Quest’anno è un anno importante per la mia “missione dell’olio di qualità”. Insieme celebriamo 20 anni. Il 26 marzo del 2001 conobbi Luigi Veronelli, il primo grande giornalista di enogastronomia, che dal dopoguerra fece conoscere i grandi vini e i cibi regionali del nostro incredibile Paese. Prima di morire, mi chiese di seguirlo nell’ultimo viaggio alla scoperta e valorizzazione del prodotto forse più prezioso che noi “italici” avevamo: l’olio extravergine di oliva con le sue 600 cultivar sparse in tutte le 20 regioni.
Fu un viaggio splendido quello vissuto con Veronelli, dove per due anni (poi purtroppo andò a brindare in Paradiso) percorremmo migliaia di chilometri per comprendere come si faceva a produrre un vero grande olio.
Erano tre le caratteristiche che servivano per identificare la fatica di questi 800mila “
eroi olivicoltori”.
- Dare il nome all’olio: le monocultivar. Passare da un olio anonimo a uno che riportava in etichetta il suo nome (come Casaliva, Taggiasca, Maurino, Cipressino, Caninese, Itrana, Coratina, Nocellara e Semidana, solo per citarne alcune), fu una scoperta rivoluzionaria.
- Denocciolare l’oliva per frangere solo la polpa e sentire i suoi profumi più netti e puliti.
- Scrivere nella tabella nutrizionale i polifenoli o biofenoli totali per far comprendere che un alto numero di questi antiossidanti diventavano un farmaco naturale e un rimedio per la salute.
Per avere un olio extravergine di eccellenza
amaro e piccante, e quindi
ricco di antiossidanti, il suo contenuto di polifenoli deve essere di svariate centinaia di milligrammi per kg. Le
Dop e Igp regionali richiedono un minimo di 100-150 mg per kg. La media dei polifenoli negli oli è di almeno 400-500 mg per kg, andando a toccare quota 800-900 quando si assaggiamo oli provenienti dalla
Coratina pugliese e non solo.
Gli effetti benefici dei polifenoli sul nostro organismo Ma quali sono i polifenoli più importanti che hanno efficacia sul nostro corpo? Soprattutto l’
oleuropeina e l’
idrossitirosolo. Elencare tutte le proprietà benefiche che questi fenoli innescano nel nostro organismo è quasi impossibile, però voglio ricordarvi le più importanti. Proteggono il nostro cuore e
prevengono le malattie cardiovascolari ed epatiche. Ma non solo; riducono il colesterolo cattivo nel sangue (LDL) e aiutano a contrastare il nemico più temuto dalle donne, il cosiddetto
invecchiamento precoce, contrastando infiammazioni e riducendo l’incidenza di alcuni tipi di
cancro. Queste sostanze sono in grado di contrastare lo
stress ossidativo delle cellule, proteggendole dai danni causati dai radicali liberi e in più contribuiscono a contrastare l’insorgenza di patologie degenerative come l’
arteriosclerosi, rallentando i processi d’invecchiamento. La squadra dei polifenoli è accompagnata anche da
omega 3 e omega 5, che insieme agli acidi grassi polinsaturi riescono ad avere una composizione simile a quella del latte materno.
In questi venti anni ci siamo prodigati per far conoscere un grande prodotto, che non solo piace all’olfatto e al gusto, ma
fa davvero bene a grandi e bambini. Se capiremo questa necessità e questa esigenza di avere in casa
più oli per proteggere la nostra salute, allora avremo vinto tutti insieme.