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Il ristorante Florian Maison riapre con le “stelle” e i sapori mediterranei

Florian Maison, a San Paolo d'Argon (Bg), ha celebrato la riapertura con le cene a quattro mani “Giovedì sotto le stelle”; l'ultimo ospite in cucina è stato Giuseppe Aversa, autore di un menu partenopeo

di Roberto Vitali
 
25 maggio 2015 | 11:32

Il ristorante Florian Maison riapre con le “stelle” e i sapori mediterranei

Florian Maison, a San Paolo d'Argon (Bg), ha celebrato la riapertura con le cene a quattro mani “Giovedì sotto le stelle”; l'ultimo ospite in cucina è stato Giuseppe Aversa, autore di un menu partenopeo

di Roberto Vitali
25 maggio 2015 | 11:32
 

Dopo la chiusura durata un paio d’anni, è ripartita Florian Maison, la pregevole iniziativa di ristorazione e ospitalità realizzata da Filippo Trovato (titolare con il figlio Manuel della nota pasticceria Florian di Pedrengo - Bergamo) sulla collina a ridosso del Monastero di San Paolo d’Argon (Bg). Un posto incantevole, vicino e al tempo stesso lontanissimo dalla frenesia della Bergamo che lavora, silenzioso e panoramico, soprattutto molto accogliente nelle sue sei camere e molto appetitoso nelle sue offerte enogastronomiche.



L’occasione di ripartire, con professionalità ed entusiasmo, è stata data a uno chef emergente, Umberto De Martino, 41 anni, originario di Sorrento (ma con diverse esperienze preziose in Italia e in Germania), che da marzo scorso ha preso a cuore la struttura e sta dimostrando le sue capacità anche manageriali oltre che strettamente culinarie. Per prima cosa ha inventato i “Giovedì sotto le stelle”, una serie di appuntamenti serali con un divertente susseguirsi di pietanze preparate a quattro mani da De Martino e dallo chef (stellato) ospite di volta in volta della serata.

Il tutto accompagnato dai vini di altri amici con cantine prestigiose, che intervengono per spiegare la loro produzione e ascoltare i commenti dei commensali. Il costo del menu è di 70,00 € e comprende 5 portate con abbinamento di vini, acqua caffè e piccola pasticceria. Chef ospite è stato alcune sere fa Giuseppe Aversa, 1 stella Michelin, chef patron del ristorante Il Buco di Sorrento, un compaesano di De Martino. La serata è stata perciò un festival della cucina partenopea: gamberi rossi scottati, morbido fior di latte e caponata napoletana; pasta mista di Gragnano in brodo affumicato con patata viola e frutti di mare; Sua Maestà il ragù napoletano “in solitario” (carne di vitello, agnello e maiale); per finire pastiera napoletana e babà mignon.


Nella foto, da sinistra: Giuseppe Aversa, Gian Paolo Motta, Emanuele Rabotti, Monia Remotti e Umberto De Martino

I vini in abbinamento erano di due aziende prestigiose: la franciacortina Monte Rossa (presente il patron Emanuele Rabotti) e la toscana La Massa (titolare Gian Paolo Motta). Meriterebbero entrambe un lungo discorso per il blasone che le circonda. Monte Rossa - che ben conosco da anni - ha messo in campo, insieme alla lieta novità del Flamingo Rosé, i collaudatissimi e premiati Prima Cuvée Brut (un Blanc de Blanc da uve selezionate) e Cabochon Brut Millesimato, il prodotto più prestigioso. Finora a me sconosciuto era il personaggio Gian Paolo Motta (napoletano di nascita, trasferito in Toscana 26 anni fa, vignaiolo per vocazione e amore a Panzano in Chianti), titolare dell’azienda “La Massa” che non ha problemi di vendite perché il 95% della produzione dei suoi 27 ettari vitati va all’estero.

Tre soltanto i vini prodotti (tutti rossi) e già su questo sono d’accordo (non sono ben disposto verso aziende piccolo-medie che vogliono produrre tutta la gamma, sino a a 12-15 etichette…). Il vino base è un onestissimo mix di Sangiovese (60%), Cabernet Sauvignon (30%) e Merlot (10) che porta lo stesso nome dell’azienda. Abbiamo assaggiato il 2011 e gli garantiamo ancora vita lunga. Vita ancor più lunga per il “Carla 6” annata 2011, Sangiovese in purezza, 15,9 gradi e per il “Giorgio I” annata 2012, nel quale oltre al Sangiovese e al Merlot è messa una punta di Petit Verdot. Un gran bel bere.



Tornando alla nuova gestione di Florian Maison, chiaramente la cucina è tradizionale, di forte ispirazione mediterranea, sia di terra che di mare, esaltata da sapori autentici e dall’alta qualità delle materie prime, preferibilmente locali, ma non solo. Menu non troppo lungo e questo è secondo me un pregio: preparare poche cose ma fatte bene, al limite ne cambio una o due ogni settimana. La cantina propone un centinaio di etichette ben selezionate. Auguri.


Florian Maison
Via Madonna d'Argon 4/6 - 24060 San Paolo d'Argon (Bg)
Tel 035 4254202 - Fax 035 4254064
www.florianmaison.it
info@florianmaison.it

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