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Terre di Shemir Day 7 cuochi per la cena-evento dei Pellegrino

 
27 febbraio 2018 | 11:05

Terre di Shemir Day 7 cuochi per la cena-evento dei Pellegrino

27 febbraio 2018 | 11:05
 

Lo abbiamo definito il Terre di Shemir Day, evento che la famiglia Pellegrino, proprietaria dell’azienda, organizza da 4 anni, una cena dedicata ai prodotti dell’azienda, dagli oli ai vini.

Tutto è iniziato nel 2015 quando Francesco Pellegrino ha riunito 3 amici cuochi in una serata per celebrare i suoi pluripremiati e famosi oli extravergine d’oliva e alcuni dei vini che da poco si imbottigliavano. La serata si era svolta nel ristorante gourmet di Trapani Serisso 47. A fare gli onori di casa, il cuoco Gaetano Basiricò. Gli altri: Damiano Nigro dello stellato Villa d’Amelia a Benevello (Cn) e Stefano Mazzone cuoco del ristorante gourmet Rendez-Vous del Grand Hotel Quisisana di Capri.

Gaetano Basiricò, Michelangelo Citino, Pino Cuttaia, Francesco Pellegrino, Stefano Mazzone, Giovanni Nigro, Damiano Nigro e Goran Amnegard (Terre di Shemir Day 7 cuochi per la cena-evento dei Pellegrino)
Gaetano Basiricò, Michelangelo Citino, Pino Cuttaia, Francesco Pellegrino, Stefano Mazzone, Giovanni Nigro, Damiano Nigro e Goran Amnegard

Riuscì così bene che l’anno successivo si aggiunse Pino Cuttaia del bistellato La Madia di Licata. Di bene in meglio, quindi l’anno scorso le mani diventarono 10 con la presenza di Michelangelo Citino che ha reso il Michelangelo Restaurant a Linate tra i più apprezzati ristoranti aeroportuali. La notizia del successo prese il volo ed arrivò in Svezia, quindi quest’anno si è voluto inserire Goran Amnegard, cuoco del Kung Blacke nel suo hotel Blaxsta a Flen, non distante da Stoccolma. Goran produce anche vino in una vigna più settentrionale al mondo di 3,5 ha dove produce anche uno splendido ice wine di Vidal Blanc. E per non limitarsi, le mani sono diventate 14 con il pasticcere Giovanni Nigro, fratello di Damiano.

Day, perché la festa per la famiglia Pellegrino inizia la mattina quando Francesco accompagna i cuochi al mercato per scegliere gli ingredienti delle 7 portate, continua nel pomeriggio in cui i 7 cuochi creano i piatti, in una specie di divertimento, di gioco di squadra, dove l’uno aiuta e magari consiglia l’altro. La cena si è svolta nella sala del Serisso 47 riccamente e con originalità addobbata per l’occasione da Luciano e Stefania Giorgio, titolari di Marino Fiori a Rivoli (To) specializzati nell’allestimento floreale e decorativo di eventi, 60 invitati: giornalisti, amici, agenti, nonché cuochi che utilizzano l’evo Terre di Shemir.

Ha iniziato Amnegard con una Tartare di bue muschiato, profumata al finocchio, con crumble di pane ai cereali, riduzione di barbabietole e arricchita da un uovo di quaglia; una degna e speciale apertura che ha dato un pizzico di internazionalità facendoci apprezzare l’ottima carne di questo mammifero artico.

(Terre di Shemir Day 7 cuochi per la cena-evento dei Pellegrino)
Tartare di bue muschiato profumata al finocchio, con crumble di pane ai cereali, riduzione di barbabietole e uovo di quaglia (Goran Amnegard)

Cuttaia ha proposto un suo must: Scala dei Turchi, ispirato alla omonima scogliera, capace anche visivamente di rappresentare il mare che frange sugli scogli. Una sfoglia di calamaro quasi trasparente, che racchiude a bauletto una crema di ricci, il tutto arriva nascosto in una spuma all’acqua di mare, che come l’onda va svanendo facendo risaltare questi particolari ravioli, che sembrano i sassi di scoglio. Sembra di vivere e gustare il mare in una sensazione di stupore.

