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Roma, stop al mercato contadino Addio “km 0”? I cuochi contro la Raggi

La chiusura del mercato agricolo di Campagna Amica ha generato una protesta tra i principali cuochi di Roma che sostengono di non poter più offrire piatti della tradizione con prodotti a “km 0”. Accuse al sindaco Raggi

 
14 febbraio 2017 | 16:27

Roma, stop al mercato contadino Addio “km 0”? I cuochi contro la Raggi

La chiusura del mercato agricolo di Campagna Amica ha generato una protesta tra i principali cuochi di Roma che sostengono di non poter più offrire piatti della tradizione con prodotti a “km 0”. Accuse al sindaco Raggi

14 febbraio 2017 | 16:27
 

Dal ristorante più antico di Roma, La Campana in piazza Navona, a Sora Lella sull'isola Tiberina, dallo storico ristorante di Trastevere Gino 51 a Urbana 47 nel centrale rione Monti fino all’Hotel Forum, la protesta per lo sfratto degli agricoltori si estende dal mercato contadino al Circo Massimo a ristoranti, trattorie e osterie della capitale che sono costretti a stravolgere i menu a chilometri zero con gli ingredienti locali della cucina romana.

È l’allarme raccolto dalla Fondazione Campagna Amica che ha ricevuto lettere di sostegno dai ristoratori più noti di Roma preoccupati di non poter più offrire ai propri clienti piatti della tradizione locale con gli ingredienti sani, freschi, genuini ed a chilometro zero acquistati direttamente dagli agricoltori dopo l’annuncio della chiusura del mercato di Campagna Amica. Il motivo della chiusura è da ricercare nella mancata concessione, da parte del Comune di Roma, della proroga che avrebbe consentito agli operatori del Mercato di via di San Teodoro di proseguire la vendita di prodotti a chilometri zero fino alla pubblicazione del bando per l'assegnazione dello stabile che ospita il farmers market.

Luca Bergamo, vicesindaco di Roma, dopo l’incontro avuto al Mercato di Campagna Amica del Circo Massimo con i dirigenti della Coldiretti nazionale e regionale, ha dichiarato: «Stiamo lavorando, speriamo di trovare già la prossima settimana le forme per garantire la prosecuzione del mercato. Consideriamo strategici questi mercati che favoriscono il rapporto diretto tra produttori e consumatori; infatti stiamo lavorando a un apposito regolamento di disciplina».

Roma, stop al mercato contadino  Addio “km 0”? I cuochi contro la Raggi

Virginia Raggi

Solo per citare qualche esempio Paolo Trancassini titolare del ristorante La Campana nei pressi di piazza Navona anche in qualità di sindaco di Leonessa, comune terremotato le cui imprese agricole sono ospitate nel mercato di San Teodoro, giudica la chiusura del mercato di Campagna Amica un atto a dir poco inappropriato mentre Claudio Angeloni titolare dello storico ristorante di Trastevere Gino 51 si augura che subito riapra per poter continuare ad offrire cibo sano e buono ai clienti.

La famiglia Trabalza titolare del ristorante Sora Lella sull’isola Tiberina ricorda che la collaborazione  con gli agricoltori di Campagna Amica  permette di fornire prodotti di alta qualità al giusto prezzo, Angelo Belli che gestisce l’ attività di ristorazione Urbana 47 nel centrale rione Monti, basata sul “concept” del cosiddetto Km0, ossia le buone materie prime del territorio dai piccoli produttori locali, sottolinea invece che sta avendo delle difficoltà nell’approvvigionamento a seguito della chiusura del Mercato del Circo Massimo.

Anche il bistrot Cafè Faenas sollecita una soluzione rapida, onesta e irreprensibile del caos che si è generato. Deluso è anche l’Hotel Forum che tradizionalmente acquistava la ricotta fresca da una azienda terremotata di Campagna Amica nel mercato dei contadini. Una pioggia di sollecitazioni sono giunte dai ristoratori romani che hanno espresso il proprio disappunto per la chiusura del Mercato contadino al Circo Massimo disposta dal Comune che rappresenta un canale insostituibile di approvvigionamento di materie prime di altissima qualità e tradizione.

Roma, stop al mercato contadino  Addio “km 0”? I cuochi contro la Raggi

Si rischia di privare la capitale di un punto riferimento unico dal punto di vista storico, culturale e produttivo che ha saputo conquistare in quasi dieci anni di attività milioni di visitatori tra cittadini romani e turisti italiani e stranieri che hanno imparato ad apprezzare le specialità a chilometri zero del mercato anche nelle attività di ristorazione. Il Mercato al Circo Massimo è una risorsa della capitale che ha inaugurato un nuovo modo di promuovere l’economia locale e il consumo consapevole studiata ed imitata in tutto il mondo.

Cogliamo positivamente anche le aperture che vengono dal Comune ma continuiamo la battaglia insieme ai ristoratori e ai consumatori per consentire agli agricoltori di riprendere serenamente al più presto la propria attività senza rischiare pesanti multe. Per difenderla sono stati organizzati presidi e blitz non stop, raccolta di firme a sostegno del mercato da parte dei cittadini che hanno già aderito in migliaia, ma anche una tempesta di tweet #giulemanidalmercato e l'avvio di un "mail bombing non stop" (invio massiccio di email per chiedere l'immediata riapertura del mercato) all’indirizzo del sindaco Virginia Raggi e dell’Assemblea capitolina.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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15/02/2017 09:42:44
1)
Dall'articolo non si evince assolutamente il motivo per cui viene chiuso il mercato, perché semplicemente non c'è scritto. Quando si scrivono articoli di questo genere, il lettore si aspetta che vengono almeno rispettate le regole fondamentali per la redazione di tali composizioni "giornalistiche". Un complimento particolare anche al "grafico".
Matteo Sancricca



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