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Colli Bolognesi e Pignoletto Si fa squadra per crescere e migliorarsi

di Marco Di Giovanni
 
01 maggio 2018 | 10:50

Colli Bolognesi e Pignoletto Si fa squadra per crescere e migliorarsi

di Marco Di Giovanni
01 maggio 2018 | 10:50
 

Consorzio Vini Colli Bolognesi e Consorzio Pignoletto, una sinergia per raccontare l'Emilia Romagna a Vinitaly, ma anche una sfida, quella di far convivere delle grandi realtà produttive.

«Con la sinergia tra il Consorzio Vini Colli Bolognesi e il Consorzio Pignoletto Emilia Romagna - ha dichiarato Giacomo Savorini, direttore dei due Consorzi - abbiamo messo intorno allo stesso Tavolo “Davide e Golia” perché insieme possano crescere e dare soddisfazioni a tutti i nostri imprenditori. Solo con l’aiuto reciproco si potranno affrontare le sfide del futuro. In una piramide, se cresce la base cresce l’apice».

(Colli Bolognesi e Pignoletto Si fa squadra per crescere e migliorarsi)

I due Consorzi lavorano insieme dal 2013 per promuovere «in modo univoco e consapevole un prodotto che è in crescita, negli ultimi 5 anni, a doppia cifra». A quanto ci dice Savorini, si producono per la Doc 12 milioni di bottiglie e per la Docg un milione, ma le previsioni di crescita sono esponenziali. L'export, al momento attorno al 30%, si prevede possa crescere fino al 40-45% nei prossimi anni.

Insomma, un aiuto reciproco, quello dei due Consorzi, che è stato messo in pratica in un divertente, curioso e funzionale percorso ricostruito in fiera, fortemente volto ad ottimizzare la degustazione alla scoperta dei vini dei Colli Bolognesi e delle terre del Pignoletto. «In un unico momento è stato possibile degustare tutte le etichette della Doc Pignoletto, della Docg Colli Bolognesi Pignoletto, della Doc Rosso Bologna, Bianco Bologna e Barbera della Colli Bolognesi». Un successo, motivato dal fatto che anche qualora qualcuno non avesse conosciuto il territorio, si sarebbe potuto "fare un'idea" davvero completa.

Giacomo Savorini (Colli Bolognesi e Pignoletto Si fa squadra per crescere e migliorarsi)
Giacomo Savorini

«Si parte dalla Doc Pignoletto e dalle sue cantine, dal frizzante allo spumante fino alla versione passita», una nicchia di mercato, la versione passita, portata a Vinitaly per «dare un'idea della duttilità di questo prodotto», infatti il Pignoletto, vitigno Grechetto Gentile, pià adattarsi a diversi processi di produzione del vino. Si continua poi entrando nella Docg Colli Bolognesi Pignoletto, «una sessantina di cantine, piccoli artigiani con una media di 40mila bottiglie, anche qui dai frizzanti alle etichette biologiche o biodinamiche»; nella Docg spazio anche ai fermi, ha spiegato Savorini, che si concentrano nell'area della Docg rispetto alla zona della Doc. L'ultima curva del percorso-degustazione è dedicata invece alla Doc Colli Bolognesi, «la Barbera, vitigno storico della nostra zona - è la seconda più venduta in Italia dopo quella piemontese - e il Rosso Bologna».

(Colli Bolognesi e Pignoletto Si fa squadra per crescere e migliorarsi)

I vini dei Colli Bolognesi sono stati al centro, oltre che a Vinitaly, anche in altre tappe di un tour promozionale che è cominciato nella primavera dello scorso anno: tra le destinazioni, il Prowein e la London Wine Fair, oltre al Club 67 Pall Mall di Londra, uno dei più importanti punti di ritrovo per i winelovers Oltremanica. In questa particolare ultima occasione un evento di degustazione ha coinvolto oltre cento etichette di Pignoletto Docg e Doc.

Consorzio Pignoletto Emilia Romagna
La produzione del vino Pignoletto si estende tra la pianura e i rilievi appenninici dell'Emilia Romagna. Questo vino deve il suo nome all'omonima località nel comune di Valsamoggia (Bo), confine tra Modena e Bologna. Il vitigno, come detto, è il Grechetto Gentile, che con buccia spessa e grappolo compatto, si adatta a più tipologie di terreno e a diverse tipologie di vinificazione: le sue versioni sono fermo, frizzante, spumante, passito e vendemmia tardiva. Si tratta di un vino prevalentemente fresco e profumato.

(Colli Bolognesi e Pignoletto Si fa squadra per crescere e migliorarsi)

I numeri
12 milioni di bottiglie
Il 95% della produzione, per frizzanti e spumanti
26 soci
8mila vitivoltori
1.500 ettari vitati

Consorzio Colli Bolognesi
Questo consorzio nasce nel 1971 dalla fusione del Consorzio Monte San Pietro e Vini Castelli Medioevali, e tutela ad oggi la Docg Colliu Bolognesi Pignoletto e la Doc Colli Bolognesi, rappresentando oltre il 96% dei produttori della zona. La Docg Colli Bolognesi Pignoletto, il cui vitigno è il Grechetto Gentile, viene prodotto in questa zona nelle tipologie Superiore, Frizzante e Spumante (il vitigno principale è presente almeno all'85%) e Classico Superiore (almeno al 95%).

(Colli Bolognesi e Pignoletto Si fa squadra per crescere e migliorarsi)

I vini della zona Colli Bolognesi Doc sono diversi, prodotti da vitigni autoctoni e internazionali
Rosso Bologna (almeno 50% Carbernet Sauvignon)
Barbera, anche frizzante (almeno 85% Barbera)
Merlot (almeno 85% Merlot)
Cabernet Sauvignon (almeno 85% Cabernet Sauvignon)
Bianco Bologna (almeno 50% Sauvignon)
Spumante Bologna (Chardonnay e Pinot bianco, da soli o congiuntamente, almeno al 40%)
Chardonnay (almeno 85% Chardonnay)
Pinot Bianco (almeno 85% Pinot Bianco)
Sauvignon (almeno 85% Sauvignon)
Riesling italico (almeno 85% Riesling italico)

(Colli Bolognesi e Pignoletto Si fa squadra per crescere e migliorarsi)

I numeri
40 anni di Consorzio
96% dei produttori Docg e Doc dei Colli Bolognesi
10 tipologie di vini
40 cantine artigianali
70 viticoltori
40mila bottiglie in media per cantina

Per informazioni:
www.consorziopignoletto.it
www.collibolognesi.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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