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Futuro roseo per la Cucina italiana se si fa squadra e si punta sulla qualità

Una nuova primavera per la nostra cucina, in Italia e nel mondo. Adesso tocca ai cuochi. Come? Facendo squadra ed esaltando le tradizioni e i prodotti unici delle nostre regioni. Perché la qualità, prima o poi, ripaga

di Enrico Derflingher
presidente Euro-Toques
 
05 febbraio 2016 | 11:30

Futuro roseo per la Cucina italiana se si fa squadra e si punta sulla qualità

Una nuova primavera per la nostra cucina, in Italia e nel mondo. Adesso tocca ai cuochi. Come? Facendo squadra ed esaltando le tradizioni e i prodotti unici delle nostre regioni. Perché la qualità, prima o poi, ripaga

di Enrico Derflingher
presidente Euro-Toques
05 febbraio 2016 | 11:30
 

La cucina italiana è finalmente di fronte ad una vera e propria svolta. La sua indiscutibile qualità sta vivendo un momento roseo nel nostro Belpaese, ha saputo approfittare di un’importante manifestazione come quella di Expo Milano 2015 per presentare all’Italia e al mondo intero le sue infinite possibilità, le sue svariate declinazioni in tradizioni gastronomiche che affondano le radici nella nostra storia, il suo gusto, la sua unicità rispetto alle altre realtà culinarie in tutto il mondo.



Un valore quello della qualità propria della nostra cucina che sempre più frequentemente occupa una posizione predominante in ristoranti, agriturismi e trattorie lungo tutto il territorio nazionale, sul quale noi cuochi investiamo costantemente, sicuri del fatto che, non accettando compromessi di sorta, saremo ripagati dalla soddisfazione di chiunque scelga di apprezzare questa nota distintiva tutta italiana quale sinonimo eccellenza a tavola. Una cucina che è fatta di tradizioni, di prodotti dal valore inimitabile, che solo noi abbiamo, che devono essere valorizzati e fatti conoscere ai consumatori.

Una conoscenza che oggi giorno supera i confini e approda orgogliosa tra i fornelli di tutto il mondo, da Londra a New York fino agli Emirati Arabi. Sono stato recentemente in Asia e in qualità non solo di chef, ma di ambasciatore della nostra tradizione nel mondo, ho raccontato dell’autenticità dei nostri prodotti, capaci di fare la differenza: dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano, dal riso alla pasta fino all’infinita varietà della nostra produzione vitivinicola.

È una vera e propria primavera per la nostra cucina, che detiene ormai il primato indiscusso nei gusti dei consumatori di tutto il mondo. Ed è giusto continuare in questa direzione: noi cuochi italiani, sia in Italia che all’estero, dobbiamo diffondere il valore delle nostre tradizioni, e per farlo al meglio, dobbiamo continuare con la nostra creatività personale, ma condividerla facendo squadra, creando un’unione che sia forte e condivida il denominatore comune alla base dei differenti stili personali di ciascun professionista: prodotti di altissima qualità al servizio di tradizioni ineguagliabili, che ogni giorno di più sono mangiate, apprezzate ed amate ovunque.

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