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Italia in Rosa, +60% di affluenza giovanile Il Trofeo Molmenti va alle cantine Scolari

Si è conclusa l’ottava edizione della rassegna dedicata al vino rosé con una cresciuta affluenza da parte dei giovani e delle donne. Il Trofeo Molmenti va alle cantine Scolari per il loro Valtènesi Chiaretto 2014

 
09 giugno 2015 | 14:46

Italia in Rosa, +60% di affluenza giovanile Il Trofeo Molmenti va alle cantine Scolari

Si è conclusa l’ottava edizione della rassegna dedicata al vino rosé con una cresciuta affluenza da parte dei giovani e delle donne. Il Trofeo Molmenti va alle cantine Scolari per il loro Valtènesi Chiaretto 2014

09 giugno 2015 | 14:46
 

C’è ancora molto da lavorare per affermare il concetto del rosé come vino vero: una percezione assolutamente non scontata, sulla quale è necessario lavorare per fare in modo che i Chiaretti della Valtènesi si affermino correttamente nell’immaginario dei consumatori. Questo il messaggio emerso al convegno tenutosi nell’ambito di Italia in Rosa 2015, manifestazione che si è svolta dal 5 al 7 giugno a Moniga del Garda (Bs). Sabato 6 giugno, durante il convegno nella sede del Consorzio Valtènesi, sono stati presentati i risultati del primo anno di studi del progetto sulla caratterizzazione dei Chiaretti affidato dal Consorzio al Centre de recherche et d’experimentation sur le vin rosé di Vidauban (in Provenza).



«È nessario dare una continuità a questo cammino di studi - ha detto il direttore del Consorzio Valtènesi, Carlo Alberto Panont - per arrivare ad un vocabolario comune dei territori fatto di storia e descrittori scientifici. Anche noi siamo nel pieno del percorso per arrivare a quei risultati di tecnica e di valore di mercato che in Provenza sono stati già raggiunti da tempo». Tre gli obiettivi indicati da Panont per l’immediato futuro: arrivare, già con la prossima vendemmia, ad una sintesi unica per le denominazioni che insistono sul territorio; difendere il vitigno autoctono Groppello per favorirne la crescita e comunicare una «identità produttiva fatta di certezze».

La parola è poi passata a Gilles Masson, direttore del centre du Rosé, che analizza ogni anno un migliaio di campioni di vini rosé provenienti da tutto il mondo costruendone una banca dati. Sono 30 i campioni di Valtènesi Chiaretto 2013 analizzati da Masson e dalla sua equipe con rigorosi criteri scientifici in questa prima fase della collaborazione.

«Abbiamo riscontrato una diversità abbastanza marcata - ha spiegato Masson - e questo può essere un aspetto positivo a patto che venga gestito all’interno delle caratteristiche di tipicità della denominazione. I punti comuni sembrano girare intorno a parametri di alcolicità e acidità e quindi a caratteristiche proprie del territorio. La classe dominante è costituita da vini caratterizzati da freschezza e finezza aromatica, con nota vegetale, pochi zuccheri residui, particolarmente secchi e con buona rotondità». Masson ha comunque avvertito che questo è solo il primo anno di studi, ed è necessaria molta prudenza prima di arrivare a conclusioni definitive. Di certo, come dimostrato dai risultati di questa ottava edizione di Italia in Rosa, l’interesse per il Chiaretto ed i rosé in genere è in continua e forte crescita.



Nel corso della manifestazione è stato assegnato come da tradizione il trofeo Pompeo Molmenti, riconoscimento riservato ai Chiaretti cui hanno partecipato esclusivamente i 20 Chiaretti che hanno ottenuto l’eccellenza al Concorso enologico nazionale per la Doc Valtènesi - Garda Classico della Fiera del Vino di Polpenazze. Il premio è andato quest’anno alle cantine Scolari di Raffa di Puegnago grazie al Valtènesi Chiaretto 2014: il riconoscimento è stato consegnato dal presidente di Italia in Rosa, Luigi Alberti (nella foto, a sinistra) e da Alessandro Luzzago, presidente del Consorzio Valtènesi. Nel terzetto arrivato in finale si sono distinti anche Antica Corte ai Ronchi di Bedizzole e Civielle di Moniga.

«Siamo riusciti anche quest’anno - ha dichiarato Alberti - a centrare l’obiettivo di realizzare una manifestazione davvero importante per la valorizzazione del territorio. Bisogna continuare su questa via insistendo sulle sinergie tra realtà istituzionali per costruire un tessuto capace di fare una promozione forte sui nostri prodotti».

da sinistra: Luigi Alberti e Amedeo Scolari
Da sinistra: Luigi Alberti e Amedeo Scolari

Alberti non ha dubbi: la fisionomia del visitatore di Italia in Rosa sta cambiando, ed il pubblico è costituito oggi soprattutto dai giovani, con una percentuale che arriva ormai al 60%, ed una componente femminile sempre più elevata. E tenendo in mente questi parametri già si comincia a pensare ad Italia in Rosa 2016, per la quale, ha dichiarato Alberti: «nella nuova location del castello avremo a disposizione un’area da 11mila metri quadrati sulla quale vorremmo introdurre novità significative come ad esempio un mercato di vini rosé e di prodotti della terra».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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