Villa Necchi a Gambolò (Pv) è immersa nel verde del Parco del Ticino. Costruita sul finire del 1800, divenne la dimora di campagna della storica famiglia Necchi. Riportata agli antichi splendori, è anche ristorante che propone ingredienti del territorio rivisitati in chiave gourmet con un tocco inaspettato e mediterraneo: merito dello chef Antonio Danise.
Un perfetto connubio tra eleganza e natura. Le ampie vetrate e la veranda con comodi divani per rilassarsi con un aperitivo affacciano sui giardini, e sul laghetto dei cigni, perfetto per una romantica passeggiata dopo pasto. Le sale ristorante sono tre: una con camino del 1600, l’altra dallo stile retrò, la più grande da grandi lampadari di Murano.
La cucina è creativa e carica di passione, che rivisita ricette regionali della tradizione in chiave contemporanea: chitarra alla clorofilla di prezzemolo, tartare di sgombro cotto su pietra di sale, bottarga e pecorino romano; ombrina, funghi chiodini, spuma di yogurt e salicornia, ma anche incursioni che rivelano le origini napoletane dello chef come i paccheri di Gragnano, tartufi di mare, polvere di porcini e scaglie di ricotta infornata. Imperdibile, in stagione, la pastiera profumata al liquore Strega.
La carta dei vini è molto ricca, con una vasta e accurata selezione di spumanti (grande risalto, ovviamente, ai Franciacorta) e diversi champagne. Una leggera sfoltitura alla carta dei vini, semplificherebbe la scelta con l’abbinamento dei piatti. Servizio impeccabile. Lo staff è in grado di mettere a proprio agio gli ospiti, senza rinunciare a un tocco di eleganza. Chiuso lunedì e martedì. Menu medio: 60€.
Per informazioni: www.villanecchi.it