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Riso, è tempo di raccolta La qualità si vede nei campi e nei chicchi

di Andrea Radic
 
09 ottobre 2017 | 18:31

Riso, è tempo di raccolta La qualità si vede nei campi e nei chicchi

di Andrea Radic
09 ottobre 2017 | 18:31
 

Prosegue il viaggio di Italia a Tavola nel mondo del riso insieme al Distretto Rurale Riso e Rane, garanzia di qualità e della tracciabilità completa di tutta la filiera. Il momento del raccolto è uno dei più importanti.

"Vedere per credere" recitava una réclame, così ci siamo rifatti a questo consiglio per parlare di riso in un momento dell'anno particolare e molto importante, quello della raccolta, andando a vedere di persona il lavoro nei campi e salendo sulla mietitrebbia per raccontare quanto impegno mettano gli agricoltori nel valorizzare non solo un prodotto di eccellenza, ma l'intero territorio. Ad accompagnarci in questo "viaggio del riso" il direttore del Distretto Marco Magni, esperto agronomo e "paladino della qualità".

(Riso, arriva il momento della raccolta La qualità si vede nei campi e nei chicchi)

“Riso e rane” occupa un’area della provincia di Milano che comprende 23 Comuni dove la coltivazione del riso riveste un'importanza di assoluta rilevanza economica ed incide profondamente sugli aspetti paesaggistici, ambientali, storici e culturali del suo territorio, rendendolo unico nel suo genere e fra i più rappresentativi della pianura lombarda.

Gli agricoltori e i produttori aderenti al distretto si trovano all'interno delle aree del Parco Agricolo Sud Milano ed in parte nel Parco Lombardo Valle del Ticino, come l'azienda agricola Cascina Lunetta nel Comune di Besate i cui campi di riso sono situati in un territorio paesaggisticamente bellissimo, nel cosiddetto "piano di campagna" intermedio rispetto al livello del Fiume Ticino.

(Riso, arriva il momento della raccolta La qualità si vede nei campi e nei chicchi)
Marco Magni e Gianluigi Casini

Qui incontriamo Gianluigi Casini che produce Carnaroli puro per il Distretto Rurale Riso e Rane: «Siamo nel periodo della raccolta - racconta Casini - stiamo trebbiando il riso che poi viene seccato e risposto nei magazzini in attesa di essere pronto per passare al Distretto». «Lo stesso Distretto lo porta alla nostra riseria di fiducia - aggiunge Marco Magni - per essere lavorato e confezionato. Da qui direttamente sugli scaffali della catena Esselunga o in altri selezionati punti vendita, inclusa la possibilità di ordinarlo online tramite il sito web del Distretto stesso».

Vedere la raccolta è uno spettacolo dell'agricoltura, la mietitrebbia taglia le piante di riso, separa i chicchi e compie una prima setacciatura per liberare dalla paglia e dalle impurità e trasferirli nel cassone della macchina agricola. Una seconda setacciatura avviene in cascina e successivamente l'essicatura. «Una tracciabilità completa - aggiunge Marco Magni - perché il signor Casini ha utilizzato una semente prodotta da un suo collega sempre parte del Distretto Riso e Rane a garanzia della purezza al cento per cento della varietà Carnaroli. Un lavoro lungo e delicato, la lavorazione dei terreni inizia a marzo per arrivare a settembre alla raccolta e tutto deve essere perfetto».

(Riso, arriva il momento della raccolta La qualità si vede nei campi e nei chicchi)

A vedere facoltà e lavorazione, si percepisce una grande attenzione alla qualità e alla tradizione, in fondo non molto è mutato dai tempi in cui Mario Soldati raccontava il lavoro delle "Mondine". Oggi la tecnologia e la meccanizzazione aiutano e c'è indubbiamente una maggiore attenzione alla salvaguardia ambientale, ma l'agricoltura risicola non muta nelle sue caratteristiche. «Ciò che abbiamo portato come Distretto Rurale Riso e Rane - conclude Marco Magni - è la ricerca continua e il mantenimento della qualità più alta possibile per garantire alle varietà come il Carnaroli di arrivare in cucina con tutte le caratteristiche organolettiche tracciate e verificate».

Salutando Gianluigi Casini, conosciamo il figlio Luca, che ha vent'anni e ha deciso di lavorare in azienda, di fare l'agricoltore, un piccolo grande esempio della volontà di portare avanti la tradizione di un lavoro che, quando fatto con passione e impegno, sa dare soddisfazioni. Nota finale, il nome "Riso e Rane" non è casuale, nei fossi che delimitano i campi di Gianluigi Casini, saltano verdi ranocchi a testimonianza della perfetta condizione ambientale, della purezza dell'acqua e del rispetto delle biodiversità. Ricordiamo che in questo periodo il Carnaroli è perfetto per un risotto con la zucca, oppure con i funghi.

Per informazioni: www.risoerane.eu

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