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Da Fiorenzo Baroni a Rocco Pozzulo, il cuoco protagonista

Se i governanti sapranno ridare linfa al settore, la figura del cuoco dovrà essere rivalutata, la sua professionalità migliorata, così come la dignità del lavoro che svolge, faticoso ma utilissimo all’economia nazionale

di Roberto Vitali
 
08 luglio 2015 | 18:46

Da Fiorenzo Baroni a Rocco Pozzulo, il cuoco protagonista

Se i governanti sapranno ridare linfa al settore, la figura del cuoco dovrà essere rivalutata, la sua professionalità migliorata, così come la dignità del lavoro che svolge, faticoso ma utilissimo all’economia nazionale

di Roberto Vitali
08 luglio 2015 | 18:46
 

Era l’aprile 1986 e questa rivista - oggi “Italia a Tavola” - compariva nel mondo enogastronomico con la testata “Bergamo a Tavola”. A spingere in ogni modo due giornalisti bergamaschi (il sottoscritto e Alberto Lupini) a dar vita a una pubblicazione mensile sul mondo dell’Horeca è stato un piccolo ma preveggente cuoco di provincia. Si chiamava Fiorenzo Baroni e a lui va un doveroso “grazie” da parte di tutte le berrette bianche, non solo lombarde. “Bergamo a Tavola” nel 1990 divenne “Lombardia a Tavola” e nel 2008 l’attuale network “Italia a Tavola”.



Fiorenzo Baroni era minuto, quasi timido, ma aveva grandi intuizioni. Non solo fondò la sezione bergamasca della Fic (Federazione italiana cuochi), ma con la convinzione delle sue idee, a tutto vantaggio della professionalità dei suoi associati, inventò e organizzò concorsi e rassegne gastronomiche non più ripetute dopo la sua scomparsa.

Ho incontrato a Bergamo il nuovo presidente della Fic, il lucano Rocco Cristiano Pozzulo. Altra presenza fisica, molto più prestante, ma la stessa parlata calma, riflessiva, chiara. Sono certo che sarà un presidente Fic molto concreto, saprà dare all’associazione il ruolo che le spetta nella società italiana che - lo scriviamo continuamente - deve molto delle sue risorse e del suo futuro all’enogastronomia e al turismo.

Quindi, se i nostri governanti sapranno finalmente ridare tono e motivazioni a questi settori, la figura del cuoco dovrà essere rivalutata, la sua professionalità ancor più migliorata, così come la dignità del lavoro che svolge, faticoso ma utilissimo all’economia nazionale. Proprio per sancire questo legame dei cuochi con la filiera Italia, uno dei primi convegni nazionali ha riguardato il rapporto sempre più stretto tra cuochi e produttori agroalimentari, per conoscere e consumare in modo mirato e consapevole.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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