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Un italiano su 2 in sovrappeso Attenzione alle diete “fai da te”

In Italia oltre il 50% della popolazione è in sovrappeso e si spendono 28 milioni l’anno per curare le conseguenze dell’obesità. Per le feste in arrivo gli esperti invitano a consumare piccole porzioni e pochi dolci

 
13 dicembre 2016 | 10:03

Un italiano su 2 in sovrappeso Attenzione alle diete “fai da te”

In Italia oltre il 50% della popolazione è in sovrappeso e si spendono 28 milioni l’anno per curare le conseguenze dell’obesità. Per le feste in arrivo gli esperti invitano a consumare piccole porzioni e pochi dolci

13 dicembre 2016 | 10:03
 

Medicina estetica e alimentazione hanno una parola in comune: equilibrio. La bellezza infatti non è altro che equilibrio tra le forme, un’armonia. Parimenti, l’alimentazione può definirsi corretta quando realizzata all’insegna sempre dello stesso principio, l’equilibrio appunto.

«Noi siamo quello che mangiamo: l’essere umano non resta uguale da quando nasce, le cellule hanno una vita molto più breve dell’organismo, devono essere prodotte più volte nell’arco dell’esistenza. E la materia prima ci viene appunto dall’alimentazione», afferma Michele Carruba, professore ordinario di Farmacologia all’Università di Milano e direttore del centro studi e ricerche sull’obesità della stessa università.

Un italiano su 2 sovrappeso Attenzione diete fai da te

«Alcune sostanze devono poi per forza essere acquisite dall’esterno, come sali minerali e vitamine, senza le quali si va incontro a malattie. Se il nostro sistema immunitario non ne ha a disposizione diventa vulnerabile e soggetto a diverse patologie». Le riflessioni arrivano a pochi giorni dal congresso internazionale di Medicina estetica pratica - Icamp, di cui Carruba è stato presidente onorario.

Il problema obesità
«Tra i problemi a cui si può andare incontro in caso di errata alimentazione c’è l’obesità, che è la seconda causa di morte dopo il fumo: riguarda oltre il 50% della popolazione italiana, la quale è dunque in sovrappeso» spiega Carruba. «L’individuo affetto da obesità è più a rischio: il 41% dei decessi per malattie cardiovascolari e il 30% dei tumori sono legate alla cattiva alimentazione; cifre simili riguardano altre malattie come il diabete, le epatiti, la nefropatia, la dislipidemia, le malattie osteoarticolari». C’è poi l’invecchiamento, che è molto più precoce in chi non effettua un’alimentazione corretta: da un punto di vista metabolico e biochimico, l’obeso è colui che invecchia velocemente.

L’obesità è vista troppo spesso solo come problema estetico e non come malattia. È un errore anche del Sistema sanitario nazionale, ma la realtà è che in Italia si spendono 28 milioni l’anno per curare questa patologia e le sue conseguenze. L’86% della popolazione italiana è convinta di mangiare bene, ma le tendenze vanno in senso contrario rispetto a quello che dovrebbe essere il benessere dell’organismo. Occorre rivolgersi a uno specialista e non improvvisare diete fai date e la rete e il web, internet qui non è a volte alleata, ma foriera di false illusioni.
 
Formazione e nuove soluzioni
L’ordine dei medici di Milano - ma è un fenomeno sempre più diffuso sul territorio - ha istituito un registro dei medici estetici, dove vengono iscritti solo coloro che hanno una comprovata esperienza e formazione nella materia sottolinea Maria Albini direttrice Icamp College. «Ciò tutela maggiormente gli specialisti da un punto di vista giuridico poiché certifica il background del medico. Ma soprattutto tutela i pazienti perché permette loro di verificare la preparazione dello specialista a cui si rivolgono». La direttrice di Icamp College con le centinaia di colleghi invoca misure più incisive, anche a livello legislativo. «Bisogna chiarire quanto sia importante una formazione accurata, non ci si può improvvisare medici estetici: si influisce sulla psicologia dei pazienti, quindi su una componente fondamentale della loro salute».

La medicina estetica e la sua importanza
«La medicina estetica sta attraversando un momento di costante crescita», dichiara Giuseppe Maria Izzo presidente del congresso Icamp. «L’intervento di chirurgia estetica non è più un fattore di moda, ma ormai è diventato parte integrante delle abitudini di tanti uomini e donne del nostro paese, di ogni età e classe sociale». Ma prima di affrontare approcci diversi occorre affidarsi a specialisti per esaminare di volta in volta i casi.

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Cinque consigli per le feste
Gli specialisti sottolineano 5 principi di cui si dovrebbe tenere conto. Sempre, ma soprattutto nei giorni di festa.

  1. Tante portate ma piccole porzioni. È ammesso fare qualche pasto con cibi più sfiziosi del quotidiano, purché sia molto variegato. Questa può essere la giusta combinazione per soddisfare la parte edonistica senza mettere a rischio l’organismo.
  2. Evitare l’eccesso di dolci. I nostri nonni mangiavano il dolce solo la domenica; oggi il 45% della popolazione italiana ne mangia troppi; tra le donne la percentuale sale al 48%. Un dolce fatto di frutta potrebbe essere un giusto compromesso.
  3. Rispettare l’equilibrio tra le diverse componenti: carboidrati, proteine, grassi. I carboidrati devono corrispondere al 60% delle calorie che si ingeriscono, in quanto creano la giusta energia. I grassi non devono superare il 30% per non creare problemi al metabolismo. Se si eccedono questi parametri o si va al di sotto delle soglie minime l’organismo ne risente. L’82% degli italiani mangia pochi cereali (pane, pasta, riso), mentre ne dovremmo mangiare 4 porzioni al giorno. Il 73% mangia meno frutta e verdura del necessario, ossia 5 porzioni totali quotidiane.
  4. Ridurre il consumo di carne e mangiare più pesce. Il 62% della popolazione non mangia pesce, eppure questo alimento è fondamentale, in quanto contiene gli acidi grassi polinsaturi (omega 3, omega 6) essenziali per tutte le membrane, anche nel cervello.
  5. Non eccedere con gli alcolici. Ciò non significa mettersi a dieta il giorno di Natale: basta bilanciare con gli altri giorni e fare esercizio fisico con continuità.

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