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In Italia è sempre più “food mania” +70% i libri di cucina dal 2008 ad oggi

I libri di cucina pubblicati in Italia hanno superato i 4 milioni 200mila copie stampate in un anno. Sono sempre di più gli italiani che seguono programmi tv e siti web incentrati su cibo, ambiente e agricoltura

 
18 dicembre 2014 | 10:00

In Italia è sempre più “food mania” +70% i libri di cucina dal 2008 ad oggi

I libri di cucina pubblicati in Italia hanno superato i 4 milioni 200mila copie stampate in un anno. Sono sempre di più gli italiani che seguono programmi tv e siti web incentrati su cibo, ambiente e agricoltura

18 dicembre 2014 | 10:00
 

Crisi e tv fanno esplodere la “food mania”. Secondo un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Istat, un italiano su dieci legge o sfoglia libri di cucina e, da quando è iniziata la crisi economica nel 2008 a oggi, le pubblicazioni sull’argomento sono cresciute del 70% passando da 2 milioni e mezzo a oltre 4 milioni 200mila copie stampate. E anche in vista del Natale non mancano sugli scaffali testi che parlano di cibo, chef e cucine.



«In libreria, al supermercato oppure online - spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia - si trovano testi che parlano di alimentazione: dai saggi di storia ai manuali con le ultime ricette dei grandi cuochi. È una moda legata a trasmissioni televisive, ma è anche il segnale di una progressiva riscoperta del cibo come valore economico, sociale e culturale. È cresciuta l’attenzione su origine e qualità, con 1,4 milioni di italiani che partecipano a community sul web centrate sulla preparazione del cibo e 25 milioni che si informano sui libri o in televisione».
 
Un percorso di riscoperta che vede Google restituire 46 milioni 700mila risultati digitando la parola “cibo”, mentre nel 2013 oltre 15 milioni di italiani hanno fatto la spesa nei mercati degli agricoltori, con un aumento del 25% rispetto all’anno prima. Nel frattempo in tv si moltiplicano i programmi che parlano di cucina, agricoltura e ambiente: da Masterchef a Geo&Geo, da La prova del cuoco a Cuochi e fiamme, da Linea verde a Mela verde, fino alle rubriche dei tg come Cotto e mangiato o Eat parade.
 
«L’immagine dell’Italia - afferma Prandini - è da sempre legata al binomio cibo e territorio, una chiave di lettura che si ritrova sempre più spesso nei libri che parlano di cucina non solo come tecnica di preparazione di ricette, ma come stile di vita, percorso professionale e filosofia di pensiero, dimostrando che il cibo non può essere ridotto a semplice merce ma è parte del nostro modo di interpretare il mondo e la realtà che ci circonda».

I libri diventano quindi parte integrante di una piattaforma di prodotti informativi che ruota attorno al tema dell’alimentazione. Anche se, nel suo ultimo rapporto sulla lettura in Italia, si legge più al nord che al sud e in Friuli, Trentino, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia oltre il 30% delle famiglie possiede più di 100 libri contro il 12% della Campania e della Sicilia. Mentre alla Basilicata spetta, con il 21,5% il record nazionale di nuclei che non hanno neppure un libro in casa contro appena il 3,3% del Trentino e il 3,9% del Friuli Venezia Giulia, mentre la Lombardia si attesta sul 6,5%.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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