Lecce, dal 300mila lounge al Nazionale L'offerta a 360° firmata Davide De Matteis

Si parte da 300mila lounge per arrivare al Nazionale: a Lecce si sono susseguite in questi anni tante novità, e per realizzarle c'è voluto Davide De Matteis, che ha contribuito a dare un'ottima offerta ad un turismo in costante crescita grazie al suo bar, il 300mila lounge appunto, Migliore bar d'Italia 2013 e 2015 secondo il Gambero Rosso, e al suo nuovo ristorante, il Nazionale. Questa alta qualità, quest'offerta che punta all'eccellenza, vanno di pari passo con il settore turistico pugliese, ormai inarrestabile. «A Lecce continua la metamorfosi - spiega De Matteis - la città sta crescendo, siamo contento ogni anno di avere un turismo sempre più internazionale, e la fortuna sta anche nel fatto che molti imprenditori vogliono investire nella nostra terra».

A livello di "internazionalità", De Matteis non si fa mancare nulla, tanto da poter contare su un'offerta che in alcuni casi, niente ha da invidiare ad altri bar italiani. La sua selezione di gin, ad esempio, che occupa un'intera parete della sala, è la più fornita d'Italia. Vicino ai tavoli, invece, scaffali pieni di shaker per una collezione che anche in questo caso non ha rivali nel Belpaese. Si capisce che tali selezioni sono il risultato di esperienza e passione, che fanno di Davide un grande barman, ma anche una figura professionale completa per quanto riguarda le competenze dell'intero settore "ospitalità".



E Davide è il primo che investe, investe nella qualità e nella varietà del servizio, da un bar come il 300mila lounge fino a un ristorante come il Nazionale. «Può essere sicuramente pesante - racconta Davide De Matteis, riferendosi al coordinamento di più realtà diverse tra loro - ma la passione è più forte della stanchezza. Io non riesco a stare senza lavorare, ecco perché devo sempre impegnarmi per organizzare al meglio le attività, per offrire il massimo ai miei clienti».

Per fare questo De Matteis ha una manciata di valori ben radicati: «Cerchiamo sempre di puntare sulla qualità, e di farlo con tanta umiltà e con la professionalità di una squadra unita, l'intero mio staff, così da far vivere un'esperienza positiva ai clienti». Davide De Matteis non ha infatti dubbi, oltre a ciò che viene offerto conta anche il modo di presentarlo: ecco perchè tra le scelte indispensabili per il proprio locale, c'è anche quella di «circondarsi delle persone giuste e formare un gran team, perché il team è la forza dell'azienda, e il mio è un team che lavora per il Salento».



E Davide, con il suo team, nonostante i numerosi impegni che già lo tengono occupato - il bar, il ristorante, ma anche un'attività di catering che supera le 40 persone -, ha diverse novità in vista, ma, un po' per scaramanzia forse, o un po' per quell'umiltà di cui va - giustamente - fiero, non vuole ancora anticipare nulla, ma sicuramente saranno tutte novità volte a «valorizzare i prodotti del territorio».

Tutta questa volontà non è solo un dono che scorre nelle vene di Davide, ma anche frutto dell'esperienza che ha maturato negli anni: «I maestri con i quali ho lavorato mi hanno formato tantissimo, gli sarò sempre grato perché è grazie a loro che sono arrivato oggi ad essere Davide De Matteis e ad aver creato tutte queste realtà. Sono molto riconoscente, e forse è questa una cosa che i ragazzi di oggi dimenticano... Occorre sacrificio, molto sacrificio, e bisogna avere pazienza, perché queste due doti, unite, inevitabilmente portano ad ottenere grandi risultati».



Davide De Matteis - La storia di un grande barman
Davide cresce nella pasticceria di famiglia, la "Cotognata Leccese", inizia la sua carriera con i corsi di sommelier e Aibes - e già da qui è facile capire come le situazioni lo abbiano reso versatile, completo - ma la sua gavetta, quella da barman, la comincia da Zanarini a Bologna, sotto la guida del Campione di mixology Giorgio Orlandi.

Non si ferma nel capoluogo emiliano-romagnolo, De Matteis, il suo desiderio è, come ci ha detto, quello di dare sempre di più. Lo si ritrova infatti al Grand Hotel Gardone, sul lago di Garda, a fianco del gotha Tony Micelotta, che lo guida nell'ottica dei grandi hotel di lusso. Esce anche dai confini italiani, prende familiarità con la lingua tedesca e decide di lavorare per il barman Lechthaler, per poi aprire un suo bar a Monaco di Baviera in collaborazione con importanti azionisti.

La scalata continua, e arriva il giro di boa: la possibilità di entrare nello staff di Schumann's, uno dei più rinomati locali al mondo. Qui, a braccetto con Charles Schumann, diviene bar manager, poi apre il primo Camparino in terra tedesca e crea il Drink 2004 per la Campari. La sua creatività con una professionalità certamente più matura, mettono mano poi sull'Armani Caffè di Monaco, qui Davide rilancia il locale, rinnovandolo completamente grazie alla forza del bagaglio formativo che si era "preparato" negli anni.

Per informazioni:
www.300mila.com
www.nazionaleristorante.it