«Siamo un’azienda piccola che vive bene in un mondo di grandi realtà industriali».
Pierantonio Sgambaro, presidente dell’omonimo
pastificio e molino di Castello di Godego (Tv), va subito al sodo in occasione della presentazione dei nuovi tipi di pasta bio. Una concretezza che è naturale per chi guida un’impresa che da tre generazioni sa intuire il futuro.
«Abbiamo raggiunto molti traguardi - racconta - nel 1990 abbiamo intrapreso un cammino legato alle produzioni biologiche. Siamo stati la prima azienda italiana a ottenere la certificazione 100% Grano Duro Italiano e il completo controllo della filiera produttiva. Nel 2007 abbiamo avviato la produzione di pasta con Kamut Khorasan e farro da agricoltura biologica. Per arrivare a essere riconosciuti come una delle aziende più virtuose d’Italia avendo quantificato l’impatto ambientale mediante l’analisi di vita del prodotto. Ma il cammino lungo la strada del bio ci presenta sempre nuove sfide che dobbiamo affrontare per mantenere gli standard di naturalità che nel corso del tempo ci siamo prefissati. Per questo pensiamo non ci siano punti di arrivo, ma solo di partenza».
E alle sfide Sgambaro Molino e Pastificio è abituata. Sono stati i primi nel nostro Paese, 30 anni fa, a conferire premi di qualità agli agricoltori. La filiera controllata parte nel campo e la produzione segue gli standard del baby food. Ulteriore valore aggiunto, Sgambaro è un molino che lavora lento, molto al di sotto della propria capacità, per non stressare l’amido e il glutine. Velocissime, invece, e tecnologicamente avanzate, le linee di confezionamento. Sgambaro lavora 200 tonnellate di grano al giorno, ritirato direttamente dal campo per mantenerne profumo e fragranza.
«La logica della lentezza - puntualizza Pierantonio Sgambaro - è alla base anche della produzione della pasta che, lavorata a basse temperature, mantiene il profumo del grano e assicura una naturale masticabilità. Un impegno che ci sta portando a imporci come primo marchio in Italia nella produzione di pasta bio. D’altronde qualità chiama qualità e una filiera virtuosa nasce con l’agricoltore e si completa con il consumatore. In quest’ottica, per divulgare i nostri principi, è dal 1987 che organizziamo in azienda visite scolastiche. In 30 anni abbiamo incontrato oltre 200mila bambini».
Fantasia, creatività e passione sono i fondamentali alla base del dinamismo dell’azienda trevigiana, che ha puntato con decisione sui grani antichi per proporre al mercato prodotti alternativi di elevato profilo nutrizionale. «Abbiamo deciso di concentrare la produzione della maggior parte delle linee biologiche sui grani antichi - puntualizza Sgambaro - cercando di riportarli sulle tavole dei consumatori. Abbiamo così ampliato la gamma introducendo il Farro Monococco, il Senatore Cappelli e la nuova specialità proteica Farro, Lenticchie, Quinoa. Tra le novità bio lanciate in questi giorni anche la pasta di Grano duro Integrale Decorticato».
Innovazione anche sul fronte packaging, che punta sul colore verde a sottolineare il sempre crescente interesse verso un approccio “green” del ciclo produttivo. «Un brand riconoscibile su una confezione che sa valorizzare la materia prima mettendo in primo piano un paesaggio naturale che esalta l’italianità del prodotto», annota Sgambaro. Un’azienda che ha saputo sempre guardare avanti in anticipo e che oggi è uscita dai propri confini con una solida distribuzione di prodotto in Nord e Centro Italia. Il fatturato del biologico rappresenta il 55% del totale, il 35% della produzione bio è assorbito dalla ristorazione di alta gamma.
Per informazioni:
www.sgambaro.it