Sono passati solo pochi giorni dalla sua elezione a
presidente dell'associazione
Jeunes restaurateurs d'Europe (Jre) Italia, in occasione del
22° congresso nazionale Jre svoltosi nella splendida cornice dell’
Argentario Golf Resort a Porto Ercole (Gr), ma
Marco Stabile (
nella foto), cuoco e patron del
Ristorante Ora d'Aria in centro a Firenze, ha dimostrato di aver chiaro fin da subito il messaggio che si impegna a trasmettere durante tutto il suo mandato: un grande cuoco è guidato dalla passione e dall'amore per il suo lavoro.
Per quanto riguarda invece i progetti più vicini nel tempo, non si può non pensare a
Expo 2015, che si presenta per i Jre italiani come un'occasione per aprire uno sguardo al mondo, allargare gli orizzonti e consolidare il legame con l'Europa, diffondendo con costanza ed entusiasmo lo stile italiano.
«A Expo - spiega Marco Stabile - rappresenteremo innanzitutto la cucina delle regioni, la regione più vera, quella dei prodotti. Trasmetteremo la passione per questo lavoro e la grande dedizione che gli riserviamo ogni giorno. Faremo vedere di quale grande opera di regia è capace l'Italia: saremo presenti a Expo forti e determinati».
Proprio questa determinazione ha reso i Jre una tra le associazioni più coese in Italia, che deve i suoi numerosi successi a un grande lavoro di squadra; anche in questo consiste l'eredità che il
presidente uscente Andrea Sarri ha passato a Marco Stabile. «Siamo unitissimi - continua il neo presidente - ci conosciamo tutti, quando ci incontriamo, in occasioni come questa condividiamo molti momenti godendo della nostra compagnia, chiacchieriamo anche fino a tarda notte con una forma di formaggio, ci scambiamo continuamente opinioni e in questo modo cresciamo sempre di più. In questo momento stiamo pensando all'Europa per riunire anche gli altri 300 ristoranti dell'associazione».
I più giovani rappresentanti dell'alta gastronomia italiana hanno in comune la voglia di crescita, di miglioramento e di fare nuove scoperte, in questo consiste il successo dell'associazione. «I Jre innanzitutto per regola sono chef e proprietari del proprio ristorante - sottolinea Stabile - ma l'altra caratteristica che ci distingue è la grande passione che condividiamo, a noi non interessa che i cuochi Jre siano già stati premiati, siano famosi o conosciuti, è invece fondamentale amare questo lavoro e crederci profondamente, tanto da aprire un ristorante di cui si è responsabili in prima persona. I nuovi Jre li scegliamo con cura, tanti ci cercano e noi li accogliamo nella nostra grande famiglia, perciò siamo in continua crescita».
Nell'era dei cuochi televisivi c'è dunque anche spazio per chi con la televisione ha poco a che vedere, ma in compenso dedica tutto il suo tempo alla cucina, nei Jre italiani sono infatti pochissimi i cuochi che hanno collezionato esperienze in tv; «Qualcuno c'è - conclude Stabile - ma non è importante essere andato in televisione o meno, l'importante è sempre lanciare un messaggio che è quello della qualità e di un lavoro vero e sano. Quando siamo in cucina non facciamo uno show, il nostro compito è far vedere come si deve cucinare, cosa si deve usare, cosa è giusto dire ai giovani, e raccontare il nostro lavoro per quello che è».
Condivisione e convivialità al congresso JreIl
22° congresso nazionale Jre Italia si è dunque rivelato un'importante occasione per discutere una serie di importanti iniziative gestite dalla compagine italiana, oltre che un'opportunità per puntare ancora una volta i riflettori sui valori che hanno reso grande l'associazione, come coesione e tradizione. E per celebrare il talento e passione per la cucina, la sera si è svolta la cena di gala che ha visto susseguirsi 5 piatti, ciascuno ideato e cucinato da un cuoco Jre diverso: Vincent Florizoone (Jre Belgio) del ristorante Grand Cabaret di Nieuwpoort, Eduard Jaisler (Jre Germania) del ristorate Park Shonfeld a Kassel, Luca Collami (Jre Italia) del ristorante Baldin di Genova Sestri Ponente, Xavier Sala (Jre Spagna) del Restaurant Cafè di Barcellona, e Teo Fernetich (Jre Croazia) del ristorante San Rocco a Brtonigla-Verteneglio.
Il menuDi seguito l'elenco dei piatti serviti nel corso della cena, con i relativi vini in abbinamento.
Chef Vincent FlorizooneVitello tonnato fiammingo marinato in birra affumicato a la minute, insalata alla birra rossa
Pommery Apanage Prestige Chef Eduard JaislerPancetta di maiale laccata con polpo fritto, patate dolci, arachidi e latte di cocco
Pommery Apanage Prestige Chef Luca CollantiRiso Acquerello, prescinseaù, pesto di Prò, spuma di Baccalà ed olio nocciola
Pommery Apanage Rosé Chef Xavier SalaStufato di guancia di vitello di chianina aromatizzato con erbe toscane e purè di patate.
Pommery Cuvée Louise 2002Chef Tea FernetichFlirt di cioccolato bianco e limone
Rozés Porto Infanta Isarel