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Stop alla coltivazione di mais Mon810 con il decreto Martina, Lorenzin e Galletti

I ministri Maurizio Martina, Beatrice Lorenzin e Gian Luca Galletti hanno firmato il decreto che proroga per altri 18 mesi il divieto, già emanato a luglio 2013, di coltivare il mais Ogm Mon810 sul territorio italiano

 
23 gennaio 2015 | 17:22

Stop alla coltivazione di mais Mon810 con il decreto Martina, Lorenzin e Galletti

I ministri Maurizio Martina, Beatrice Lorenzin e Gian Luca Galletti hanno firmato il decreto che proroga per altri 18 mesi il divieto, già emanato a luglio 2013, di coltivare il mais Ogm Mon810 sul territorio italiano

23 gennaio 2015 | 17:22
 

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina e quello dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, hanno firmato il decreto che sancisce il divieto di coltivazione di mais Ogm Mon810. Il provvedimento proroga, per un periodo di ulteriori 18 mesi dalla sua entrata in vigore, il divieto già emanato con il precedente decreto interministeriale del 12 luglio 2013.



La decisione anticipa il recepimento in Italia della nuova Direttiva in materia di Ogm che sancisce il diritto degli Stati Membri di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) sul territorio nazionale.

«L’Italia si conferma leader nella battaglia contro gli Ogm, in linea con le sue caratteristiche di Paese produttore di un’alimentazione diversificata e di alta qualità. Complimenti al governo che, subito dopo l’approvazione della direttiva europea che sancisce la libertà degli Stati membri di vietare o meno la coltivazione di Ogm, tiene fede a un impegno preso, di salvaguardia della nostra biodiversità e del nostro Made in Italy».

Con queste parole hanno espresso la loro soddisfazione le tre associazioni rappresentative del biologico in Italia: Aiab-Associazione italiana per l'agricoltura biologica, FederBio e Associazione per l’agricoltura biodinamica. «Ci auguriamo che il divieto divenga presto a tempo indeterminato, mettendo una volta per tutte il nostro Paese al riparo da contaminazioni transgeniche e preservando definitivamente la produzione biologica e di qualità».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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