Una tre giorni a Ortisei (Bz), nel cuore della Val Gardena, significa senz’altro godersi le Dolomiti e l’estate, ma non è tutto lì. Di questi tempi la massa d’informazioni a disposizione, e la velocità a cui girano, invece di spegnere la curiosità l’attizzano. E così vorresti sapere non solo dove portano tutti i sentieri che partono dall’Alpe di Siusi, uno degli altopiani più belli d’Europa a pochi minuti di ovovia da Ortisei, a 2mila metri d’altezza; ma anche che tipo di ospitalità alberghiera può offrire questo paesino di cinquemila anime, a 1.300 metri di altezza e a 35 km da Bolzano.
«Certo che chi viene qui - racconta la sorridente Ellis Kasslatter (nella foto), pierre dell’agenzia Raffaelli Consulting - non lo fa per catalogare gli alberghi. Per chi abbia manie statistiche, potrei dire che gli hotel veri e propri saranno una cinquantina, e questo dà già le dimensioni dell’offerta e dei flussi turistici. Una volta spiegato che siamo organizzati anche per i grandi numeri, ci tengo a ricordare che la Val Gardena non offre solo paesaggi, ovovie e piste da sci, ma anche peculiarità culturali: insieme alla Val Badia e alla Val di Fassa, facciamo parte dell’isola linguistica ladina, comprendente anche parte del Friuli e della Svizzera. Una tradizione che non si spegne, ci permette di coltivare il trilinguismo (a scuola s’insegnano anche l’italiano e il tedesco) e di andare orgogliosi del nostro passato. Ad esempio indossare i costumi storici gardenesi, durante i matrimoni, le feste e i cortei, ha questo significato: ricordare com’eravamo, magari per comprendere dove stiamo andando».
Ellis Kasslatter
E quella fascia di turisti che, oltre a voler vivere le tradizioni della Val Gardena, vuole un trattamento esclusivo, a chi può rivolgersi?«Agli hotel a cinque stelle, e ad un prezzo tutto sommato competitivo, se si sa approfittare delle offerte. Sono strutture ben differenziate tra loro, e qui sta il bello: si va all’Adler, con una storia di 200 anni alle spalle, forse per il centro benessere da 3.500 mq, superattrezzato; al Gardena Grödnerhof per il ristorante gourmet “Anna Stuben” ed il cuoco stellato Reimund Brunner; e infine all’
Alpin Garden Wellness Resort per… difficile trovare un motivo solo. Ma sì, invece, forse il motivo è il personaggio Hofer.”
Che è poi
Markus Hofer (
nella quarta foto), il titolare-direttore dell’albergo. L’Alpin Garden, per essere un cinque stelle, conserva una dimensione familiare e amichevole: non è il grande complesso asettico e teutonico, in cui gli altri ospiti sono estranei e il personale di servizio ha il volto del perfetto sconosciuto.
«Ho preso le redini nel 2001 - racconta Markus - quando questo era solo un bed & breakfast lasciatomi dai miei genitori. Piano piano, con fatica, è arrivato tutto il resto: le cinque stelle, una dopo l’altra, il centro benessere con due piscine e sette saune (se ne occupa mia sorella Renate), i massaggi e i fanghi, ed il ristorante con le sue specialità, un po’ sudtirolesi un po’ internazionali. Ho soltanto 33 stanze, ma è proprio quello che volevo: un albergo a misura d’uomo, dove il servizio è altamente personalizzato e ti senti trattato in modo franco e amichevole. Perché, anche nell’accoglienza, quel che conta è lo stile».
Personalissimo anche quello, non c’è che dire, e tagliato sul personaggio Hofer, con le sue poltroncine stile impero e le coperte mollemente adagiate su sedie e pouf. E poi il colore viola: le pareti, i cuscini, i grembiuli, gli stipiti, gli interni dell’ascensore, dove meno te lo aspetti trovi il viola. Inutile ragionare sul perché della scelta e sull’equilibrio fra gli accostamenti cromatici, perché quelll’equilibrio risiede nella testa fantasiosa del personaggio Hofer, e lui lo esterna da vero passionale. Senza chiedere il permesso a nessuno.
Markus HoferL’Alpin Garden è un albergo per tutte le stagioni: è esatto, Markus?La stagione di punta è l’inverno, ma anche d’estate non ci si annoia mai perché le attrazioni sono tante: il centro benessere, le piste da mountain bike, il nordic walking, i sentieri da trekking della Val Gardena. E, a parte i contrasti cromatici e di stile (voluti, non casuali), non mi annoio perché sono sempre alla ricerca del nuovo: quest’anno partiamo col servizio “adult friendly”, rarissimo in Italia, e vediamo come va. Ciò vuol dire che i miei ospiti si potranno rilassare fino in fondo, a 360 gradi, perché non potranno esserci bambini e ragazzi al di sotto dei sedici anni. Una scelta difficile, ma a me le sfide piacciono.
E qual è una sfida che Markus Hofer ancora non ha vinto?Un campo da golf qui nelle vicinanze: secondo me avrebbe una grande attrattiva. È vero che ne esiste uno sull’Alpe di Siusi (il
Golf Club St. Vigil) ma non è proprio dietro l’angolo. Prima o poi riusciremo a ottenerlo, anche grazie alla collaborazione, di ottimo livello, con le istituzioni e tutti gli altri operatori del settore turistico-alberghiero.
E se non ottiene il campo da golf gli verrà in mente qualcos’altro, perché lo stile Hofer non è soltanto accostamenti audaci e sfumature viola, ma anche grinta e determinazione. Si vocifera, ad esempio, di un piccolo delizioso borghetto organizzato per l’ospitalità, tipo albergo diffuso, che sta nascendo sulle rive del lago di Garda. Dietro, forse, c’è un estroso albergatore di Ortisei… ma, di questo, alla prossima puntata della saga in viola di Markus Hofer.
Hotel Alpin Garden Wellness Resortvia J. Skasa 68 - 39046 Ortisei (Bz)
Tel 0471 796021
www.alpingarden.cominfo@alpingarden.com