Sulle etichette dell'acqua minerale può comparire la dicitura “povera di sodio” solo se la sua presenza non supera i 20 mg per litro, in tutte le sue forme chimiche, ovvero non solo cloruro ma che bicarbonato. Lo ha stabilito una sentenza della Corte Ue, dopo che il distributore francese Neptune delle acque frizzanti Vichy Célestins e St-Yorre, le promuoveva come a basso contenuto di sodio/sale.
Nel caso in cui questa indicazione non fosse rispettata e qualora le confezioni, le etichette e la pubblicità delle acque minerali naturali indichino che queste ultime sono a basso contenuto di sodio o di sale, oppure che sono indicate per le diete povere di sodio, mentre in realtà ne contengono 20 mg/l o più, il consumatore potrebbe essere indotto in errore.