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“Il Veleno del Lago Maggiore” Ottimo ingrediente per il bere miscelato

Sarà il prodotto locale a fare la differenza? “Il Veleno del Lago Maggiore” è un aperitivo molto particolare nato negli anni ’60 in una famiglia di produttori di vino astigiani. Ottimo per rivisitare cocktail classici

di Carmine Lamorte
 
06 marzo 2017 | 11:47

“Il Veleno del Lago Maggiore” Ottimo ingrediente per il bere miscelato

Sarà il prodotto locale a fare la differenza? “Il Veleno del Lago Maggiore” è un aperitivo molto particolare nato negli anni ’60 in una famiglia di produttori di vino astigiani. Ottimo per rivisitare cocktail classici

di Carmine Lamorte
06 marzo 2017 | 11:47
 

Sulle sponde del lago Maggiore, esattamente a Sesto Calende (Va), ho scoperto un aperitivo che non conoscevo, mentre in compagnia di altri colleghi mi trovavo per un drink al Bar Pasticceria Emiazico, locale che merita una visita non fosse altro per i suoi 190 gin custoditi con gelosa professionalità da parte del barman proprietario Marco Emiazico, socio e referente Abi Professional di Sesto Calende e provincia. Un aperitivo molto particolare a partire dal nome, che sicuramente non mancherà di destare curiosità anche in chi adesso sta leggendo: “Il Veleno del Lago Maggiore”.

Il Veleno del Lago Maggiore Ottimo ingrediente per il bere miscelato

Tutto nasce da Federico Olearo, astigiano di origine oltre che contadino produttore di vini insieme ai fratelli, che nel 1915 decise di trasferirsi proprio a Sesto Calende, dove inizia il fiume Ticino e termina il lago Maggiore, per aprire una rivendita di vini astigiani che i fratelli avrebbero continuato a produrre in loco. Purtroppo morì giovane e l’azienda passò alla moglie e ai figli ancora piccoli, attraversando periodi bui tra i quali la Seconda guerra mondiale.

Il tempo passa e i figli crescono, e fu così che da una loro intuizione negli anni ‘60 venne alla luce l’aperitivo “Il Veleno del Lago Maggiore”. Molti diranno che si tratta di uno strano nome per un aperitivo, ma probabilmente non la pensavano così i due fratelli che iniziarono la commercializzazione nella zona del lago Maggiore, dove acquisì una certa fama, e per decine di anni fu aperitivo apprezzato nei bar della zona e in molti bar del nord Italia che ne venivano a conoscenza.

È stato però solo nel 2015 che l’aperitivo fu brevettato e registrato con un proprio marchio, da parte del nipote di Olearo, anch'egli di nome Federico, il quale continuò l’attività di famiglia nell’enoteca Olearo, e per dare lustro ai 100 anni di attività nella commercializzazione dei loro vini ha pensato di sviluppare l’idea di questo originale aperitivo.

Abi Professional lo presenterà ai propri associati al prossimo convegno e concorso nazionale 2017 che si terrà a Busto Arsizio (Va) all’Hotel Mo.om il 2 e 3 maggio.

La ricetta è ovviamente custodita e tenuta segreta, ma fondamentalmente è composta da un mix di liquori, composti da vermouth piemontese originale, bitter, gin e aromi naturali in infusione, imbottigliato a 18° e venduto come aperitivo, tonico, digestivo nel formato da 1 litro. Essendo principalmente un’enoteca di vini, “Il Veleno del Lago Maggiore” è prodotto dal liquorificio Garbini di Samarate (Va), azienda artigianale del territorio locale, che segue scrupolosamente la ricetta ideata negli anni ‘60 dall’inventore.

L’idea originale, già all’epoca, era quella di abbinarlo al vino bianco, in quello che una volta era conosciuto come il “Rovinato” o la “Bicicletta” (chi se li ricorda?) che poi via via nel tempo divenne il “Veleno Spritz” odierno, come viene consigliato a chi vi si avvicina per la prima volta. I clienti storici lo preferiscono liscio con una buccia d’arancia e ghiacciato (conservare la bottiglia nel frigorifero a 4-6 gradi) oppure on the rocks con una fettina d’arancia e soda water.

Nei cocktail è risultato essere un ottimo ingrediente per dare valore e variante a cocktail già collaudati e rivisitati, ma anche in ricette originali il risultato è stato davvero interessante.

Veleno shakerato
6 cl di Veleno del Lago Maggiore
Ghiaccio
Agitato per una ventina di secondi. Servito in coppetta vintage da cocktail.

Veleno Spritz
3 cl Veleno del Lago Maggiore
7 cl Prosecco
Completare con acqua gassata. Ghiaccio in abbondanza e preparato in goblet. Guarnire con arancia e ciliegina rossa al maraschino.

Negroni Velenoso (variante dell’originale Negroni)
1/3 Veleno del Lago Maggiore
1/3 London Dry Gin
1/3 Campari
Gocce di Angostura bitter
Preparato direttamente nel tumbler basso. Guarnito e servito con una buccia di arancia.

Sesto Calende (ricetta originale)
3 cl Veleno del Lago Maggiore
3 cl Gin Major
1 cl Disaronno
Sprizzare due bucce d’arancia sul ghiaccio nel mixing glass e lasciarvele cadere dentro (in alternativa 3 gocce di orange bitter), aggiungere i vari ingredienti e mescolare. Versare in coppetta a cocktail e guarnire con una ciliegina rossa al maraschino.

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