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A Modena fanno rete i Consorzi dell'Aceto Balsamico

Strategie e operatività comuni in un accordo firmato dagli istituti della Dop e dell’Igp, che già da tempo collaborano in molteplici attività di tutela e promozione del prodotto.

 
07 novembre 2019 | 09:55

A Modena fanno rete i Consorzi dell'Aceto Balsamico

Strategie e operatività comuni in un accordo firmato dagli istituti della Dop e dell’Igp, che già da tempo collaborano in molteplici attività di tutela e promozione del prodotto.

07 novembre 2019 | 09:55
 

Condividere strategie ed operatività per assicurare un futuro più solido e radioso all’Aceto Balsamico di Modena. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto dai Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop.

Mariangela Grosoli ed Enrico Corsini (A Modena fanno retei Consorzi del Balsamico)

Mariangela Grosoli ed Enrico Corsini

Negli ultimi anni i due Consorzi modenesi hanno avviato una collaborazione che si è fatta sempre più intensa e che ha individuato come obiettivi comuni la tutela del prodotto e l’attività di formazione ed informazione. Concretamente, si è passato dalla gestione congiunta di procedimenti legali, all’organizzazione dell’evento annuale “Acetaie Aperte”, fino a creare uno spazio condiviso denominato “Le Terre del Balsamico” al parco agroalimentare Fico di Bologna.

Con questo accordo, la volontà di rafforzare l’azione comune, attraverso il dialogo, la condivisione e la collaborazione fino ad oggi lasciata alla spontaneità, viene dunque istituzionalizzata. Attraverso il protocollo d’intesa, infatti, viene istituito un Comitato di Coordinamento in cui i Presidenti e i Vice-Presidenti dei due enti si potranno confrontare con regolarità. Il Presidente del Comitato per il primo biennio sarà Enrico Corsini attuale presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena che esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto: «É una cosa importante - dice - che va nella direzione della valorizzazione del mondo balsamico nel suo insieme. Nel futuro a cui bisogna guardare, potremmo affrontare le sfide che riguardano la tutela, la vigilanza, la promozione e la comunicazione avendo maggiore forza. Infatti, unire, dopo tanti anni, la DOP e l’IGP dell’Aceto Balsamico rappresenta un valore aggiunto per tutto il settore e per la promozione del territorio. Il messaggio unitario che esce da questa unione aiuterà sicuramente la crescita del comparto ed è un esempio positivo di imprenditoria illuminata».

Anche Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio di Tutela dell’Igp sottolinea l’importanza strategica di questo atto che, oltre la formalità, rivela un desiderio di percorre insieme una strada fortemente voluta da ambedue i Consorzi: «Questo traguardo - spiega - ha origini lontane, era il 2002 quando costituimmo l’Acetaia d’Italia e organizzammo insieme per la prima volta l’Anno del Balsamico. Un rapporto di collaborazione che è andato avanti in modo naturale sia per quanto riguardo il lato promozione, con Acetaie Aperte, e anche dal punto di vista della tutela con i diversi procedimenti condivisi e portati avanti insieme. Oggi è giunto il momento di formalizzare una scelta che rappresenta un risultato importante per Modena, il suo territorio, la sua tradizione enogastronomica e culturale».

A livello strategico e operativo, gli obiettivi dell’accordo coinvolgono la tutela, la comunicazione e la promozione dei prodotti, delle rispettive denominazioni e del territorio, le pubbliche relazioni, il rapporto con i media e le istituzioni e sono finalizzate a valorizzare la complementarietà dei due comparti.

Per informazioni: www.consorziobalsamico.it

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