Le Food Fragrances di Antonella Bondi Quando la cucina è gusto e olfatto insieme

Intuizione, materia prima di alta qualità e volontà di condividere un'esperienza sensoriale unica e distintiva. Unendo questi prerequisiti fondamentali, si ottengono le Food Fragrances, dei veri e propri estratti essenziali che racchiudono in gocce di essenza i sentori della natura.

Ma chi ha creato queste essenze e a cosa servono? Lei si chiama Antonella Bondi, è un architetto ma ha dedicato la sua passione e le sue energie alla realizzazione di questi profumi. Profumi alle erbe aromatiche, alle spezie, agli agrumi, a fiori e piante. Insomma, una varietà davvero incredibile di essenze, ma ciò che rende queste fragranze degne della più acuta attenzione, è proprio il loro utilizzo. Queste vanno a completare a tutto tondo la cucina.



Un esempio? Il Piccione con Food Fragrances all'Arancio Dolce e carote, per la carne, per un secondo di pesce invece una Triglia, nero di seppia, latte di cocco, cuore di bue ed avocado, con Food Fragrances allo Zenzero.

Un mix studiato tra gusto e olfatto che vuole regalare un'esperienza sensoriale completa, che non tralasci nulla di quello che i singoli prodotti possono offrire. «Sono fragranze alimentari - ci spiega Antonella - completamente edibili e naturali perché l'olio essenziale è estratto tramite una distillazione a corrente di vapore, senza la mediazione di alcun agente chimico. Grazie a queste soluzioni noi riusciamo ad estrapolare il carattere di un piatto, o di una tazzina di caffè».



Posso, da parte mia, già assicurare quanto un'idea che pare tanto lontana dalle nostre abitudini, in realtà sia qualcosa che, una volta provato, ce lo si chiede: «Perché non l'ho fatto prima?», e soprattutto «Perché non rifarlo?».

La mia esperienza è cominciata da una Fragranza agli Agrumi di Antonella Bondi, spruzzata su una tazzina di caffè Nespresso Pure Origine Guatemala, accompagnato da del cioccolato fondente 70%. La fragranza si sprigionava nel naso, in maniera però delicata, e accompagnava il tempo che trascorreva tra l'assaggio del caffè e il suo gusto in grado di pervadere il palato tutto. Ciò che è sorprendente è notare come la fragranza non alteri per nulla la percezione del gusto del caffè, anzi, accompagni i sensi ad accoglierlo in tutta la sua interezza.



«L'olfatto è l'unico senso che la fa fermare un secondo, e dona ancor più valore ad un momento qual è quello del caffè, un momento di pausa. Bastano pochi secondi e si può sorseggiare ancor più gradevolmente il caffè stesso, e allo stesso tempo si esalta il carattere del caffè».

Dal caffè quindi ai piatti di cucina, queste fragranze hanno sempre un ruolo da giocare. E ben lo sanno anche i grandi chef del panorama culinario italiano: «Io sto imparando tanto dai grandi chef: loro hanno questa cultura maniacale degli ingredienti... Ho collaborato e tuttora collaboro con Massimo Bottura e il suo staff, con Heinz Beck e il rigore in cucina, o per la preparazione dei cocktail di Da Vittorio».

Per informazioni: antonellabondi.com