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Acquada, in riva al lago di Lugano i piatti creativi di Sara Preceruti

Affacciato sul lago di Lugano, sul confine svizzero, il ristorante Acquada (in dialetto lombardo “acquazzone”) propone una visione poetica della cucina, grazie al talento della cuoca Sara, sempre in cerca di nuove idee

di Lucio Tordini
 
27 novembre 2016 | 14:45

Acquada, in riva al lago di Lugano i piatti creativi di Sara Preceruti

Affacciato sul lago di Lugano, sul confine svizzero, il ristorante Acquada (in dialetto lombardo “acquazzone”) propone una visione poetica della cucina, grazie al talento della cuoca Sara, sempre in cerca di nuove idee

di Lucio Tordini
27 novembre 2016 | 14:45
 

«Il territorio condivide la vita attraverso il lavoro e i sapori, l’acquazzone li trasforma in racconto, esalta un fuggevole incontro; al riparo da quell’improvviso istante di natura si riscopre il piacere dell’attesa, dei profumi e dei colori». È questa la descrizione che si legge sul sito web dell’Acquada (in dialetto lombardo, appunto, “acquazzone”). La filosofia del ristorante di Porlezza (Co) si fonda su una visione quasi poetica: l’acquazzone è visto come un punto di partenza, distoglie dal passato e permette la nascita di qualcosa di nuovo. Allo stesso modo, Acquada è un luogo dove tradizione ed innovazione si fondono, grazie ad uno staff giovane che ogni giorno dedica impegno e passione per offrire al cliente un’esperienza unica di sapori.

Sara Preceruti

Sara Preceruti

Affacciato sul lago di Lugano, quasi sul confine svizzero, il ristorante non è facile da raggiungere, ma come si suol dire, “vale il viaggio”! Da marzo 2016 è gestito interamente da Sara Preceruti, talentuosa cuoca oggi 33enne, giovane ma con un carattere forte e determinato. Basti pensare che a soli 28 anni ha ottenuto una stella Michelin grazie alla sua cucina basata sulla valorizzazione di ingredienti semplici e sulla realizzazione di accostamenti interessanti e creativi, soprattutto fra dolce e salato. Nel 2013, poi, Sara ha vinto il premio come Miglior chef donna della guida Identità Golose, mentre nel 2015 è stata una dei 12 giovani cuochi selezionati da Carlo Cracco, protagonisti degli eventi presso l’ex convento dell’Annunciata ad Abbiategrasso (Mi) in collaborazione con l’Ambasciata del Gusto.

Acquada, in riva al lago di Lugano  i piatti creativi di Sara Preceruti

«Ho iniziato da giovanissima a fare questo lavoro - racconta Sara - nel ristorante di una comunità di recupero, un’esperienza che mi ha formato soprattutto a livello umano. Poi, dopo 4 anni nelle cucine di una trattoria in provincia di Pavia, sono approdata al Golf Club Lecco di Annone Brianza (Lc), e infine alla Locanda del Notaio in Val d’Intelvi, dove ho ricevuto la stella Michelin (conferma di quella assegnata allo chef precedente). Si è trattato senza dubbio di un riconoscimento importante, ne sono orgogliosa, ma non l’ho mai considerato come un “punto d’arrivo”. Ho sempre avuto il desiderio di mettermi in gioco. Quello che conta in questo lavoro è l’innovazione, la ricerca, l’approfondimento. Si deve cercare di dare sempre il meglio e di tenersi al passo con i tempi».

Nella nuova avventura targata “Acquada”, Sara ha il pieno controllo su tutti gli aspetti legati alla gestione del locale, ma è affiancata da uno staff tanto giovane quanto valido. «È la prima volta che mi trovo a gestire un ristorante - ammette la cuoca - a volte è dura: non essendo più una semplice dipendente mi trovo a vivere in prima persona tutto quello che succede sulla mia pelle, dal rapporto con il cliente alla gestione generale del locale e del personale. Per fortuna mi affianca un team molto valido. Siamo tutti molto giovani (si va dai 17 anni ai 34) e dobbiamo ancora crescere, ma lo stiamo facendo insieme. Infatti stiamo tutti frequentando dei corsi per aggiornarci, per continuare a migliorare».

Acquada, in riva al lago di Lugano  i piatti creativi di Sara Preceruti

Chissà che non arrivi di nuovo la stella Michelin... «Ci tengo a sottolineare che non stiamo lavorando per la stella, ma per fare una buona ristorazione. Il nostro obiettivo è lavorare bene, e per ogni menu che cambiamo cerchiamo di fare un passo avanti. I piatti, salvo naturalmente qualche eccezione, si rinnovano ogni 2 mesi, così come la carta dei vini. Insomma, non ci si ferma mai!».

Il metodo che utilizza Sara per trovare nuove idee e creare nuovi piatti è la ricerca continua: «Sono un’autodidatta - racconta - leggo molti libri per imparare le tecniche di cucina, ma poi sperimento direttamente ai fornelli finché non riesco a trovare il giusto equilibrio per ciascun piatto». Tra gli obiettivi per il futuro, Sara vuole migliorare i dessert: «Mi piacerebbe frequentare un corso di pasticceria. È un ambito che richiede molta precisione, vorrei migliorare anche dal punto di vista delle decorazioni, per preparare dessert che oltre ad essere buoni colpiscano anche la vista».

Acquada, in riva al lago di Lugano  i piatti creativi di Sara Preceruti

Per quanto riguarda sia le porcellane e gli accessori per la mise en place e il servizio, sia le pentole e le attrezzature per la cucina, il ristorante Acquada si è affidato a Cifa-Centro italiano forniture alberghiere, azienda comasca con 30 anni di storia. «Non ho dubbi su questa scelta - garantisce Sara - l’assistenza al cliente è sempre puntuale e mirata, inoltre è garantito un ottimo rapporto qualità/prezzo, e anche questo è un aspetto fondamentale».

Non restano dubbi sul fatto che sentiremo ancora molto parlare dell’Acquada e di Sara Preceruti.


Ristorante Acquada
Piazzetta Giovanni e Giacomo da Porlezza - 22018 Porlezza (Co)
Tel 0344 72305
www.acquada.com
ristorante@acquada.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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