(Terre di Shemir Day 7 cuochi per la cena-evento dei Pellegrino)
Scala dei Turchi (Pino Cuttaia)

Citino ha presentato il piatto che ha chiamato con gli ingredienti: Vellutata di zucca rossa, bignè arrosto, blu di capra, mele caramellate dove il gusto e la sapidità del formaggio integrano le differenti dolcezze del resto; un piatto che riesce delicato, gustoso, equilibrato e completato dal croccante dei semi di zucca.

(Terre di Shemir Day 7 cuochi per la cena-evento dei Pellegrino)
Vellutata di zucca rossa, bignè arrosto, blu di capra, mele caramellate (Michelangelo Citino)

Il piemontese Nigro si è cimentato con successo col pesce: Filetto di dentice arrosto con salsa olandese e bouillabaisse, dalla semplicità ed eleganza visiva che nasconde a monte una grande maestria di tecnica ed esperienza, pesce da brodo freschissimo ed una lunga preparazione; alla fine si è rivelato un’entusiasmante piatto.

(Terre di Shemir Day 7 cuochi per la cena-evento dei Pellegrino)
Filetto di dentice arrosto con salsa olandese e bouillabaisse (Damiano Nigro)

Basiricò ha allestito un piatto vegetariano: Broccolo arriminato, salsa con sarde salate, cannolo di pane, broccolo croccante. Arriminare, termine siciliano che identifica tante ricette della tradizione, significa mescolare a lungo fino ad ottenere una crema densa, il broccolo si completa perfettamente col salato e il gusto della sarda e poi consistenze che si integrano in un piacevole insieme.

(Terre di Shemir Day 7 cuochi per la cena-evento dei Pellegrino)
Broccolo arriminato, salsa con sarde salate, cannolo di pane, broccolo croccante (Gaetano Basiricò)

Mazzone ha servito Agnello con coratella e primizie di stagione, un gusto deciso dato dalle interiora, addolcito dagli ortaggi, superbo piatto dell’infanzia del cuoco siciliano che non ha dimenticato i gusti della sua terra.

(Terre di Shemir Day 7 cuochi per la cena-evento dei Pellegrino)
Agnello con coratella e primizie di stagione (Stefano Mazzone)

Il dessert preparato da Giovanni Nigro è stato una Mousse di cioccolato bianco, scampi, frutto della passione, caramello e croccante al caramello e, nonostante che noi vorremmo bandire per legge il cioccolato bianco, si è rivelato intrigante e coinvolgente grazie alla personalità degli altri ingredienti.

(Terre di Shemir Day 7 cuochi per la cena-evento dei Pellegrino)
Mousse di cioccolato bianco, scampi, frutto della passione, caramello e croccante al caramello (Giovanni Nigro)

Sulle lunghe tavolate gli evo Terre di Shemir, Intenso e Delicato, che non abbiamo potuto fare a meno di apprezzare a crudo con il pane home made. Accompagnavano i piatti i 4 vini dell’azienda. Due Nero d’Avola: Paradiso di Lara, in barrique complesso ed armonioso, ed Ennaro, in acciaio fresco e personale, nonché due Grillo: Erede in purezza e Fedire che ha aggiunto il 20% di Zibibbo che gli dona una forte carica aromatica.

Alla fine i cuochi si sono presentati per riscuotere i sinceri applausi e Francesco Pellegrino ha consegnato ad ognuno come ricordo e ringraziamento della serata una Jéroboam personalizzata con decorazioni in ceramica. Non resta che aspettare un altro anno e scoprire cosa ci riserverà l’affetto dei Pellegrino per un evento che ormai è diventato un culto.

Per informazioni: www.terredishemir.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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