La Liguria è pronta per la stagione estiva: un primo sì dalla Regione per l'allestimento di impianti sportivi effimeri sulle spiagge; via libera all'allargamento dei chioschi sugli arenili - dai 50 mq attuali fino a un massimo di 80 - ma un “no!” deciso a quelli improvvisati che affittano sdraio e ombrelloni. L'obiettivo è affidare sempre di più il turismo balneare della Regione ai detentori di stabilimenti. Questa novità - una modifica alla legge in tema di spiagge del lontano '99 - è stata firmata dall'assessore regionale all'Urbanistica Marco Scajola (nella foto), e presto approderà alla commissione. Un insieme di cambiamenti volti a tutelare i gestori degli stabilimenti balneari, già potenziali “vittime” della Bolkestein.
«Stiamo lavorando - spiega l'assessore Scajola, in merito a una delle novità contenuta nella “nuova” legge - per fare in modo che le spiagge vivano anche nei mesi invernali e grazie alle strutture sportive potremo garantire una fruizione molto più lunga che coprirà tutto l'anno». Per quanto poi riguarda l'aumento dell'estensione dei chioschi, «diamo a queste strutture la possibilità di aumentare l'offerta e speriamo aumentare i posti di lavoro: avendo un magazzino, infatti, si possono organizzare anche servizi di ristorazione, aumentando le ore produttive».
Marco Scajola
L'ultima novità è il divieto ai chioschi “improvvisati” - vale a dire, che al contempo non gestiscono spiagge - di noleggiare sdraio e lettini: una novità che ribalta la legge dell'ex assessore Fusco del 2012. L'obiettivo è ricordare il legame tra il guadagno ricavato dal noleggio delle attrezzature e l'onere di finanziare il giardinaggio e il salvamento. «Si tratta di concorrenza sleale e abbiamo messo un freno a questo». Sullo sfondo del comparto balneare, poi, sempre più ampia la zona d'ombra attorno alla Bolkestein: «Stiamo lavorando molto bene - dice Scajola - con il ministro Enrico Costa. Chiediamo al governo di fare una legge, con la proroga trentennale delle concessioni. Diciamo no all'invasione delle multinazionali nella gestione delle spiagge liguri». Anche la Liguria quindi, com già la Toscana, si sta muovendo con l'obiettivo di tutelare la categoria.