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A cena con “Il mondo delle intolleranze” L’alta cucina si dedica ai menu “senza”

L’associazione promuove i menu dedicati agli intolleranti tramite cene di gala preparate da grandi nomi della cucina italiana. La “prima” si è svolta al Castello di Cernusco Lombardone con Simonato, Penati e Rinaldini

 
27 gennaio 2017 | 10:15

A cena con “Il mondo delle intolleranze” L’alta cucina si dedica ai menu “senza”

L’associazione promuove i menu dedicati agli intolleranti tramite cene di gala preparate da grandi nomi della cucina italiana. La “prima” si è svolta al Castello di Cernusco Lombardone con Simonato, Penati e Rinaldini

27 gennaio 2017 | 10:15
 

Una cena per intolleranti detta cena del “senza” può suonare come un evento piuttosto discreto dove a regnare sono le privazioni piuttosto che le abbondanze. Ma se in cucina entrano in scena grandi cuochi e pasticceri allora tutto si capovolge, la cena diventa stellata e apre le porte ad un nuovo modo di fare alta cucina. Questo è successo giovedì sera al Castello di Cernusco Lombardone (Lc) dove Theo Penati, dei collaboratori di Tano Simonato (che non ha potuto essere presente per problemi di aereo) e Roberto Rinaldini (questi ultimi candidati al sondaggio di Italia a Tavola "Personaggio dell'anno dell'enogastronomia e della ristorazione" CLICCA QUI PER VOTARE) hanno preparato un menu dedicato alle intolleranze dove lattosio e glutine sono stati messi al bando e il nichel è stato usato col contagocce. La cena è stata organizzata dall’associazione “Il mondo delle intolleranze” che ha inaugurato il riconoscimento ottenuto dalla Regione Lombardia come associazione di promozione.Il mondo delle intolleranze, prima cena  L’alta cucina si dedica ai menu “senza”

Fondata da Tiziana Colombo, Luisella Pozzi e Alessandro Villa è stata ritenuta idonea all’iscrizione nel registro delle associazioni che operano nell’ambito di intervento culturale poiché nel suo statuto ci sono la promozione e la diffusione dell’informazione per una corretta e salutare alimentazione con particolare riferimento e incisività per i processi fisiologici legati alle intolleranze alimentari. Che sia per una reale intolleranza o allergia, oppure per una tendenza dettata dai tempi moderni poco importa, sta di fatto che a tavola sempre più italiani scelgono di togliere dai menu alimenti che non contengono lattosio e glutine, su tutti, a cui se ne aggiungono molti altri, alcuni anche abbastanza insoliti.

E se fino a poco tempo fa queste richieste erano un’eccezione (una stranezza fors’anche) oggi sono all’ordine del giorno e così anche ai grandi cuochi è venuto il dubbio (sempre meno dubbio e sempre più certezza) che anche i loro piatti debbano seguire le necessità dei clienti più rigidi nel seguire una determinata dieta, per necessità o per scelta. Le creazioni dei tre protagonisti infatti sono state presentate agli ospiti a dimostrazione di come anche il mondo della ristorazione possa e debba andare incontro a chi si deve confrontare a tavola con problematiche di intolleranze per gli alimenti offrendo tanto, buono e sicuro per stare comunque bene.

Il menu è stato concertato con i tre chef al fine di proporre un programma armonico in cui le creazioni hanno portato a tavola le diverse abilità distintive unite nello scopo di utilizzare ingredienti senza glutine, lattosio e, su richiesta degli ospiti intolleranti, a basso contenuto di nichel. Il menu si è aperto con l’uovo perfetto di Theo Penati con pistilli di zafferano ellenico a cui ha fatto seguito il Tiramisù di seppia, mascarpone e patata di Tano Simonato. È poi arrivato il Cavolo che risotto! di Theo Penati e si è entrati nel cuore della cena per dare spazio poi alla Millefoglie di noce fassone con cavolo cappuccio rosso, bottarga e riduzione di aceto balsamico di Tano Simonato.

È toccato quindi a Roberto Rinaldini aprire ai freschi pensieri con Mini-strone di frutta e verdura marinata al frutto della passione e MacaRAL ai frutti esotici, per terminare a tutta dolcezza con GnamBellina alle mandorle e olio extra vergine di oliva al profumo di limone, crema leggera alle mandorle e cioccolato al latte di soia su salsa di piselli e pistacchio. Prosecco, Pecorino, Montepulciano d’Abruzzo e Manzoni Moscato i vini scelti per accompagnare i piatti a menu.

La materia prima richiesta dagli chef per i propri piatti, è stata fornita da aziende molto note nel settore food che si sono prestate come sponsor tecnici in quanto sensibili e fiduciosi nella riuscita di questa iniziativa e nella futura operatività dell’associazione che intende perseguire i suoi obiettivi di informazione e formazione attraverso seminari di diffusione di cultura alimentare. Queste sono state le occasioni guidate dal comitato scientifico in cui imparare a riconoscere e a convivere a casa propria con le intolleranze applicando stili di vita in cui la conoscenza degli alimenti, le loro proprietà e la loro combinazione nelle ricette per la tavola del quotidiano farà da protagonista.


Il mondo delle intolleranze, prima cena  L’alta cucina si dedica ai menu “senza”
Uovo perfetto con pistilli di zafferano ellenico, Theo Penati

Il mondo delle intolleranze, prima cena  L’alta cucina si dedica ai menu “senza”
Tiramisù di seppia, mascarpone e patata, Tano Simonato

Il mondo delle intolleranze, prima cena  L’alta cucina si dedica ai menu “senza”
Cavolo che risotto!, Theo Penati

Il mondo delle intolleranze, prima cena  L’alta cucina si dedica ai menu “senza”
Millefoglie di noce fassone con cavolo cappuccio rosso, bottarga e riduzione di aceto balsamico, Tano Simonato

Il mondo delle intolleranze, prima cena  L’alta cucina si dedica ai menu “senza”
Mini-strone di frutta e verdura marinata al frutto della passione e MacaRAL ai frutti esotici, Roberto Rinaldini

Il mondo delle intolleranze, prima cena  L’alta cucina si dedica ai menu “senza”
GnamBellina alle mandorle e olio extra vergine di oliva al profumo di limone, crema leggera alle mandorle e cioccolato al latte di soia su salsa di piselli e pistacchio

 

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