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Dauno e Terra di Bari, due Dop pugliesi con caratteristiche sensoriali uniche

In una Regione con oltre 50 milioni di alberi di olivo, la parte settentrionale rivela sorprese di gusto. Da una parte l'extravergine Dop Dauno con le sue quattro tipologie, dall'altra la Dop Terra di Bari, con 3 varietà. Unici nel loro genere i diversi aromi, dalla madorla al carciofo, dall'amaro al piccante, che caratterizzano queste produzioni

di Fausto Borella
23 luglio 2016 | 10:18
Dauno e Terra di Bari, due Dop pugliesi 
con caratteristiche sensoriali uniche
Dauno e Terra di Bari, due Dop pugliesi 
con caratteristiche sensoriali uniche

Dauno e Terra di Bari, due Dop pugliesi con caratteristiche sensoriali uniche

In una Regione con oltre 50 milioni di alberi di olivo, la parte settentrionale rivela sorprese di gusto. Da una parte l'extravergine Dop Dauno con le sue quattro tipologie, dall'altra la Dop Terra di Bari, con 3 varietà. Unici nel loro genere i diversi aromi, dalla madorla al carciofo, dall'amaro al piccante, che caratterizzano queste produzioni

di Fausto Borella
23 luglio 2016 | 10:18
 

Compagni di viaggio, sicuro rifugio e riparo da giornate d’estate come quelle che si stanno succedendo in questi mesi. Gli olivi fanno capolino - in realtà siamo noi a farlo - nel cammino che ci porta dal sud alla parte settentrionale della Puglia. Siamo in una Regione tesoro, un pot-pourri di arte, storia e natura. La terra dell’ospitalità, bagnata da due mari, con spiagge bianche e scogliere a picco. Il passato avvolge e coinvolge il presente, grazie alla presenza ben evidente delle civiltà che si sono succedute in Puglia e grazie a tradizioni popolari che, tuttora, aiutano a mantener vivo un passato florido e rigoglioso.



La Regione tesoro - mi piace questo nomignolo, racchiude quello che la Puglia è, quello che molte, anzi tutte le Regioni italiane sono - si contraddistingue come un’area di grandissimo spessore per tutto il settore agricolo. Che ne dite di 50 milioni di alberi di olivo? Son pochi? Ecco perché il polmone d’Italia, per l’olio extravergine di oliva. Ogni area dedita alla produzione di olio extravergine si differenzia per la qualità dell’olio ottenuto da olive per lo più autoctone.

Nella zona nord-ovest troviamo il territorio della Daunia. Qui vengono prodotte - seguendo il disciplinare della Denominazione di origine protetta - quattro tipologie di olio extravergine con marchio Dop Dauno:

  • Gargano: la varietà di oliva tipica è l’Ogliarola, pianta maestosa dalle dimensioni notevoli, dal gusto fruttato e tenue con profumi di pomodori dolci e aromatici, ideale per esaltare l’aroma del pesce, di verdure e per le salse.
  • Subappennino: aria dal clima favorevole con la presenza di diverse varietà di olive, da Peranzana e Coratina all’Ogliarola. L’olio ha un gusto vegetale con un retrogusto amaricante, ideale per il condimento di bruschette, pinzimonio, insalate, carni e verdure bollite.
  • Basso Tavoliere: qui la produzione ha un gusto inconfondibile con note amare e piccanti, e si contraddistingue per l’alto numero di polifenoli, segno di elevato valore nutraceutico del prodotto.
  • Alto Tavoliere: l’oliva tipica è la Peranzana che garantisce un prodotto fruttato e dai profumi floreali, dal retrogusto mandorlato. Perfettamente equilibrato in amaro e piccante è ottimo se abbinato alle crudité e agli antipasti di mare.



Altra Dop del nord pugliese è la Terra di Bari e anche qui, al suo interno, si distinguono diverse produzioni territoriali:
  • Castel del Monte: la Coratina è l’oliva prodotta maggiormente e l’olio che se ne ricava si presenta con un gusto decisamente amaricante con note olfattive di mandorla e carciofo.
  • Bitonto: Cima di Bitonto o Ogliarola Barese sono le olive tipiche e donano un olio fruttato con il giusto equilibrio tra note amare e piccanti.
  • Murgia dei Trulli e delle Grotte: dalla Cima di Mola si ricava un olio con profumo vegetale di erba fresca.

Le varietà di olive pugliesi sono molteplici con un utilizzo destinato alla produzione di olio, ma non di poco conto è il consumo di olive da tavola. Nel foggiano le olive più diffuse sono l’Ogliarola Garganica e la Peranzana, con note fruttate persistenti e intense. Nel barese ritroviamo più spesso coltivazioni Cima di Bitonto e Coratina. L’Ogliarola produce un olio dall’aroma fruttato con un retrogusto di mandorla e piccante equilibrato. La Coratina ha una buona resa di olio e si contraddistingue dalle altre varietà per i sentori gusto-olfattivi molto intensi e per l’elevata presenza intrinseca alla varietà di valori altamente nutraceutici.

Terminati i tasselli di questo esteso mosaico, non resta che godere delle meraviglie di questo territorio e prepararci per un nuovo viaggio alla scoperta delle regioni dell’olio italiane.



Le proposte del territorio
  • Le Tre Colonne a Giovinazzo (Ba) - Le Selezioni Monovarietale Coratina (Cultivar: Coratina 100%)
  • Olio Ciccolella a Molfetta (Ba) - Faresse (Cultivar: Ogliarola di Bitonto 100%)
  • Agrolio a Andria (Bat) - Eccelso (Cultivar: Coratina 100%)
  • Frantoio Galantino a Bisceglie (Bat) - Dop Terra di Bari Castel del Monte (Cultivar: Coratina 80% - altre 20%)
  • Fratelli Ferrara a Canosa di Puglia (Bat) - Posta Locone (Cultivar: Coratina 100%)
  • Olio Di Meo a Trani (Bat) - Lucia Di Meo (Cultivar: Coratina 100%)

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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