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Mitica la cena ne “Le fate ignoranti” A Tavola con... Serra Yilmaz

L'attrice, apprezzatissima dal regista Ferzan Ozpetek, è nata e cresciuta a Istanbul. «Mia nonna era una circassa»; ama la cucina povera e soprattutto quella italiana «presto mi trasferirò a vivere a Firenze, racconta

di Andrea Radic
 
01 luglio 2017 | 16:22

Mitica la cena ne “Le fate ignoranti” A Tavola con... Serra Yilmaz

L'attrice, apprezzatissima dal regista Ferzan Ozpetek, è nata e cresciuta a Istanbul. «Mia nonna era una circassa»; ama la cucina povera e soprattutto quella italiana «presto mi trasferirò a vivere a Firenze, racconta

di Andrea Radic
01 luglio 2017 | 16:22
 

Attrice, Ferzan Ozpetek ha una grande passione per lei, profonda cultura sviluppata in Turchia dove è nata e cresciuta e in Francia dove ha studiato. Parla tre lingue tra cui l'italiano, è interprete e a breve si trasferirà in Italia a Firenze «perchè amo il vostro Paese e la vostra cucina» tanto che ha partecipato all'ultima edizione di Celebrity Masterchef Italia. Lei è Serra Yilmaz è l'abbiamo intervistata a Tavola a Milano, dove ha ricevuto il premio "Queen of Comedy" attribuitole dal "Festival Mix Milano".

Serra Ylmaz e Daniel Canzian - Mitica la cena ne Le fate ignoranti A Tavola con... Serra Yilmaz
Serra Ylmaz e Daniel Canzian

Signora Yilmaz, il suo rapporto con la tavola anche cinematografico
La tavola è condivisione scambio culturale, grazie a Ferzan Ozpetek la tavolata in "Le fate ignoranti" è diventata mitica. Io ricordo tavolate del genere a casa mia a Istanbul, mia nonna materna era una circassa, cresciuta nell'harem del palazzo Ottomano, adorava mangiare, cucinare e far mangiare. Lei organizzava delle tavolate analoghe che erano famosissime.
Un gusto per la cucina che viene da lontano...
Me lo ha insegnato lei, mi ha trasmesso il gusto per la cucina e per la fisicità, come toccare la pasta fresca, Istanbul è un crocevia alimentare e gastronomico, una porta tra Oriente e Occidente.
 
A Milano lei ha ricevuto il premio Queen of Comedy al Festival Mix Milano
Penso che la diversità sia una ricchezza e purtroppo siamo in realtà ancora molto indietro, dovremmo essere decisamente più avanti nell'accettazione delle persone che sono diverse, amano diversamente e si sentono diversi. Dobbiamo rispettare la diversità non tollerarla. Si può tollerare un errore, ma qui non siamo di fronte ad un errore, quindi la parola giusta è rispetto della loro diversità.

Italia a tavola è mediapartner di numerosi festival del cinema, ritiene questi eventi uno strumento utile per diffondere cultura e passione del cinema?
Il cinema è qualcosa da trasferire, condividere, per questo festival sono molto importanti, aiutano infatti a risolvere i problemi di distribuzione che diversi film trovano nel circuito tradizionale delle sale. Film molto validi che riescono ad essere terminati, ma trovano difficoltà ad essere distribuiti, hanno nei festival finalmente visibilità.

Quanto si diverte a fare questo mestiere?
Molto, mi diverto molto e per nulla al mondo vorrei cambiare questo mestiere favoloso, che mi rende felice.

La prima volta che il regista Ferzan Ozpetek l'ha chiamata per un film, come è andata?
In realtà non mi ha chiamata, ci siamo conosciuti nel 1997 a Strasburgo durante una rassegna di cinema turco, e lui mi ha detto che gli sarebbe piaciuto molto lavorare come me. Non lo presi per nulla sul serio, spesso i registi dicono così per cortesia, e lui rimase colpito da questa mia indifferenza. Oggi lo racconta lui stesso e ricorda che gli risposi in modo quasi altezzoso (ride al pensiero).

Mitica la cena ne Le fate ignoranti A Tavola con... Serra Yilmaz
 
Lei è nata a Istanbul, qual è il profumo della sua infanzia?
Sono nata nella stupenda città sul Bosforo, ci sono cresciuta e a Istanbul vivo tutt'ora. A breve mi trasferirò in Italia a Firenze. Quando avevo sei anni hanno aperto nel nostro quartiere un Kebab, per noi era come la cucina cinese, un sapore esotico, che veniva da lontano, non si deve credere che il Kebab fosse conosciuto, è arrivato a Istanbul negli anni sessanta. Quando mia madre mi veniva a prendere alla scuola elementare e mi portava a mangiare qualcosa lì, ricordo che ero tutta eccitata perché era una grande novità.

Serra Yilmaz ascolta con attenzione la spiegazione della "Panzanella" da parte dello chef Daniel Canzian, patron del ristorante dove incontriamo l'attrice. «Mi piace la Panzanella perché fa parte di quel mondo della "cucina povera" come si dice in Toscana, di cui sono sostenitrice, essendo molto contraria allo spreco di cibo».

Lei ha preso parte a Celebrity Masterchef, che esperienza è stata, cosa c'è di vero e cosa è finzione
Tutto assolutamente vero. Ciò che più mi è piaciuto un piaciuto è stato conoscere persone molto simpatiche che continuò volentieri a frequentare.

In bocca al lupo Signora Yilmaz
Che il lupo cammini con me, io non voglio ucciderlo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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