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Un Ddl contro l’abuso dei dati personali Idea Registro universale dei consensi

Il Ddl è stato studiato da Adoc e Rete Consumatori con la senatrice Elena Fissore (Pd) e propone di istituire un registro dove i consumatori indicano come trattare i loro dati personali per tutte le aziende di marketing. In questo modo si tutela la privacy dello stesso consumatore limitando il marketing aggressivo

21 luglio 2017 | 11:20
Un Ddl contro l’abuso dei dati personali 
Idea Registro universale dei consensi
Un Ddl contro l’abuso dei dati personali 
Idea Registro universale dei consensi

Un Ddl contro l’abuso dei dati personali Idea Registro universale dei consensi

Il Ddl è stato studiato da Adoc e Rete Consumatori con la senatrice Elena Fissore (Pd) e propone di istituire un registro dove i consumatori indicano come trattare i loro dati personali per tutte le aziende di marketing. In questo modo si tutela la privacy dello stesso consumatore limitando il marketing aggressivo

21 luglio 2017 | 11:20
 

In occasione dell’evento “La lobby dei consumatori - la rete tra Consumatori e Istituzioni”, Adoc e Rete Consumatori Italia hanno lanciato e presentato il Registro universale dei consensi (Ruc), un nuovo strumento a tutela dei consumatori contro il marketing aggressivo e l’abuso dei dati personali.

Ad oggi il consumatore non ha alcun controllo sui propri dati personali, una volta raccolti dalle imprese: non esiste né uno “storico” dei consensi forniti né uno strumento in grado di gestirli. L’attuale Registro delle opposizioni si è rivelato insufficiente a tutelare i cittadini dagli abusi del marketing aggressivo e dei contratti non richiesti.

Un Ddl contro l’abuso dei dati personali Idea Registro universale dei consensi
 
Il fenomeno del marketing selvaggio e molesto è proliferato: un consumatore che sia intestatario di utenze, titolare di conti corrente o che abbia richiesto preventivi online riceve in media dai 10 ai 15 contatti commerciali a settimana. Di questi, il 90% è composto da chiamate, il restante 10% da sms. Inoltre, risulta particolarmente odioso il fenomeno del recalling: il 70% dei consumatori riceve chiamate dallo stesso operatore, anche se risponde e si dichiara non interessato all’offerta. Si possono ricevere anche 5-7 chiamate settimanali dallo stesso operatore.

Per questo è stato presentato al Senato il Ddl Fissore-Consumatori (n°2820), recante disposizioni per l’istituzione del Registro universale dei consensi (Ruc), su iniziativa di Adoc e Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Casa del Consumatore e Codici). La proposta, presentata dalla Sen. Elena Fissore (PD) in collaborazione con le Associazioni consumatori citate, mira proprio a ripristinare il diritto alla tutela della privacy tramite l’istituzione del nuovo Registro istituzionale.

Cosa prevede il Registro Universale dei Consensi
Con l’istituzione del Registro Universale dei Consensi, l’Italia sarebbe il primo Paese al mondo ad introdurre un database istituzionale con l’elenco di tutti i trattamenti dei dati personali dei cittadini raccolti dalle imprese per finalità di marketing.

I consumatori potranno invece accedere a tutti i trattamenti attivi ed esercitare selettivamente, su propria scelta e in qualunque momento, la revoca del consenso. Il cittadino potrà conoscere - di fatto - quali siano i soggetti a cui, nel tempo, abbia concesso tale diritto e verificare con facilità se le telefonate, le email, gli sms e tutte le sollecitazioni commerciali pervenute da sconosciuti siano legittime o illegittime.

La proposta di legge conferisce al cittadino pieni diritti legali per la tutela immediata con la possibilità di revoca dei consensi prestati; inoltre, i dati contenuti del Ruc costituirebbero prova in un eventuale giudizio. L’introduzione del Ruc potrebbe avere un impatto considerevole su tutte le imprese che in Italia operano già nel rispetto della normativa privacy e che quotidianamente subiscono la concorrenza sleale di chi utilizza illegalmente i dati dei consumatori per comunicazioni commerciali non autorizzate.

Il cittadino riconquisterebbe così il suo diritto al consenso, mentre le imprese ritroverebbero lo spazio per un mercato più libero, sano e concorrenziale. Una riforma ad alto impatto etico e sociale, che restituisce a tutti dignità, tutele ed opportunità.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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