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Il Cristallo di Cortina punta sul food Accoglienza sempre più di alto livello

Lo chef Fabrizio Albini cura quattro tipologie di ristorante per alzare la qualità dell'offerta gastronomica e intanto l'albergo cinque stelle lusso (unico hotel di montagna della Luxury collection) ristruttura le camere

di Alberto Lupini
direttore
 
09 febbraio 2017 | 15:14

Il Cristallo di Cortina punta sul food Accoglienza sempre più di alto livello

Lo chef Fabrizio Albini cura quattro tipologie di ristorante per alzare la qualità dell'offerta gastronomica e intanto l'albergo cinque stelle lusso (unico hotel di montagna della Luxury collection) ristruttura le camere

di Alberto Lupini
direttore
09 febbraio 2017 | 15:14
 

L'hotel Cristallo di Cortina è da sempre un simbolo del turismo invernale. Di quello di alto livello. Al punto che nella Luxury Collection che raggruppa la gran parte degli alberghi più belli del mondo, è oggi l'unico in montagna su 118 località. La struttura è da sempre sinonimo di lusso e per non rischiare di perdere una posizione di primo piano ha varato un ambizioso progetto di aggiornamento delle camere, con un primo investimento da 2 milioni di euro sui 6 previsti. Ma l'accoglienza di primordine il Cristallo non la attua solo nell'ospitalità tradizionale. Da questa estate ha avviato con successo un riposizionamento anche nell'area della ristorazione, in netta controtendenza rispetto alla regola di Cortina (in albergo si dorme e a cena si va nei ristoranti esterni), confermando di fatto la scelta strategica che stanno facendo molti alberghi puntando sull'alta ristorazione. In questa logica si capisce la decisione del direttore Giampaolo Padula di affidarsi al “braccio operativo” dell’executive chef Fabrizio Albini. Ne è nata una piccola rivoluzione che ha portato a presentare oggi ben quattro diverse proposte che mirano a soddisfare il palato di ogni cliente interno od esterno.

Il Cristallo di Cortina punta sul food Accoglienza sempre più di alto livello

Il locale più importante è il Gazebo, contraddistinto da informalità e classe, racchiuse in un gazebo-veranda accogliente e leggero. I sapori sono ispirati alla grande cucina italiana, per venire incontro alla curiosità degli ospiti stranieri, ma non solo. La vista splendida è un atout di non poco conto che ben valorizza piatti studiati ad hoc.

Il Cristallo di Cortina punta sul food Accoglienza sempre più di alto livello

C’è poi la Stube, regno del cirmolo, legno profumato, e del design che reinterpreta i canoni estetici contadini: 4 tavoli, 16 posti al massimo, 3 menu degustazione che sono altrettanti inni alla natura composti da Fabrizio Albini sulla base di un numero prefissato di portate secondo le più moderne tendenze dell'alta cucina. È il luogo per gourmand che cercano esperienze nuove.

Il Cristallo di Cortina punta sul food Accoglienza sempre più di alto livello

Poi Il Cantuccio, un angolo riservato, un ambiente che vuole richiamare la semplicità, in linea con l’atmosfera autentica e calda della montagna delle Dolomiti. L’anima dello chef emerge nell’evocazione sensoriale di un mondo contadino che vive anche oggi nei sapori e nei profumi delle ricette tradizionali, i grandi classici che non possono mancare. Un locale per un gruppo ristretto, una sorta di privé.

Il Cristallo di Cortina punta sul food Accoglienza sempre più di alto livello

Infine uno studio rigoroso quanto sorprendente degli abbinamenti tra piatti e vini, o anche cocktail grazie all’arte del mixologist Massimo D’Addezio, che con la sua esperienza ha trasformato il bar in una vera Lounge. Un luogo che si prolunga in una sala per le colazioni e a disposizione per pranzi e cene più informali.

Giampaolo Padula - Il Cristallo di Cortina punta sul food Accoglienza sempre più di alto livello

                                                               Giampaolo Padula

Direttore, da dove nasce questa vostra idea?
È una doppia novità, lo è per noi e lo è per Cortina. Ci sembrava giusto puntare sull’alta ristorazione perché ormai in tutto il mondo per un resort il food è un’esperienza ed è una delle cose da apprezzare durante il soggiorno.

Il Cristallo è un hotel a 5 stelle che, come tutti gli altri di Cortina, ospita clienti che solo raramente fanno la mezza pensione perché questa è la tendenza della perla delle Dolomiti per via dei tanti ristoranti presenti in città. Dunque quale è il vostro obiettivo? Trattenere ospiti dell’hotel a cena o far venire clienti esterni a provare la vostra cucina?
Ci teniamo a dire che il nostro è l’unico hotel 5 stelle lusso delle Dolomiti. Abbiamo clienti che mediamente soggiornano tra i 5 e i 6 giorni. Il nostro obiettivo è quello di trattenere i nostri clienti per almeno 3 sere anche a cena. Vorremmo poi solleticare l’attenzione della gente del posto, che ancora ci vede solo come un “castello bianco incantato” e ci chiedono spesso se possono venire a mangiare da noi e come devono vestirsi. Noi rispondiamo che accogliamo tutti nei nostri quattro ristoranti. Dallo scorso anno con lo chef Albini abbiamo pensato di puntare sugli ingredienti locali come le erbe molto amate dallo stesso chef. I nostri ospiti infatti viaggiano per 180 notti all’anno e conoscono tutto, anche l’impossibile, per cui noi dobbiamo vendergli qualcosa che loro non possono comprare, ed è solo un prodotto esclusivamente locale.

Fabrizio Albini - Il Cristallo di Cortina punta sul food Accoglienza sempre più di alto livello
Fabrizio Albini

Fabrizio Albini, la varietà dell’offerta è interessante. Quandi sei arrivato a maggio hai dovuto impostare sia la cucina che le sale dei quattro ristoranti. Come hai articolato il lavoro?
La necessità della struttura e del cliente stava nella possibilità di vivere esperienze diverse e per questo abbiamo creato il ristorante gastronomico in una piccola stube con quattro tavoli e una cucina celebrale, strutturata che non perde mai di vista il valore del territorio con selezione di materie prime e la valorizzazione di artigiani e agricoltori del posto. Qui ci sono menu fissi per dare equilibrio dall’antipasto al dolce. Poi c’era l’esigenza di offrire un gastro-bistrot dove proponiamo la cucina tipica di grandi chef italiani con ricette ispirate ai loro grandi classici.

Sono piatti che ho avuto modo di assaggiare ed imparare in questi anni, grandissimi piatti che secondo me possono però essere apprezzati da tutti. Abbiamo dunque un bar che si rifà ai modelli cittadini con piatti freddi strutturati da ristorante e piatti caldi. Infine la parte classica dove proponiamo sia menu taylor made (ovvero "su misura" per il cliente) che piatti classici della cucina ampezzana e quindi casonsei, fonduta e gulasch con polenta delle valli bellunesi per citare i più noti.

Per rimarcare l’immagine avete anche avviato incontri con altri chef e maestri pizzaioli…
Si una o due volte al mese prepariamo cene a quattro mani con chef stellati, oppure li invitiamo come ospiti per dedicargli una serata. Ne abbiamo fatta una con Piergiorgio Parini e una con Igles Corelli ad esempio. A gennaio abbiamo poi ospitato per due sere Franco Pepe che abbiamo chiamato perché volevamo portare la pizza di qualità a Cortina e nessuno meglio di lui poteva aiutarci.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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