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Buona cucina e calda convivialità alla “Locanda 07” di Caserta

Dai piatti tradizionali alle pizze, gli ingredienti sono sempre di ottima qualità. A dirigere, garbato e cortese, il direttore Alfredo D’Ambrosa. In cucina Giovanni Vitone, affiancato per le pizze dal fratello Massimo

di Vincenzo D’Antonio
 
18 marzo 2015 | 12:05

Buona cucina e calda convivialità alla “Locanda 07” di Caserta

Dai piatti tradizionali alle pizze, gli ingredienti sono sempre di ottima qualità. A dirigere, garbato e cortese, il direttore Alfredo D’Ambrosa. In cucina Giovanni Vitone, affiancato per le pizze dal fratello Massimo

di Vincenzo D’Antonio
18 marzo 2015 | 12:05
 

Nascosta in frazioncina di pianura nella città di Caserta, questo grazioso ristorante pizzeria fa dell’understatement il suo primo efficace codice di comunicazione. Siamo alla “Locanda 07”, ampi spazi esterni per la lunga estate, con calendario di eventi in via di approntamento, belle sale interne con meritoria presenza di tavoli imperiali, laddove i numeri non piccoli di commensali possano fruire della naturale ergonomica convivialità altrimenti vanificata dalle tristi tavolate così strette, così lunghe. Gradevoli e ben pensati i contrasti cromatici, ampi gli spazi tra i tavoli.



A dirigere, onnipresente, vigile, garbato e cortese, il direttore Alfredo D’Ambrosa, dalla moglie coadiuvato. In cucina, giovane già bravo, con meritorio anelito a crescere ed imparare, il talentuoso chef Giovanni Vitone. Le pizze le fa il bravo pizzaiolo Massimo, germano dello chef. E focaccia appena esitata dal forno a legna giunge a tavola. Antipasto costituito da sontuoso “panzarotto”, da crostino e da frittatina probabilmente da ritarare per armonia di sapori. Dalla carta dai vini, a cui una più precisa descrizione delle proposte non guasterebbe, si opta per un ottimo rosato da uve Aglianico.

Fumante, servito in piatti caldi, arriva un pancotto rivisitato di impeccabile esecuzione, con broccoli e salsiccia di maiale. Gran bella pietanza. Le proposte di mare in carta sono ammiccanti e perviene a tavola, attento e premuroso il servizio, un pacchero con i frutti di mare. Buono, saporito, tuttavia troppo “prevedibile” per conformità di “gusto atteso” da clientela che se non sollecitata attraverso guizzi che osano potrebbe anche impigrirsi, erroneamente individuando nello stereotipo dei piatti sempre uguali, il limbo della qualità attesa.



Si vira da cucina a pizzeria: agevole la commutazione con l’ottimo rosato che fa spazio ad una birra eccellente. E qui il bravissimo e giovane pizzaiolo Massimo, a cui presto si affiancherà la moglie Tina, ci stupisce molto positivamente con una sua bina originale interpretazione della pizza dell’Altopiano. La versione bianca, con Asiago Dop sia pressato che stagionato, Speck dell’Alto Adige Igp, olio Dop delle Colline Salernitane e la sua variante “maculata di rosso” con l’appropriata presenza di Pomodoro San Marzano Dop dell’Agro Sarnese-Nocerino.

Due interpretazioni pensate molto bene e lodevolmente eseguite. Grande armonia di sapori, perfetti i tempi di cottura in forno. Per tutte le pizze si fa uso di ingredienti di ottima qualità. Prezzi molto onesti.


Locanda 07
via Martiri di Caiazzo - 81100 Caserta
Tel 0823 494102
Chiuso il lunedì. Aperto solo la sera; il sabato e la domenica anche a pranzo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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