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Le Vitel Etonné nel cuore di Torino Piatti piemontesi in un ambiente “chic”

Rigorosa selezione di materie prime per gli chef Mauro Virdis e Massimiliano Brunetto, mano capace e grande amore per la tradizione Piemontese: Tajarin 36 uova, una Quaglia che vola alto e il vitello tonnato nomen omen

di Andrea Radic
 
16 gennaio 2017 | 16:47

Le Vitel Etonné nel cuore di Torino Piatti piemontesi in un ambiente “chic”

Rigorosa selezione di materie prime per gli chef Mauro Virdis e Massimiliano Brunetto, mano capace e grande amore per la tradizione Piemontese: Tajarin 36 uova, una Quaglia che vola alto e il vitello tonnato nomen omen

di Andrea Radic
16 gennaio 2017 | 16:47
 

“Cosy” in inglese, “bobo/chic” in francese, affascinante in italiano: ecco i giusti aggettivi per “Le Vitel Etonné”, ristorante nel cuore di Torino dove la scelta delle materie prime si sposa con la passione della cucina e la calda simpatia dell'accoglienza e della sala. Luisa Pandolfi, oggi socia con gli chef Massimiliano Brunetto e Mauro Virdis, ha aperto il locale all'inizio del millennio e da un anno lo ha ristrutturato e rivisitato con gusto e belle idee, in particolare rendendo la cantina al piano sotterraneo una sala con sei tavoli, che diventa intimo rifugio in inverno e fresca alternativa in estate.

Le Vitel Etonné nel cuore di Torino Piatti piemontesi in un ambiente “chic”

Aprendo il menu, ecco una cucina di territorio, piemontese con qualche divagazione invitante. Cascina Mana in provincia di Asti, i contadini di Porta Palazzo a Torino, l'Abbazia di Novalesa sono alcuni tra i fornitori selezionati, per portare in tavola vere scoperte di gusto, eccellenze da conoscere e assaporare. Piatti senza fronzoli, senza abbinamenti improvvisati, rigorosi invece, ben strutturati e saporiti con sapiente uso di profumi, riduzioni e verdure.

Tra gli antipasti non perdete il vitello tonnato, nomen omen, e l'uovo croccante in crosta di rubatà (grissini tipici piemontesi) con crema di spinaci novelli. Davvero ben eseguito. La carne cruda è sempre una sfida, un salto dal trapezio, qui la scelta del fornitore merita i riflettori perché la consistenza e soprattutto il gusto della battuta di Fassona e del vitello tonnato sono perfetti. Il girello è cotto a bassa temperatura e la maionese per la salsa tonnata è montata con le stesse uova di galline allevate razzolanti all'aperto.

Le Vitel Etonné nel cuore di Torino Piatti piemontesi in un ambiente “chic”

I classici tajarin con 36 uova, emblema della tradizione piemontese, tendono naturalmente ad aggrumarsi, al Vitel Etonné sono perfettamente accanto, si tengono per mano e il palato è felice nel gustarli con la salsiccia di Bra. Non dovrete più andare per colline o campagne per trovare questa specialità, vi basterà il centro storico della capitale sabauda. In alternativa gnocchi al Castelmagno con riduzione di Nebiolo, paradossalmente leggeri. Ingredienti di questo carattere con la morbidezza degli gnocchi: un amalgama da provare.

Passando ai piatti principali, segnalo con gioia la Quaglia ripiena (piatto difficile per tecnica e cottura) che vola alta, più di quanto sia abituata. Che bello ciucciare le cosciette cotte senza sbavature e lasciate morbide e tagliare a fettine la parte ripiena che è compatta e ben bilanciata di gusto e sapori di erbette. Guancia di maiale o il baccalà, se gradite ottime alternative, oppure, come ho fatto io, assaggiateli entrambi.

Le Vitel Etonné nel cuore di Torino Piatti piemontesi in un ambiente “chic”

I formaggi dell'abazzia di Novalesa sono un gioiello caseario ben accompagnato da due confetture una di cipolle rosse e una di lamponi che vi conquisteranno. Capitolo dolci ben scritto e piacevole. Il cremino con mandorle salate è il mio suggerimento, insieme al budino di marroni e alla crema di mascarpone. Dalla cantina proposte originali di piccoli produttori e valorizzazione di uve e territori non banali, dalla Valle d'Aosta a Salina nicchie enologiche tutte da scoprire.

Quando chi si occupa ti consigliarti il vino ti propone una bollicina "garbata" sei di sicuro in un luogo dove alla professionalità si aggiunge la passione, quindi fatevi guidare senza timori. A Le Vitel Etonné i due chef si alternano, pur con gli stessi piatti in carta salvo piccole variazioni.

Mauro Virdis, Luisa Pandolfi e Massimiliano Brunetto - Le Vitel Etonné nel cuore di Torino Piatti piemontesi in un ambiente “chic”
Mauro Virdis, Luisa Pandolfi e Massimiliano Brunetto

A pranzo Mauro Virdis, sardo di nascita, ma torinese di adozione, percorso professionale torinese, ma anche toscano, aprì a Torino una delle primissime enoteche con cucina. A cena Massimiliano Brunetto, torinese di nascita e di percorso ai fornelli in cucine di livello. Mi dicono che sia un modo di avere migliore qualità della vita, senza turni massacranti per rendere al meglio. Da come siamo stati a tavola, direi che hanno ragione.

Per informazioni: www.leviteletonne.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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