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Il profumo del cibo attiva il cervello Nei bambini sovrappeso stimola l’impulso

Secondo uno studio l’essenza del cibo nei bambini che soffrono di obesità, produce l'attivazione di aree del cervello legate all'impulsività e ai disordini ossessivo-compulsivi. Nei bambini normopeso succede il contrario

 
25 novembre 2015 | 12:23

Il profumo del cibo attiva il cervello Nei bambini sovrappeso stimola l’impulso

Secondo uno studio l’essenza del cibo nei bambini che soffrono di obesità, produce l'attivazione di aree del cervello legate all'impulsività e ai disordini ossessivo-compulsivi. Nei bambini normopeso succede il contrario

25 novembre 2015 | 12:23
 

L'odore di alcuni cibi “accende” il cervello dei bimbi affetti da obesità, attivando particolari aree associate all'impulsività e allo sviluppo di disturbi ossessivo-compulsivi. E fra i profumi nel mirino c'è quello di cioccolato. A puntare i riflettori sui meccanismi neurologici correlati ai problemi alimentari è uno studio che sarà presentato la prossima settimana al meeting della Società nord-americana di radiologia (Rsna).



Nella lotta all'obesità, una “pandemia” che secondo i dati dei Cdc americani colpisce negli Usa circa 12,7 milioni di bambini, «è cruciale comprendere i meccanismi cerebrali - spiega Pilar Dies-Suarez, responsabile di radiologia all'ospedale pediatrico Federico Gomez di Città del Messico - che scattano dopo uno stimolo odoroso. Questa ricerca ci offre gli elementi per capire meglio che l'obesità ha una componente neurologica, e apre le porte a possibili ricadute terapeutiche» contro il sovrappeso patologico.

Gli scienziati hanno studiato 30 bimbi dai 6 ai 10 anni, metà dei quali normopeso secondo l'indice di massa corporea Bmi e metà obesi (Bmi maggiore di 30). A ogni piccolo sono state fatte annusare 3 essenze: di cioccolato, di cipolla e un odore neutro (acetone diluito). Le reazioni cerebrali sono state quindi “fotografate” con tecniche di risonanza magnetica. Si è così osservato che nei piccoli che soffrono di obesità, il profumo di cibo produce l'attivazione di aree del cervello legate all'impulsività e ai disordini ossessivo-compulsivi, mentre non si allertano le zone correlate al controllo degli impulsi.

Nei bambini normopeso, al contrario, si attivano le aree cerebrali associate al controllo del piacere, all'organizzazione e alla programmazione, così come i circuiti che governano le emozioni e la memoria. E ancora. Quanto un bimbo normopeso annusa il profumo di cipolla, nel suo cervello si accendono la corteccia gustatoria che processa i sapori e l'area associata alla ricompensa. Zone che restano “inerti” nei piccoli in sovrappeso, i quali rispetto agli altri mostrano invece una significativa reazione all'aroma di cioccolato.

«Se siamo in grado di identificare i meccanismi all'origine dell'obesità - conclude Dies-Suarez - saremo capaci di cambiare il modo con cui trattare questi pazienti, riducendo i tassi di obesità e salvando vite”. I bimbi affetti da obesità sono infatti più a rischio di sviluppare ipertensione, diabete di tipo 2 e problemi respiratori, e hanno più probabilità di diventare adulti “XXL” con tutte le insidie cardiovascolari che ciò comporta.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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