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Vino sofisticato in provincia di Bologna 310mila ettolitri sotto sequestro

La Guardia di finanza e l'Icqrf di Bologna hanno sequestrato tonnellate di merce per un valore di 30 milioni di euro, in un azienda bolognese che otteneva il vino con materie prime impiegate per la sofisticazione

 
18 giugno 2015 | 12:33

Vino sofisticato in provincia di Bologna 310mila ettolitri sotto sequestro

La Guardia di finanza e l'Icqrf di Bologna hanno sequestrato tonnellate di merce per un valore di 30 milioni di euro, in un azienda bolognese che otteneva il vino con materie prime impiegate per la sofisticazione

18 giugno 2015 | 12:33
 

Con l’operazione "Hydrias" di contrasto alle frodi nel settore vinicolo gli uomini dell’Ispettorato repressione frodi (Icqrf) del ministero delle Politiche agricole e quelli della guardia di finanza di Bologna hanno eseguito, su ordine della procura bolognese, numerose perquisizioni e sequestrato oltre 310mila ettolitri tra mosti, vini e succhi d’uva, 900 quintali di zucchero liquido, 2.730 quintali di zucchero e 4 serbatoi con acqua e zucchero presso lo stabilimento di un’importante azienda bolognese del settore vitivinicolo. Il valore commerciale delle merci sequestrate ammonta, ad una prima stima, ad oltre 30 milioni di euro.



Altre perquisizioni sono state eseguite in Veneto e in Campania. L’operazione è partita da un controllo sulla qualità dei prodotti stoccati in azienda eseguito dall’Icqrf, che aveva evidenziato anomalie nella gestione della tracciabilità delle materie prime, e da una verifica fiscale della guardia di finanza. Le indagini hanno portato alla luce un sofisticato sistema fraudolento ideato per vendere, in grandi quantità, vini da tavola e mosti, anche concentrati, ottenuti con materie prime impiegate per la sofisticazione.

Utilizzando alcune autocisterne per il trasporto di prodotti alimentari, non ricollegabili all’azienda, nella notte venivano introdotti ingenti quantitativi di zucchero di ignota origine in un deposito/stabilimento abusivo situato nel comune di Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna. Qui lo zucchero veniva sciolto con acqua e acidi e caricato all’interno di cisterne che venivano scaricate nello stabilimento. Il prodotto, dopo la lavorazione, veniva immesso in commercio nascondendone la reale origine.

«La lotta alle frodi è una priorità assoluta del nostro governo. Chi cerca scorciatoie attraverso gli illeciti e mettendo a rischio la credibilità di un comparto modello come quello del vino deve pagare», afferma il ministro Maurizio Martina. «L’operazione Hydrias dimostra l’efficacia del nostro sistema di controlli e del grande lavoro che i nostri organismi fanno sul campo ogni giorno. La frode scoperta dal nostro Ispettorato è particolarmente grave non solo per le sue proporzioni, ma per le modalità con cui veniva operata. Il vino è uno dei principali ambasciatori del made in Italy agroalimentare nel mondo con un oltre 5 miliardi di valore in termini di export. Come governo siamo al fianco dei nostri produttori onesti che, con professionalità, contribuiscono quotidianamente al successo dell’Italia nel mondo».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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