Olanda e Belgio autorizzano la commercializzazione di insetti commestibili, che diventano così gli ingredienti principi di un piatto dalle sembianze decisamente insolite. Al contrario il Lussemburgo ha scelto di interpretare in maniera più restrittiva il regolamente Ue del 1997 sui nuovi alimenti, negando l'autorizzazione al commercio di questo tipo di “prodotti”.
Nel dettaglio - come riporta Il Fatto Alimentare - il regolamento Ue n. 258/97 - che regola l'immissione sul mercato comunitario di nuovi prodotti e ingredienti alimentari - considera “nuovi alimenti”, tutti quelli senza una storia di consumo precedente al 1997. Secondo il regolamento, questi prodotti alimentari non devono presentare rischi di alcun genere per il consumatore.
Sembra però che il regolamento si presti a svariate interpretazioni, e per questo motivo Lussemburgo, Belgio e Olanda hanno preso decisioni differenti. Il ministero della Salute lussemburghese nel negare l'autorizzazione alla commercializzazione di insetti commestibili, si è basato su un'indagine europea svolta tra il 2010 e il 2011, che non includeva storie di consumo umano di insetti. Belgio e Olanda hanno inteso in maniera più ampia l'espressione “nuovi prodotti alimentari” e di conseguenza hanno concesso qualche autorizzazione.
Entro il 2015 è previsto un nuovo regolamento europeo in merito, nel frattempo però la Commissione Ue ha richiesto il parere dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) riguardo ai vari rischi connessi all'introduzione del consumo di insetti nell'alimentazione umana.