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Aldo Carminati abbandona l'Anag «Somiglia ad un'organizzazione politica»

Da quando nel 1999 Aldo Carminati si era iscritto all'Anag di Bergamo, sono cambiate molte cose, e oggi, a suo dire, l'associazione somiglia più ad un'organizzazione politica che ad un solido gruppo di amici

di Roberto Vitali
 
30 marzo 2015 | 15:02

Aldo Carminati abbandona l'Anag «Somiglia ad un'organizzazione politica»

Da quando nel 1999 Aldo Carminati si era iscritto all'Anag di Bergamo, sono cambiate molte cose, e oggi, a suo dire, l'associazione somiglia più ad un'organizzazione politica che ad un solido gruppo di amici

di Roberto Vitali
30 marzo 2015 | 15:02
 

Qualche settimana fa abbiamo scritto delle dimissioni dall’Ais (Associazione italiana sommelier) del noto sommelier e titolare di enoteca Luca Castelletti di Ponte San Pietro (Bg), che in passato aveva ricoperto incarichi anche a livello nazionale. Castelletti non si ritrovava più in una associazione incapace di rinnovarsi, obsoleta e gestita sempre dai soliti “senatori”.

da sinistra: Lucio Piombi, Silvano Facchinetti e Aldo Carminati
Nella foto, da sinistra: Lucio Piombi (membro Anag), Silvano Facchinetti (presidente Anag per 12 anni, fino al 2014) e Aldo Carminati.

Ora è la volta del delegato provinciale dell’Anag (Associazione nazionale assaggiatori grappa e acquaviti), Aldo Carminati (nella foto, primo da destra), che con una lettera ai soci e ai dirigenti nazionali scrive:


Confermo che per il 2015 non sarò più il referente Anag della sezione di Bergamo. La nuova dirigenza non ha portato quei rinnovamenti che attendevo da tanto tempo. Più volte e in più occasioni ho avanzato una serie di richieste che a mio avviso sono indispensabili per lo sviluppo della Federazione tra le quali: rivedere la struttura dei corsi e aggiornare la didattica; aiutare economicamente le delegazioni; semplificare la scheda per gli assaggi.

Le richieste sono state ignorate e proseguire nelle gestione della sezione a queste condizioni, credetemi, è veramente difficoltoso oltre che notevolmente impegnativo. Quando nel 1999 mi sono iscritto all’Anag, l’associazione era “un gruppo di amici appassionati di acquaviti con il fine di divulgare la cultura della grappa”. Ora assomiglia più ad un’organizzazione politica ed io non mi ci ritrovo più.

Personalmente in Anag ho imparato molto e ne sono orgoglioso. Ho però anche ricambiato con tanto impegno, passione e non solo. Ringrazio sinceramente tutti gli amici della sezione bergamasca per l’amicizia e la stima che in questi anni mi hanno manifestato e che ritengo siano le più grandi e vere soddisfazioni ricevute da questa esperienza. Avremo certamente l’occasione e l’opportunità per rincontrarci.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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