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Crisi, per l’alimentare -5,3% di fatturato La speranza è nei consumi di Natale

L'industria alimentare registra una riduzione del fatturato pari al 5,3%; si spera nella ripresa dei consumi in occasione delle festività di fine anno, per le quali è prevista una spesa pari a 4,1 miliardi di euro

 
19 dicembre 2014 | 15:21

Crisi, per l’alimentare -5,3% di fatturato La speranza è nei consumi di Natale

L'industria alimentare registra una riduzione del fatturato pari al 5,3%; si spera nella ripresa dei consumi in occasione delle festività di fine anno, per le quali è prevista una spesa pari a 4,1 miliardi di euro

19 dicembre 2014 | 15:21
 

Crollo record nel fatturato dell’industria alimentare e delle bevande che fa registrare una riduzione del 5,3% rispetto allo scorso anno per effetto della riduzione dei consumi interni e del rallentamento della crescita delle esportazioni. E quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sul fatturato e sugli ordinativi dell’industria ad ottobre rispetto allo stesso mese dello scorso anno.



Per la fine dell’anno si spera ora nella ripresa dei consumi a tavola con l’enogastronomia che per la prima volta dall’inizio della crisi sorpassa i regali e diventa la voce più pesante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,1 miliardi di euro, secondo l’analisi Coldiretti/Ixè, dalla quale si evidenzia che la quota della spesa per il cibo risulta pari al 35% del budget rispetto a quella per i regali che si ferma al 25%.

Buoni risultati sono attesi anche all’estero per i principali prodotti tipici come gli spumanti che fanno registrare un aumento del 22% nelle bottiglie spedite oltre i confini nazionali e che consentono alle bollicine italiane di conquistare le tavole nel mondo dove per Natale e Capodanno ci sarà il record storico di brindisi Made in Italy, secondo una analisi Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero nei primi otto mesi del 2014. All’estero non sono mai state richieste cosi tante bollicine italiane come quest’anno, in netta controtendenza alle difficoltà dell’economia nazionale.

Il risultato è che il 2014 si chiuderà con la spedizione all'estero di poco meno di 300 milioni di bottiglie di spumante, tra metodo Charmat e Classico, il record di sempre. L’andamento negativo del fatturato alimentare ad ottobre aggrava le difficolta del 2014 alle quali insieme alla crisi dei consumi ha contribuito il maltempo con un crollo del 35% per raccolto di olio di oliva, del 15% per il vino fino al 4% del grano duro destinato alla pasta.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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