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Gaspare a tavola, ricordando Zuzzurro «Amo conoscere le origini dei cibi»

di Andrea Radic
 
11 novembre 2017 | 09:26

Gaspare a tavola, ricordando Zuzzurro «Amo conoscere le origini dei cibi»

di Andrea Radic
11 novembre 2017 | 09:26
 

Nino Formicola ama la semplicità di una cucina essenziale e la meraviglia delle materie prime. Lo abbiamo incontrato a Milano alla vigilia della tournée teatrale “Sabbie Mobili” con Roberto Ciufoli e Max Pisu.

Nino Formicola (il Gaspare del famoso duo comico con Zuzzurro) si è appassionato alla cucina, si impegna ai fornelli e ama approfondire origini e storia degli alimenti. «Abbiamo debuttato al festival estivo di Borgio Verezzi - dice Formicola - ed è stato un grande successo, è una bella favola, parla di comici e di amicizia, saremo e A Roma a novembre e a gennaio a Milano».

Nino Formicola (Gaspare a tavola, ricordando Zuzzurro «Amo conoscere le origini dei cibi»)
                                                                                   Nino Formicola

Lo abbiamo incontrato alla tavola del ristorante Bioesserì che gli abbiamo fatto conoscere a Milano, in zona Brera, e subito si è trovato in sintonia con lo chef Federico della Vecchia del quale ha apprezzato il modo di affrontare le materie prime, lavorandole con semplicità e in modo essenziale.

Il tuo rapporto con il cibo?
Di interesse e curiosità, ma anche di attenzione alle preparazioni, agli ingredienti, mi piace essere informato, conoscere l'origine di ciò che mangiamo, anche se poi qualcuno si stupisce e ti chiede "ma tu come lo sai?" Semplicemente leggo...

Il piatto di quando eri bambino?
Pane e burro e mi è rimasta la golosità, ho un "pusher" di burro piacentino che è spettacolare, sono per le cose semplici. Che buone - e addenta il pezzetto di pane e burro mugolando di piacere (ndr.) - da bambino mangiavo carote crude, a sparizione come Bugs Bunny, il coniglio dei cartoni animati.

Quando hai deciso che saresti stato un comico?
Una pomeriggio di domenica del 1969 quando vidi al teatro nuovo a Milano quattro signori vestiti come dei bachi, erano "i Gufi", che facevano "Non spingete, scappiamo anche noi". Quello spettacolo mi fece impazzire e mi dissi che avrei voluto farlo anch'io. Ed è stato così, ho sempre amato lavorare dal vivo, avere il contatto con il pubblico, sentirne la reazione alla battuta.

(Gaspare a tavola, ricordando Zuzzurro «Amo conoscere le origini dei cibi»)
            Nino Formicola e Andrea Brambilla, in arte Gaspare e Zuzzurro (foto: Repubblica.it)

Oggi Andrea Brambilla, Zuzzurro non c'è più...
Mi manca un pezzo, io e Andrea eravamo un Punching Ball, una camera di squash, uno tira la palla contro il muro e l'altro ne coglie il rimbalzo, mi manca la possibilità di confrontarci, quando ti viene in mente una cosa e provi, poi l'altro aggiunge qualcosa e te la rinvia è così passo-passo si riapriva al testo, quello che funziona.

Con le tue battute hai conquistato più generazioni...
I rumori, facevano molto ridere, quella voglia di essere un po' cartone animato dove la porta si apre "apreeete chiudeteee" (dice così e subito tornano in mente gli spassosi schetck di Zuzzurro&Gaspare ndr.) - quando ci chiamarono dalla Disney per doppiare "Hercules" accettai in una frazione di secondo, avrei pagato io per doppiare un disegno animato. Ma lo spirito e la voglia sono gli stessi di allora, mi diverto e il pubblico apprezza.

La cena romantica è un'arma vincente?
Solo se con abile mossa sotterranea riesce a scoprire i gusti esatti della signora in questione, ciò che ama è ciò che aborra, oppure non funziona, e se trovi una "manager" col tempo contato che guarda l'orologio e dice "cià andiamo al dunque?" risponde così Nino Formicola, ed è subito show.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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