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“Pane e sapori” a Cascina Cattafame Quando la cucina incontra la solidarietà

A Cascina Cattafame i ragazzi che hanno commesso dei reati trovano un posto in cui rimettersi in carreggiata. Durante Pane e sapori ci riescono con l’aiuto di chef, pizzaioli e produttori delle eccellenze del bresciano

di Guido Gabaldi
 
18 luglio 2016 | 18:35

“Pane e sapori” a Cascina Cattafame Quando la cucina incontra la solidarietà

A Cascina Cattafame i ragazzi che hanno commesso dei reati trovano un posto in cui rimettersi in carreggiata. Durante Pane e sapori ci riescono con l’aiuto di chef, pizzaioli e produttori delle eccellenze del bresciano

di Guido Gabaldi
18 luglio 2016 | 18:35
 

La gastronomia e la cucina d’autore possono essere una via d’uscita e di rilancio nella vita: questo il messaggio chiaro e forte che una piccola folla di sostenitori ha ricevuto all’inizio di luglio a Ospitaletto (Bs), presso la Cascina Cattafame. Questo vecchio casale di campagna ristrutturato ha ospitato infatti la prima edizione di “Pane e sapori in Cattafame”, una manifestazione di solidarietà diretta a raccogliere fondi a beneficio delle attività di recupero degli adolescenti, fra i 14 e i 20 anni, ospitati dalla Cascina.



«I ragazzi che il tribunale ci affida hanno commesso dei reati - mi racconta Pierangelo Ferraresi, responsabile area minori di Fraternità impronta, la cooperativa sociale che gestisce la cascina - e dobbiamo aiutarli a ritrovare sé stessi. Noi cerchiamo di lasciare un segno di affetto nella loro vita, anche attraverso la disciplina e il lavoro».

Appunto: cosa fanno, concretamente, i 28 ragazzi che avete in affidamento?
«Si occupano anzitutto degli animali (asini, anatre, galline ed altro) e dell’orto biologico, ma poi li coinvolgiamo anche nella gestione del ristorante e della pizzeria della Cascina, sia in sala sia in cucina. C’è bisogno di far cassa per tenere in piedi questa struttura, dato che col passare degli anni i finanziamenti provenienti dagli enti pubblici si sono ridotti drasticamente. Per raccogliere i fondi necessari ospitiamo anche eventi di tutti i tipi, dal compleanno alla Sagra della lumaca. È un lavoro durissimo, che non riusciremmo a portare avanti senza l’aiuto dei settanta volontari che ci danno una mano».

Antonio Pappalardo

Antonio Pappalardo

Tra i simpatizzanti-sostenitori troviamo Antonio Pappalardo (nella seconda foto), uno di quelli che ha promosso l’iniziativa. Titolare e pizzaiolo della Cascina dei sapori di Rezzato, in casa sua conquista i clienti con le sue pizze gourmet, e poi con la ricerca quotidiana della qualità assoluta degli ingredienti e delle migliori tecniche di lievitazione. Che sarà poi il motivo per cui la Guida alle pizzerie del Gambero Rosso gli ha attribuito due spicchi.

Antonio, quando non si tratta di attirare i pizza-lovers affamati, e bisogna invece condividere una responsabilità sociale, come si fa?
«Ci si informa prima di tutto. È stata mia moglie a farmi conoscere la Cascina Cattafame, e vista l’importanza del lavoro che svolgono, io e Carlo Caravaggi, uno dei volontari che lavorano qui, abbiamo pensato a un evento in grande. Visto che si lavora con gli animali, che poi diventano cibo, il collegamento con le migliori menti gastronomiche e i migliori prodotti tipici del bresciano ci è parso immediato. I vantaggi che ne possono derivare sono evidenti: si solidarizza con la gente, la Cattafame si mette in luce, noi imprenditori mettiamo in rete le nostre conoscenze e facciamo apprezzare le eccellenze del territorio. Dato l’entusiasmo che vedo intorno, mi sembra che l’esperienza debba ripetersi e consolidarsi nel tempo».



Probabilmente la pizza “bresciana” di Antonio Pappalardo è un’eccellenza che viene dal Sud (Antonio è di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli) ma in questo caso si può parlare senza problemi di territorio “allargato”. Il discorso è simile quando si passa alla birra: magari a Passirano di Brescia, sede del birrificio “Curtense” avranno sentito parlare più di spumante che di bionde e di rosse, dato che si trova in Franciacorta, ma sarebbe assurdo sottovalutare la crescita costante dei microbirrifici in Italia.

La partecipazione di Matteo Marenghi (nella quarta foto) e di Christian Manessi, due dei soci dell’impresa, all’iniziativa della Cattafame, serve proprio a valorizzare un trend che sembra inarrestabile. «Pare di sì - mi conferma Matteo - almeno nel caso del Birrificio artigianale Curtense: le serate di degustazione si moltiplicano, gli ordini aumentano e produrre 12mila litri al mese non basta più. A cinque anni dalla partenza, abbiamo deciso di acquistare degli altri impianti per poter tenere il passo delle richieste. Ma abbiamo anche altre soddisfazioni: a parte i premi ricevuti nel 2014 e nel 2015, il fatto che abbiamo avuto tanto successo con la nostra Km0, una birra i cui cereali provengono solo dalla provincia di Brescia, significa che aiutiamo a far nascere una nuova tradizione locale. E di questo siamo orgogliosi».

Matteo Marenghi
Matteo Marenghi

Possiamo dire allora che l’iniziativa “Pane e Sapori in Cattafame” ha centrato tutti gli obiettivi? Il giudizio spetta prima di tutto a chi ha partecipato alla festa e degustato le pizze, i formaggi, le mozzarelle, il caffè, i gelati, le birre e tutto il resto. Ma è altrettanto importante andare a capire come possano essersi sentiti i ventotto adolescenti, quelli che in Cattafame devono ritrovare sé stessi. Ho l’impressione che tutto questo andirivieni di ristoratori, produttori e degustatori semiprofessionisti li abbia fatti sentire un po’ meno soli: e si tratta di un ingrediente basilare, quando si è alla ricerca di una nuova ricetta per vivere sereni in mezzo agli altri.

I partecipanti
  • Antonio Pappalardo e Matteo Attianese (La Cascina dei Sapori)
  • Andrea Leali (Ristorante Casa Leali)
  • Matteo Cocchetti e Daniele Merola (Dispensa Pani e Vini)
  • Patrick Zanoni (pizzeria Rock1978)
  • Gaetano Torrente (ristorante Burro e Alici)
  • Augusto Pasini e Alessandro Lanzani (Laboratorio Lanzani)
  • Piercalo Zanotti (I Cappuccini)
  • Sandro Filippini (Pasticceria Dolce Angolo)
  • Gelateria Bedussi
  • Frutta e Verdura di Graziano Bodei
  • Formaggi della Fucina dei Sapori di Daniele Segala
  • Mozzarella di Bufala Campana del Caseificio Barlotti
  • Burrata di Andria del Caseificio Olanda
  • Succhi d'uva biologici di Enrico Di Martino (Cascina Belmonte)
  • Birra artigianale del Birrificio Curtense
  • Salumi e carni della Macelleria Liberini
  • Caffè biologico di Caffè Agust
  • Forni professionali per pizza di Forni Ceky

Cascina Cattafame
via Seriola 62 - 25035 Ospitaletto (Bs)
Tel 030 7282784
www.cascinacattafame.it
info@cascinacattafame.it

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