di Poletti, alla grande Tuma Aigra di Luciano Ferro. E per finire, nel caso vi venisse voglia di fare una visita, chiedete a Paola lo zabajone caldo al marsala con gelato meringato: strepitoso! Una cucina stellare. Già, ma non possiamo non far notare - e non è nostra abitudine nel rispetto del lavoro altrui - di come la Michelin abbia tolto la stella a questa fantastica cucina. Come a volte la Rossa giudichi e svolga il suo lavoro, è un mistero...
Un giardino e una terrazza racchiudono come una bomboniera le sale con tavoli e tovagliato damascato bianco. Un ristorante che è realmente una casa, la casa dei Bertinotti, dove i clienti vengono accolti da un grande camino che irradia calore, e non solo in termini di temperatura! In sala, Paola è una vera maestra di accoglienza, consiglia e propone piatti e bevande con rara maestria. Grande conoscitrice dei vini, soprattutto quelli piemontesi che qui naturalmente hanno un posto d’onore, ricercatrice di piccole realtà. Nelle cantine (da visitare) Paola racchiude scrigni di antica memoria, vini rari che sono conservati per clienti desiderosi di un’esperienza fuori dal comune. Laura, la cognata, coadiuva Paola in sala, come un’ombra, sempre attenta e premurosa.
Un vero Ristorante, dove il cliente viene avvolto da attenzioni e premure. E in una stagione come questa, ad esempio, nell’attesa dei piatti ordinati riceve un tazza di crema di zucca e amaretti, che lo mette immediatamente a proprio agio.
Sala
Prodotti
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Azienda
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Posateria argentata
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Calderoni
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Calici in cristallo
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Riedel, Bormioli; artigianali in vetro riciclato
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Tovagliato in lino damascato
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Frette
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Divise del personale
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realizzate in proprio
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Menu e carta dei vini
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realizzati in proprio
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Accessori per il servizio
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Calderoni e Sambonet
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Arredo e arte
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pezzi di antiquariato
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Climatizzazione
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sì
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Cucina
Attrezzatura
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Azienda
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16 frigoriferi
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Zanussi
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1 abbattitore
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Zanussi
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1 sottovuoto a campana
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Zanussi
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1 cucina a gas 16 fuochi
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Zanussi
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1 affettatrice
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Zanussi
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1 impastatrice
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Zanussi
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1 frullatore
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Zanussi
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1 bimby
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Zanussi
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1 microonde
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Zanussi
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1 fabbricatore ghiaccio
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Zanussi
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Macchina del caffè
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Lavazza
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Sfogliatrice
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Imperia
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Cantina
Vino
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600 etichette, in prevalenza italiane
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Distillati
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200 etichette, in prevalenza grappe
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Acqua
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Lauretana
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Birra
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Menabrea
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Oli
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in cucina Santa Tea; al tavolo Extravergine di Monte Volparo (Umbria), Extravergine di La Centurina a Magliano (Toscana)
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I vini premium, interessante rapporto qualità/prezzo
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Franciacorta Brut Conti Ducco - euro 25,00 |
Jadore Brut Cà Nova Bogogno - euro 20,00 |
Arneis Langhe Pescaja - euro 15,00 |
Plissè Bertelli - euro 35,00 |
Gattinara Osso San Grato Antoniolo - euro 45,00 |
Nebbiolo di Boca Santuvario - euro 15,00 |
Barbera d’Asti Spertino - euro 20,00 |
Franz Haas Istante - euro 35,00 |
Cantagal Barni - euro 45,00 |
Scacco Matto Fattoria Zerbina - euro 45,00 |
Bagni
Area neonati: sì
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Attrezzatura
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Azienda
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WC
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Stella
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Lavabi
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Stella
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Rubinetteria
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Stella
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Asciugamani
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Frette
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Arredo bagno
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spugne, detergenti, saponetteria e profumi
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Servizi
- 50 posti a sedere in due salette
- 150 posti in sale per eventi
- 50 posti in giardino
- Giardino e terrazza esterni
- Parcheggio interno
- Carte di credito: tutte
- Modalita prenotazione: telefono e online
- Wifi: sì
- Musica in sala: sì
- Animali: ammessi
- Lingue straniere: inglese e francese
- Servizio lenti per clienti: sì
- Quotidiani e riviste: sì
Foto servizio e gallery: Riccardo MelilloRistorante Pinocchiovia Matteotti 147 - 28021 Borgomanero (No)
Tel 0322 82273 - Fax 0322 835075
www.ristorantepinocchio.itbertinotti@ristorantepinocchio.it