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Guerra del marchio per poche lettere Il colosso Zara contro il caffè Bazzara

 
16 gennaio 2018 | 18:47

Guerra del marchio per poche lettere Il colosso Zara contro il caffè Bazzara

16 gennaio 2018 | 18:47
 

La piccola impresa caffeicola italiana si ritrova nel mirino del colosso multinazionale dell'abbigliamento Zara per qualche lettera in più, che secondo i legali spagnoli creerebbe una ingannevole assonanza dei marchi.

Secondo quanto sostengono gli avvocati di Zara, l'assonanza, a dire il vero non poi troppo marcata, potrebbe portare ad una confusione nel consumatore che lederebbe l'immagine del colosso spagnolo.

Franco e Mauro Bazzara (Guerra del marchio per poche lettere Il colosso Zara contro il caffè Bazzara)
Franco e Mauro Bazzara

Da una parte quindi l'esercito di avvocati del proprietario di Zara, Amancio Ortega Gaona, partito da un piccolo negozio di vestiti, aperto nel 1975, in calle Juan Florez a la Coruna nella regione spagnola della Galizia, e dieci anni dopo, nel 1985, fondatore della Inditex, la società di cui fa parte il marchio Zara insieme ad altri brand di moda.

Dall'altra la famiglia Bazzara, che in quel di Trieste si occupa di caffè dagli anni sessanta, quando Dionisio Bazzara, esattamente nel 1966 rilevò la torrefazione "La Brasiliana - industria triestina del caffè" e diede vita all'azienda che porta il suo cognome. Saranno sufficienti i 19 anni di differenza tra i due marchi per consentire a Bazzara di continuare a chiamarsi così?

Questa è la singolare vicenda che vede le due imprese coinvolte in una battaglia legale a tutela dei rispettivi marchi, nonostante esse operino in settori merceologici del tutto differenti, comunicando e promuovendo valori e concetti diversi tra loro, e pur non essendo due aziende concorrenti.

(Guerra del marchio per poche lettere Il colosso Zara contro il caffè Bazzara)

Il colosso spagnolo titolare del marchio “Zara” proprio non riesce a digerire quelle quattro lettere che i due marchi hanno in comune e teme possano rappresentare una minaccia da cui doversi difendere ben al di là del settore merceologico del food & beverage. Secondo i legali di “Zara”, infatti, le due consonanti e le due vocali che il cognome dei titolari di Bazzara e il marchio spagnolo condividono potrebbero portare a una situazione di confusione tale da pregiudicare il buon nome dell’azienda spagnola.

Uno degli aspetti più singolari della vicenda è che da parecchi anni Franco e Mauro Bazzara promuovono azioni finalizzate a fare rete all’interno del comparto caffeicolo italiano allo scopo di individuare strumenti e strategie condivise dagli operatori del settore, proprio per contrastare la scalata dei grandi colossi internazionali sul mercato del caffè, da sempre prodotto annoverato tra le eccellenze triestine e del Made in Italy.

Bazzara, assistita dall’avvocato triestino Andrea Piras, dovrà ora prendere posizione rispetto alle pretese avanzate dai legali di “Zara”, fornendo all’Euipo gli elementi per valutare se accogliere o meno l’opposizione presentata dalla società spagnola. La decisione dell’Ufficio europeo sulla vertenza è attesa entro la prossima estate.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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